Il Nord ci guarda
di Marco Demarco
dal CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
Immondizia per strada, cumuli agli angoli delle piazze, cassetti tracimanti e puzzolenti: siamo all’alba di una nuova emergenza rifiuti? No, se per emergenza intendiamo quella che ci ha svergognati in tutto il mondo e che fu provocata, in estrema sintesi, dal produrre «ecoballe» senza poterle smaltire. Ora non siamo a quel punto: un inceneritore c’è, nuove discariche sono disponibili e il ciclo produzione-smaltimento è stato, seppur precariamente, ripristinato. Chi vorrà utilizzare la cronaca, i cumuli di oggi, per cancellare la storia, i cumuli di ieri, lo farà dunque per ragioni elettorali e si attarderà inevitabilmente a guardare non la luna ma il dito che la indica. Eppure, se non siamo di fronte a una nuova emergenza ambientale, ciò non vuol dire che non siamo ugualmente nei guai, perché, senza accorgercene, siamo precipitati in una emergenza ben più grave, tutta politica, che di quella ambientale è premessa.
Senza una inversione di rotta sarà difficile evitare non solo il discredito nazionale ma anche la rottura definitiva, l’abbandono di Napoli al suo destino. Da tempo si parla di due Italie, ora rischiamo davvero che un simile scenario si avveri. Mettiamoci nei panni di un imprenditore leghista o anche in quelli di un semplice contribuente del Nord. Mettiamoci nei panni di coloro, come ci ricorda Luca Ricolfi, che ogni anno fanno sì che 50 miliardi di euro si trasferiscano dal Nord al Sud. Cosa potranno mai pensare nel leggere le cronache di questi giorni? Scopriranno che a pochi giorni dal voto, un assessore regionale del centrosinistra, ora candidato, ha chiesto e ottenuto l’assunzione di trecento dipendenti di una ditta privata distintasi per bonifiche mai fatte. Scopriranno, ancora, che nel Consorzio Napoli-Caserta, istituito per rendere più efficiente la raccolta dei rifiuti, ma ridotto alla gestione commissariale, un autista è stato assunto con uno stipendio di oltre 4 mila euro, quanto guadagna un magistrato con sedici anni di servizio. Che nello stesso Consorzio settecento dipendenti, in meno di tre mesi, sono stati promossi e gratificati con aumenti in busta paga. Scopriranno che il Comune di Napoli, non contento dei pessimi risultati fin qui ottenuti con un esercito di netturbini, ha già messo in bilancio la costituzione di una nuova società per lo spazzamento delle strade. Scopriranno, insomma, che da queste parti, tra assunzioni, clientele, premi e privilegi, nulla è cambiato e che la politica continua a tornare come un assassino sul luogo del delitto. Nel senso che la politica continua a consumare ricchezza senza mai porsi il problema di come contribuire a produrla. E continua a concepire le società pubbliche, quelle miste, «controllate» o «partecipate» che siano, come strumento utile a creare occupazione improduttiva e non a offrire servizi qualificati.
18 marzo 2010
L’IMMAGINE STANDARDIZZATA DEL PARTENOPEO E DI TERRA DI LAVORO, CHE SI RIPERCUOTE NELLE NOSTRE ZONE,UNA IMMAGINE TRISTE INIZIATA CON RASTRELLI, 95-2000, ED AGGRAVATASI CON BASSOLINO FINO AD OGGI! SAPRANNO COGLIERE L’OPPORTUNITÀ FATTIVA DEL MANAGER DELLA’AMM.ZIONE PUBBLICA DE LUCA, I CITTADINI DELLA REGIONE CAMPANA? NON SPRECHIAMO ,IL TEMPO SCORRE E GLI ALTRI VOLANO…
(BOZZA)
L’ ITALIA. QUALE ?
Prima dell’unificazione(?), avvenuta nell’anno 1860, la penisola Italica era suddivisa in diverse realtà geografiche, caratterizzate da usi, costumi, ricchezze e culture diverse.
