Pacta sunt servanda? Per Tozzi no ma ricorda lo spirito dell’accordo basato sulla pari dignità.
Tozzi rompe il silenzio. Toglie il “disturbo” rispetto ad una maggioranza in “fibrillazione” per la presenza “ingombrante” sua e dei suoi: “la Sindaca ha la sua maggioranza, possono governare. Ma io non voglio più essere responsabile di tutto quello che viene fatto o non fatto in questa città”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – I patti non sono stati rispettati, e Tozzi senza sbattere la porta ma dando corpo e spirito politico alle dimissioni del suo gruppo dalla Giunta Comunale ricorda alla Sindaca Cecilia Francese quale era lo spirito dell’accordo sottoscritto, basato in caso di vittoria sulla pari dignità di rappresentanza, che ha consentito all’intera coalizione di affrontare il turno di ballottaggio nel 2016, poi è risultato vincente.
Tozzi rompe il silenzio. Toglie il “disturbo” rispetto ad una maggioranza che si dice a causa della presenza del suo gruppo sia in “fibrillazione” ritenendo estranea e “ingombrante” all’interno della maggioranza la sua e quella dei suoi. Tutti si aspettavano fuochi e fiamme e non una lettera pacata, amara e ricca di riferimenti politici che sono stati alla base dell’accordo stesso, in ultimo e non per ultima, per esempio, la circostanza delle dimissioni da consiglieri comunali per essere rappresentanti di Giunta, circostanza che al momento fa emergere un forte disequilibrio di rappresentanza, rispetto ai consensi ottenuti, lasciando alla sola Gemma Caprino il compito di rappresentare in consiglio l’area Tozzi.
Tuttavia, sebbene sembra che i giochi siano già ultimati, il tono lascia socchiusa una porta che taluni vorrebbero fosse sbarrata e altri murata, ma numeri a parte quando si è giusti giusti, i mal di pancia sono contagiosi e c’è sempre qualcuno che alza la posta forte dell’essere l’ultimo voto utile. E tra mal di pancia e malpancisti per costituzione preso atto che Tozzi non vuole più essere associato a cose che si sarebbero potuto fare e non si è fatto, la maggioranza sembra essere è più volatile di prima.
«Dignità e correttezza hanno sempre ispirato il mio modo di fare politica, e sono proprio questi due concetti ad avermi spinto a lasciare il ruolo di vice sindaco del Comune di Battipaglia». Ed è così che rompe il silenzio l’ex Vicesindaco Ugo Tozzi, a pochi giorni dalle dimissioni in blocco del gruppo che è legato a lui a partire dalle elezioni comunali del 2016 e che ha visto, insieme a lui, Michele Gioia, Francesca Napoli e Laura Toriello assessori del comune di Battipaglia.
«Il perché di questa scelta, sofferta come tutte le scelte che si operano, – prosegue Ugo Tozzi – è chiaro a tutti, e non accetto si millanti su spartenze di poltrone, nomi e numeri di assessori. Come è stato costantemente ribadito dalla sindaca e dalla maggioranza nel corso di questi due anni, e come è stata dichiarato a chiare lettere nel corso dell’ultima riunione di maggioranza alla presenza dei responsabili dei partiti, il vero male di questa amministrazione era il sottoscritto e il gruppo che mi rappresentava. Si è detto che la maggioranza era in fibrillazione perché la nostra presenza era ingombrante, che la sindaca avrebbe vinto le elezioni anche senza il nostro apporto, che la mia figura era in competizione, perché alternativa, a quella del primo cittadini: ebbene di fronte a questa posizione io coerentemente e con responsabilità non ho potuto fare altro che liberare il Comune dalla nostra presenza.
Non abbiamo messo in crisi nessuna amministrazione, – aggiunge Tozzi sottolineando come dal punto di vista dei numeri la maggioranza non corre pericoli – la Sindaca ha la sua maggioranza, possono governare. Ma io non voglio più essere responsabile di tutto quello che viene fatto o non fatto in questa città. La mia dignità e il mio non essere attaccato alla poltrona mi hanno costretto a prendere questa decisione: e per rispetto nei confronti della città (che non deve paralizzarsi a causa, a detta loro, della nostra presenza in giunta) e dei seimila elettori che hanno votato Cecilia Francese al turno di ballottaggio perché gliel’ho chiesto dai palchi e glielo hanno chiesto i miei candidati, ho dovuto rassegnare le dimissioni.
Avevamo sottoscritto un patto, – aggiunge ancora Tozzi ricordando il principio politico che aveva animato l’alleanza misurato sulla “pari dignità” e non su rapporti di forza, sebbene il l’apporto fosse legato sia agli elettori che avevano votato Tozzi Sindaco avendone avuto riconoscimento anche dalle rappresentanze elette in Consiglio, ora disequlibrato – un patto che non era legato alle poltrone (io ho lasciato il ruolo di consigliere comunale per entrare in giunta, per scelta della sindaca, perché insieme, diceva, saremmo stati più forti), ma un patto che ci voleva vedere insieme, con pari dignità nel governo della città, per cercare di fare bene: avevamo una idea molto simile di governo del territorio, di politica perbene, di politica etica: se a distanza di due anni per la sindaca il nostro apporto è stato pari a zero perché avrebbe vinto anche senza di noi, e se l’accordo che doveva dare forza al governo del territorio si è trasformato nel legaccio di questa amministrazione per non fare le cose che deve, allora noi siamo obbligati a rassegnare le dimissioni, per rispetto della gente che ci ha votato, per rispetto di quella gente che ha votato la Francese, e per rispetto del resto della popolazione.
Questa è la verità. Poi per parlare di accordi presi e non rispettati, di cose fatte e non fatte e di tante altre cose che sono accadute in questi due anni ci sarà molto tempo: il dato di fatto – conclude Ugo Tozzi ricordando come quel “patto” con le sue dimissioni e con quello dei suoi assessori, per effetto delle incompatibilità al momento la sua coalizione, non potendo ritornare ai risultati conseguiti e ottenuti dal voto, è rappresentato in consiglio comunale solo dalla Caprino – è che, dopo aver sentitamente ringraziato coloro che con me hanno abbandonato le loro famiglie e le loro professioni per mettersi a disposizione del bene della città, e mi riferisco a Michele Gioia a Francesca Napoli e a Laura Toriello, io faccio un passo indietro. A rappresentare la coalizione di Tozzi resta il consigliere Gemma Caprino, che porta l’onere e l’onore di rappresentare non solo i suoi elettori ma i seimila voti che insieme abbiamo raccolto alle precedenti elezioni amministrative».
Battipaglia, 22 giugno 2018