Dal 23 giugno al 1 luglio in esposizione al MOA di Eboli la personale dell’artista Gragnanese Salvatore Cesarano.
Il MOA di Eboli, in collaborazione con Mo’Art, Monochrome Art, Sophis e con il patrocinio del Comune di Eboli e del Comune di Gragnano, ha organizzato l’evento pittorico del M° Salvatore Cesarano. Inaugurazione sabato 23 giugno ore 20.30.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Salvatore Cesarano: pittore e scenografo, diplomato Maestro d’Arte, ha tenuto mostre ad Avellino, Brusson (Aosta), Copertino (LE), Castellamare di Stabia, Ercolano, Ferrara, Firenze, Gragnano, Milano, Napoli, Roma, Sorrento, Torre del Greco, Udine, Cannes, Lisbona e Parigi.
Ha partecipato a molte rassegne, ottenendo premi di rilievo, fra cui il premio “Europa Cultura” nel 1989 e la nomina a membro accademico “Dioscuro Capitolino” e ha ricevuto da Papa Wojtyla il “Lingotto d’Argento” nel 1991. Affronta varie tematiche, ivi compresa quella sacra, recuperando anche i valori classici alla luce di una moderna sensibilità, in opere che testimoniano un notevole impegno di ricerca e di rappresentazione figurale. I soggetti dei suoi quadri vivono dentro e fuori le tele, tutto è sempre in movimento, creando così un vero e proprio inno alla vita.
PROGRAMMA:
23 GIUGNO 2018
Ore 20.30
Taglio del nastro
Saluti istituzionali:
Massimo Cariello – Sindaco di Eboli
Angela Lamonica – Assessore alla Cultura
Interverranno:
Luigi Nobile – Direttore artistico del MOA
Noemi Manna – Critico d’Arte
Salvatore Cesarano – Maestro d’Arte
Infoline:
0828/332794 – 333/1221385 – 392/4670491 – 338/4097338
info@moamuseum.it
www.moamuseum.it
artstudio.cesarano@gmail.com
ART STUDIO
via Agerola, 5 – Gragnano hos” è profondamente radicato in Cesarano, è l’osservatore, come l’amante d’Arte, il critico preparato, di fronte alle sue opere, avverte ben precisa questa comunicazione… Rotolano, frantumati sbreccacciati dal tempo, antichi mitici sarcofagi che han contenuti ambrosiche misture per altrettanti mitici Dei misteriosi… in abissali profondità, colpiti da raggi di sole filtrati da provvidenziali brecce, questi sarcofagi fan contrasto con frutta opulente.
Lo stile è superbamente classico – levigato, la radice decisamente onirica denota un esasperarsi neoclassico – espressivo di un surrealismo particolare e qualche volta convincente.”
“Le sue creature prendono vita da colori vivaci, lievi, pur non lasciando dubbi sulla profondità del messaggio che si vuole trasmettere non solo all’occhio del ‘critico’, ma anche e soprattutto al ‘normale’ osservatore che si fida del suo sguardo ricercandone sensazioni gradevolissime, quasi a scoperchiare l’anima dell’autore che, in ogni caso, non tende a nascondere le proprie emozioni creative. Anzi, coinvolgendo il meno ferrato in materia… suonando il piffero magico di colori a tratti risoluti e ben miscelati in un soffio vitale che punta alla positività dell’esistenza, senza dimenticarne le brutture” – Mauro Romano – “L’uomo e l’artista non potrebbero più essere distinti, l’uno sarebbe orfano dell’altro e viceversa, portando in sè la dualità magica di chi crea illuminato dall’amore per la vita e dalla paura della sua assenza, ‘l’assenza’ delle cose che genera sempre la speranza di un risveglio e di un ritorno.“
Anna Di Vuolo
… Vivere il Moa fa bene al Cuore…
Video
Eboli 23 giugno 2018