Tra queste, primeggiava Il “Regno delle due Sicilie”, costituito dall’unificazione del Regno di Napoli (nome con cui è esistito, con alterne vicende, dal XIII al XIX secolo e comprendente le attuali regioni Abruzzo, Molise, Canpania , Puglia, Basilicata, e Calabria , nonché alcuni territori dell’odierno Lazio (circondari di Sora, di Gaeta e di Città Ducale) . ( …Quest’ampia, e possente parte d’Italia, che Regno di Napoli oggi s’appella, il qual circondato dall’uno, e dall’altro mare, superiore ed inferiore, non ha altro confine mediterraneo, che lo Stato della Chiesa …) (1) e dal Regno di Sicilia (Isola di Sicilia, Isole Eolie, Pantelleria, Isole Egadi e Pelagie – attuale Regione Sicilia a Statuto Speciale-).
Il “Regno delle due Sicilie”, con Capitale Napoli, al momento del sospirato(da chi ?) evento (1860), anche se Governato da Monarchici, aveva i seguenti primati, :
Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino; Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi; Primo Codice Marittimo nel mondo (opera di Michele Jorio); Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare; Prima assegnazione di “Case Popolari” in Italia (San Leucio presso Caserta). Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio); Primo Museo Mineralogico del mondo; Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa); Prima nave a vapore nel mediterraneo “Ferdinando I”; Primo Osservatorio Astronomico in Europa a Capodimonte; Primo Ponte sospeso (il Ponte “Real Ferdinando” sul Garigliano), in ferro, in Europa continentale; Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo; Prima Ferrovia italiana, tratto Napoli-Portici, poi prolungata sino a Salerno e a Caserta e Capua.; Prima Fabbrica Metalmeccanica d’Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli; Primo Centro Vulcanologico nel mondo presso il Vesuvio.;Prima Nave da guerra a vapore d’Italia (pirofregata “Ercole”), varata a Castellammare; Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa.; Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio); Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 Luglio); Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli); Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (Il “Sicilia” della Società Sicula Transatlantica di Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati); Prima Flotta Mercantile d’Italia (seconda flotta mercantile d’Europa) e prima Flotta Militare (terza flotta militare d’Europa); Più grande Industria Navale d’Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai); Primo tra gli Stati italiani per numero di Orfanotrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza e Formazione; Istituzione di Collegi Militari (La Scuola Militare Nunziatella il più antico Istituto di Formazione Militare d’Italia, ed uno dei più antichi del mondo; Primi Assegni Bancari della storia economica (polizzini sulle Fedi di Credito) Monopolio mondiale dello zolfo, avendo oltre 400 miniere di zolfo, copriva circa il 90% della produzione mondiale di zolfo e affini; Il più forte e ricco Istituto Finanziario d’Europa, il Banco di Napoli. (2) .
“La Scuola medica Salernitana”
(3)
I Popoli delle Province del “Regno delle due Sicilie”, gente allegra, ospitale, umana e con una profonda fede Cattolica, vissero un periodo felice, con lo sviluppo delle lettere, scultura, pittura, teatro, musica, artigianato, scuole, comunicazioni, agricoltura, commercio, navigazione marittima, università, medicina, industrie ecc.
Con l’unificazione, grazie al coraggio di Giuseppe Garibaldi ( aiutato da alcuni falsi Nobili del Sud), tradito nei suoi ideali di libertà, umanità e fratellanza (Socialismo) dai Savoia, egoisti ed assetati di possesso, e dalla scaltrezza, furbizia ed ingannevole intelligenza del servile Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, di Isolabella e di Leri (Torino, 10 agosto 1810 – Torino, 6 giugno 1861, primo Presidente del Consiglio dei Ministri del nuovo Regno) (4) e sotto il segno di un Clericalismo inquisitorio, che non sapeva cogliere il progressivo evolversi del pensiero umano, l’Italia non è stata mai una Nazione Unita. Mentre il Sud, impoverito dei beni materiali e finanziari ma intellettuale e ricco di cultura, ha accolto, con ospitalità, umanità e simpatia, la gente proveniente da qualsiasi cultura, il Centro ed il Nord, si sono sempre arroccati, presuntuosamente, sul loro pensiero di superiorità, rigettando qualsiasi intrusione della gente del Sud e di altre etnie.
Dopo l’unificazione, iniziò il declino del Mezzogiorno e della Sicilia, per l’avidità dei Savoia, guidati dai loro, ben prezzolati, Ministri Nordisti. Tutto ciò che occorreva, persino la carta (5), era inviato dal Piemonte, con il conseguente e lento, depauperamento dell’economia, dell’industria dell’artigianato e di tutto ciò che di buono avevano creato gli intelligenti, laboriosi e colti uomini del Sud e delle Isole. (^)
Con il declino, i più poveri e meno colti (per la maggior parte) Meridionali, detti “Terroni” dai predatori, per trovare lavoro, si riversarono verso il Nord della penisola Italica, le Americhe ed alcuni paesi dell’Europa (Germania, Svizzera, Francia), dove erano accolti come miserabili e tenuti separati dai cittadini autoctoni ( “Locale interdetto agli Italiani”- “Non si fitta agli Italiani”). Dotati di spirito di sopportazione ed intelligenza, però, s’ambientarono e s’integrarono, raggiungendo, molti di loro, mete non immaginabili (proprietari di Ristoranti, Pizzerie, Alberghi, Bar, Industrie, attività Commerciali, attività Artigianali, Imprese di Costruzioni ecc). I meno fortunati ma capaci, trovarono lavoro, preferiti agli operai delle zone ospitanti, in Agricoltura, Industria, Ferrovie, Costruzioni Edili ed ovunque necessitasse manovalanza accorta, responsabile ed intelligente.
CONTINUA….La Mafia, La ‘Ndrangheta, La Camorra
Bibliografia
1. Pietro Giannone, Storia civile del Regno di Napoli, libro I.
2. Wikipedia
3. http://www.scuolamedicasalernitana.it/
4. Wikipedia
5. Maria Orsini Natale
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(^)
da ELIO PRESUTTO
a “urp@istruzione.it”
data 4 settembre 2008 12.52
oggetto Lettera che si prega non cestinare
proveniente da gmail.com
nascondi dettagli 4 set
Rispondi
On. Ministro,
da Nordista originale, in perfetto accordo con il Leghista Ministro Bossi, ha proceduto a vibrare l’ennesima batosta contro gli intellettuali del Sud, che rappresentano l’ossatura portante dell’Istruzione Nazionale.
I Suoi provvedimenti hanno creato e continueranno a creare disoccupati, solo ed esclusivamente nel già martoriato Mezzogiorno d’Italia. Lei, in perfetta sintonia storica dei predatori del Popolo Sudista, s’è messa in ennesima posizione, dopo i Monarchi Savoia, i Fascisti del “Dux in Fundo” e gli Industriali senza frontiere ( la famosa Cassa del Mezzogiorno fu sbancata dai Nordisti).
Da esperienza personale, infatti, qualsiasi Imprenditore del povero Sud, per realizzare una qualsiasi Struttura Produttiva, spende per lo 80%, nel ricco Nord, i propi capitali e quelli elargiti dallo Stato.
Dopo la realizzazione di qualsiasi struttura produttiva o di servizi, il malcapitato Imprenditore del Sud è costretto ad acquistare le Materie Prime, il know how, l’assistenza tecnica e tutto quanto serve per iniziare il ciclo produttivo, sempre ed esclusivamente al Centro-Nord.
La stessa cosa è avvenuto ed avviene per tutte le leggi a favore dello sviluppo industriale del Meridione d’Italia.
Altro che Cassa per Il Mezzogiorno, questa è la Cassa di Mezzogiorno (ore 12.00) del Centro-Nord.
Tutti i Miliardi di £/€, stanziati per l’Industrializzazione del Sud, sono finiti nelle Banche del Nord, tanto da provocare la bancarotta di tutti gli Istituti Finanziari del Meridione, acquistati, per la totalità, dai grossi Gruppi Bancari del Centro-Nord .
Lei non conosce, o finge di non conoscere, la Storia dell’ex Regno delle Due Sicilie, depredato avidamente, sin dalla favola dell’Unificazione dei Popoli Italici (1860).
L’unico Statista Italiano che emanò una legge, veramente a favore del Popolo Sudista, senza aggravio delle Casse dello Stato, fu il Caprio Espiatorio del diffuso finanziamento illecito ai Partiti ( I Comunisti venivano finanziati dal Cremlino, dalle Coop, dall’Unipol, dalle Banche Emiliane e dalla ripartizione degli Appalti Pubblici) il caro Bettino Craxi. La legge prevedeva la riserva, a favore degli Imprenditori Meridionali, del 30% di tutte le forniture da fare ad Enti ed Istituzioni Statali, Regionali, Provinciali e Comunali. I Grossi ed Avidi Gruppi Industriali del Nord, le Coop e le Banks North, sollevarono una vibrata protesta, tanto che la Legge Craxi, su pronuncia della UEO (Europa Unita Occasionalmente) fu abrogata, con notevoli danni a carico degli Imprenditori Meridionali, che si erano affrettati alla costituzione di Strutture Produttive e di Servizi. Povero ex Regno delle Due Sicilie, continuano a succhiarti il sangue.
Al Presidente Silvio, assediato dai Nordisti, da ex Fascisti, perseguitato dallo Loggia Magister , avversato, senza reticenza, da Stalinisti e sostenuto lealmente dai veri Socialisti, io dico :
<> (^)
<>.(^)
Dove stavano De Mita & Company?
Dove stanno i Parlamentari Meridionali?
On. Ministro, mediti e corregga il tiro.
Voglia scusarmi, sono un Tecnico e non un Letterato.
Distinti saluti
PS = In allegato, Le trasmetto una parte della mia presuntuosa Simil-Satira
—
BOZZA Iniziata nell’anno 2008
EDIZIONE TASCABILE
E l i o P r e s u t t o
Chi sono? Non chiederlo. Io piango,
ma di notte, perch’ho vergogna.
O alato, io qui vivo nel fango.
Sono un gramo rospo che sogna.
All’indimenticabile caro Compagno Bettino Craxi
Prologo
Mentre a novo m’accingo arduo lavoro,
O Muse, voi da l’Eliconie cime
Scendete a me ch’il vostro aiuto imploro:
Datemi vago stil, carme sublime:
Antica lite io canto, opre lontane,
La Battaglia de’ topi e de le rane.
“IL MIO DOLORE È PIÙ FORTE DELLE VOSTRE SENTENZE”
Sono un “Prigioniero Politico” che, mediante Proclami Mediovali, emessi da “Antonio il Forcaiolo” e dai suoi colleghi Pubblici Giustizialisti, fui imprigionato, unitamente a moltissimi Compagni ed Amici in un “Campus Penitensis”, sul cui cancello d’ingresso, v’era scritto: (*).
I nostri Guardoni, tra loro con sprezzo commentavan: …..(*)
Nel Campus, anche se furtivamente, mi giunse la notizia che, i Compagni con me imprigionati, erano tutti seguaci del Valoroso Condottiero “Bettino Statista Milanese”, incomparabile Politico, (della scuola Socialista del Grande Pietro Nenni), vilmente trucidato dopo un lungo e dotto Pronunciamento, alle Idi di Marzo, nel Senato (Camera) della Repubblica Italiana, al par dell’Inperator Giulio, detto “Er sor Cesare Bisex”.
Bettino prima di cadere pronunciò la famosa frase: <> .
La congiura, infatti, fu organizzata ” da sui amici e parenti, traditori del Socialismo ( <<"L'Amato del Potere", "Inti(ni)mi da Uomo", "Cime Tempest(ini)tose", "Il Bob 2°"-sport infernale-, "Bo(r)selli in pelle di Caimano – piccolo anfibio carnivoro del Reno e del Savena-, "La testa Del Turco del Gransasso" -da non confondere con quello Napoletano- e "Dantoni de'Ouil", Segretario Nazionale della ben nota Associazione di Ouilcultori), e con l'utilizzo della ben nota banda, "I Predoni della Politica", con in testa il pilotato "Antonio U Zappatore" (dispregiativo di Coltivatore Diretto, che giunto a Milano, invece di studiare o lavoare, scorazza per la Città, a bordo di una fiammante Mercedes Benz,, carico di £/€Milioni, il tutto avuto in omaggio da un Costruttore, da un Assicuratore e da un Banchiere che, durante un colloquio telefonico, così gli profferì <> e dalla sinistra “Italian sssr Associoazion” “, in collaborazione con la “De Mita & Prodi Associasion
Durante uno dei tantissimi Baccanali, nel lussuoso Attico, sempre ricevuto in omaggio, di un lussuoso Plazzo, della zona Vip di Milano, è sorpreso dall’ Onesto, Laborioso e Povero Papà, il quale, piangendo ed inginocchiatosi, gli grida <>. Antonio non favella e tutto mira, nella mente gli ritorna l’immagine di una bella e affaticata donna, avvolta in uno scialle nero, curva su se stessa per le fatiche ed il dolore. In questa scena tragica, entra una Baccante Salernitana, dai Capelli Rossi, sua collega, profferendo « Perché pur gride? Non impedir lo suo fatale andare: Vuolsi così colà dove si puote(1), ciò che si vuole, e più non dimandare ».
(1) “Loggia Magister”
L’orribile scena, venne macrabamente applaudita, dagli azionisti della “Fini-sser oil Comapany”, derivata dalla Sfasciata “Ricino oil Productor”, che aveva sede in Piazza Venezia in quel di Roma e dalla “Nord -West Italian Separator”, con varie sedi nella “Repubblica Indipente del Nord-West”
Nel Campus, per ascoltare il verdetto, di “Condannati a vita”, venivam menati in sinistro loco arredato con molto legno di colore oscuro ed in fronte di noi, dietro alto Bancone, unto e bisunto, come quello ad uso dai vecchi macellai, con ivi marchiata una Bella Dea Bilanciata e con sotto scritto “La Lex est ugualum for Totonno”(2), sedevano sinistri personaggi, avvolti in Mantelli nero-funereo, dette impropriamente Toghe, con al Centro un sonnolento e Canuto Dotto (almeno all’apparenza), alla Sinistra, un tipo muto, indifferente e smilzo, mentre sulla Destra estrema, appollaiata su di un alto Sediolone, v’era una Femmina Gufo (nana, bruttissima, schizofrenica, occhiali di vetro antisfondamento che emanavano strali d’odio umano, acida, asessuata, grassa, laida, frustata, misogina). Avanti a loro, uno scrivano fingeva ( la sentenza era copiata da un CSM-R80) di scrivere quello che la Donna Gufo, con voce stridula, ci gridava accusandoci di cose a noi ignote. (3)
(2) Totonno ù Forcaiolo dice il vero. Nella Società Italiana, per volere della Dea Bendata, esistono due tipologie di cittadini, una è quella cui appartiene Totonno e tutti lì Giustizialisti, con ascendenti, paralleli, discendenti, simili, diretti ed indiretti, mentre l’altra è quella cui appartengono i Socialisti Craxiani, i Liberali, i Repubblicani, i Forzisti ed i Forzati col segno della +. In Italia, infatti, per ciascun delle due tipologie di cittadini, esiste un proprio Codice di Procedura Penale e Penale, applicati imparzialmente. Si evince, quindi, chiaramente che la “Legge è uguale per tutti”, in ciascun ramo, giustamente come afferma Totonno. Capita raramente che un appartenente alla “Loggia Magister”, sbagli Codice, come per Mastella, Bassolino e Del Turco.
… dimmi se ‘l frutto che la terra mena
nasce di secco, di caldo o di molle,
e qual è ‘l vento che l’annarca e tolle,
e di che nebbia la tempesta è piena,…
(3) – Non è fantasia, ma realtà vissuta personalmente in un Tribunale del <>. Mailbox 84100 – Course Joseph the island.
Continua………..
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………Quando “Walter l’Aglosassone”, ascese alla Podestà Romana, la Capitale della Santità, divenne la Capitale di Sodoma & Gomorra, con Feste, notturne e bianche, Festival Pelicule, Banchetti con vino dei Castelli (…In tanto i servi suoi su ‘l verde lito vivande apparecchiar laute e gustose,ed egli in fretta trattisi gli sproni mangiò per compagnia cento bocconi…).lungo le leggendarie vie della Roma Imperiale e con bagni notturni alle terme di Caracalla, nel gelido Spumante Rosso, inviato, in tempi non sospetti, dalla “Cremli Vitecultivar”, ben conservato nei sottofondi delle “Botteghe Oscure”. Il Podestà, detto anche “Traditor dei Prodi” (da nn confodere con i Prodi Vidichinghi ), richiamò in Roma, loro terra natia, i Rom (abbreviazione di Romani) di Est€lega (Romenia, Ungaria, Bulgaria e Ciechia) ed i Rom di Serbia, Croazia, Slovenia, Erzgovnia, alloggiandoli in lussuosi Campus Nomadis, dotati di acqua scorrevole, di energia Solare e di romantiche e variopinte candele di cera, profumate col famoso Profumo di RSU, <<ben noto ai Napoletani, per averlo estratto dai fiori delle piante officinali la "Basso Lino" e la "Rosa Iervolina", innestate dal PD Napoletano ( Pocher D'Assi: Regione, Provinia, Comune, Tribunale), ). I WC, ultima generazione elettronica, ti trasformavano e si trasformano a seconda delle variazioni climatiche, nel tipo Solar, Vento o Pioggia.
Questi "Liberi Girovagons", soggiornavano e soggiornano sotto freschi ponti (per proteggesi dalle tossiche polveri, cadenti dal ciel) e lussureggianti boschi fluviali, dove si dilettavano a lavorare il Rame, loro donato dalle "FS spa".
I bambini Rom, scalzi e malvestiti, per un Voto fatto a Padre Francesco Rutelli, venivano menati, dai propi genitori, per screditarsi con l'ex Podestà, a lavare i vetri delle Lussereggianti Auto dei loro concittadini ed a raccattare i Portafogli smarriti dai ricchi Turisti.
Per impedire ai piccoli Rom, tanta solerzia, un Propodestà Rosso Fiorentino, aiutante del Podestà di Firenze ("ANCI President"), emanò un editto che invitava i piccoli Rom a desistere da tale Voto e ritornare a giocare nei Cmampus con le pelose "Zoccole", dal nome vulgaris "Zoccole delle Chiavic" e dal nome latino "Rattus Norvegicus", docilissimi Gattoni, donatori della vivificante a Leptospirosi e delle saltellanti Pulci Ammaestrate, donatrici, a loro volta, delle famose Feste Bubboniche.
Ora, in base ad un "Editto dei Maroni" (alias Balls Male), i piccoli Rom vengono schedati, per distinguerli dai fratelli adottivi, raccolti per vie e case, come per quel trovatello Napoletano, sperdutosi sull'uscio di casa sua. I parenti e gli amici, della sciagutata madre Napoletana, colpevole di non aver chiuso l'uscio di casa, per ringraziare la donna Rom, che aveva salvato il fanciulletto, appiccarono un falò e vi danzaron intorno. Subito si scatenò la mediatica protesta dei Rossi, dei Verdi, insomma di quasi tutti i colori dell'Arcobaleno, del Centro Nord dello Stivale, compreso il Direttore di Radio Radicale, grande tifoso Rom-manista, gridando al Mondo intero, per un misero fuoco di ringraziamento: dalle ai "Napoletani Razzisti".
Questi Nobili e Benestanti cittadini del Centro Nord, dimenticandosi della Sgentile e Scortese accoglienza fatta ai Sudditi Suddisti, nel periodo delle grandi trasmigrazioni, non conoscono la Storia e la Geografia dell' ex "Regno delle Due Sicilie", depredato dai Signori di Casa Savoia e dimenticato dal "Dux in Fundo" e dai suoi Affasciati , tutti impegnati a costruire lo "Impero di Vittorio Emanele III" .
La piaga della Delinquenza Organizzata, è dovuta, in prima istanza, alla miseria e povertà in cui fu lasciato il Popolo del Sud e la responsabilità del sorgere e del sopravvivere di tali Organizzazioni Delinquenziali, ricade sui Tiranni di Casa Savoia , in primis, sui Fascisti, dopo e, sui Magister, adesso (Falcone, Borsellino ed alti, furono vilmente avversati dai loro gelosi colleghi).
I cittadini del Sud, hanno sempre dato lezioni di Civiltà, accogliendo con amore qualsiasi Variopinto Straniero, pur nella miseria nera in cui erano stati cacciati.
Tutti ignorano che Eboli (Eburum), dove Cristo si fermò secondo Carlo Levi, fu la Prima Città Italica a dare, circa 55 anni passati, accoglienza ai Rom, concedentogli Cittadinaza, Casa, Lavoro ed eleggendo, al Consiglio Comunale, uno dei primi Rom ben integrato ed onesto Imprenditore.
Eboli, nella Prima Repubbica, fu la Culla della Politica Meridionale, eleggendo diecine di suoi cittadini alle Cariche di Euro Deputati, di Senatori, di Deputati, di Consiglieri Regionali e Provinciali. A tutti questi Onorevoli cittadini Ebolitani, vanno aggiunti Sindaci d'avanguardia, Presidenti di Enti Satali e Regionali e di Amministratori, titolati, di Enti e Complesse strutture Regionali
Continua………