Le opposizioni sulla eclusione dalla ZES incalzano Maggioranza e Amministrazione e presentano una mozione e una proposta.
I cinque consiglieri di opposizione Conte, Di Candia, Petrone, Cardiello e Fido rispettivamente del MDP-LEU, F.I., Eboli 3.0, con l’appoggio di Pansa e di Insieme x Eboli” tentano la carta del recupero attraverso un’azione sinergica che coinvolga per il bene della Città maggioranza e opposizione.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Questa sera si discute della esclusione della zona industriale di Eboli dalla Zona Economica Speciale. Se ne discute in un consiglio comunale che si prevede infuocato anche per effetto della surroga dei due consiglieri nominati in Giunta a seguito di una crisi politica e di un rimpasto.
Consiglio difficile ma non impossibile che ha spinto la maggior parte dei partiti di opposizione e alcune associazioni politiche a presentare una mozione e una serie di proposte tendenti a recuperare il terreno perduto rispetto alla ZES. E nel merito della vicenda ZES, il Capogruppo di MDP – LEU Antonio Conte dichiara: “il Consiglio Comunale di oggi è molto importante per il tema che sarà trattato. A seguito della richiesta dei gruppi consiliari di opposizione di tenere questo Consiglio Comunale presenteremo stasera una mozione con proposta di delibera.
Bisogna attivarsi a tutti i livelli – aggiunge Conte – per recuperare la nostra area industriale all’interno delle aree ZES che dal provvedimento regionale e poi del Consiglio dei Ministri hanno visto esclusa Eboli.
E’ opportuno fare fronte comune con Battipaglia, anche con un Consiglio Comunale congiunto, atteso che la zona industriale di Battipaglia è rientrata nell’area ZES. – conclude Conte – Bisogna portare avanti una proposta unificante delle due aree industriali confinanti per rilanciare l’intero comparto produttivo“.
Di fronte comune come strategia ne ha parlato anche Robero Pansa, Presidente dell’Associazione “Insieme x Eboli“, il quale sebbene non ha suoi rappresentanti in Consiglio è stato parte attiva nel richiedere la convocazione della massima assise cittadina per tentare il possibile rispetto alla incomprensibile esclusione dell‘Area Industriale di Eboli dalla ZES ha dichiarato: «Si valuti, con il certo presidio normativo, la possibilità di un percorso politico e amministrativo unitario (maggioranza e opposizione) per l’approvazione di una Variante che consenta oggi l’espansione della Zona Industriale posta a sud della SP 195!! La disponibilità e la dimensione delle nuove aree, unitamente alla trasformazione (non liquidazione!) della Società Consortile Mista per renderla soggetto interlocutore riconosciuto (come è stato per il Consorzio ASI nel caso delle ZES) e all’adozione di un nuovo Regolamento (tecnico e amministrativo) per l’assegnazione delle aree, consentirebbe alla nostra Città di proporsi come sito per attrarre nuovi programmi di investimento nel settore industriale e terziario, a maggior ragione se all’interno delle ZES. Nel caso di una vera scommessa di cambiamento Insieme X Eboli è pronta a dare il suo contributo».
Come si svilupperà il dibattito lo sapremo solo stasera così come sapremo se la Mozione che qui di seguito si pubblica integralmente, sarà accolta, modificata o respinta. Intanto dal voto si capirà a chi addebitare responsabilità e colpe.
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Al Presidente del Consiglio
Comunale
Avv. Fausto Vecchio
MOZIONE EX ART. 25 DEL REGOLAMENTO CONSIGLIARE
OGGETTO: ZES (Zona economica speciale)
PROPOSTA DI DELIBERA
Premesso che:
- con la Delibera n. 720 del 13 dicembre 2016, la Giunta Regionale della Regione Campania ha approvato la “Zona Economica Speciale – Proposta Progettuale di Individuazione delle Aree per l’adesione alla fase di sperimentazione promossa dal Governo”;
- la suddetta Delibera, testualmente, valuta che “le Zone Economiche Speciali rappresentano un modello di riferimento diffuso in tutto il mondo capace di attrarre investimenti per rivitalizzare territori in crisi di competitività o per accelerare lo sviluppo di spazi economici che hanno bisogno di forti trasformazioni”;
- alla Delibera in premessa, è allegato il Documento di Base “Proposta di individuazione di una Zona Economica Speciale in Regione Campania”;
- tra le altre indicazioni ivi contenute, a pag. 18 del suddetto Documento di Base, quindi ricompresa nelle Aree di sperimentazione della I^ Fase, risulta “l’area industriale e logistica di Pontecagnano, Battipaglia ed Eboli”;
- con il Decreto Legge 20 giugno 2017 n. 91, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato le “disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno”, il cosiddetto Decreto Mezzogiorno, indicante – tra le altre misure – le disposizioni per la istituzione di Zone Economiche Speciali (ZES) per favorire la crescita economica in alcune aree del Paese;
- il suddetto Decreto Legge, testualmente all’art. 4 comma 6, dispone che “ la Regione formula la proposta di istituzione della ZES, specificando le caratteristiche dell’area identificata”;
- la Regione Campania ha formulato la propria proposta di istituzione della ZES secondo quanto testualmente riportato nei criteri generali ordinatori di cui al Documento di Base già richiamato in premessa. Più precisamente “Nell’ambito della sperimentazione avviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri la Regione Campania, in attuazione del Patto per lo Sviluppo della Campania, propone l’istituzione della Zona Economica Speciale nelle aree dei Porti e dei retroporti di Napoli e di Salerno, nonché nell’area di Bagnoli come di seguito specificato. A valle della sperimentazione, saranno misurati i risultati raggiunti, con l’obiettivo di determinare i correttivi eventualmente necessari per aggiornare la regolamentazione e passare ad una fase di regime della Zona Economica Speciale.
Il perimetro della Zona Economica Speciale comprende inizialmente le seguenti aree:
- il demanio portuale e le aree retroportuali di Napoli, con i territori a vocazione industriale di Napoli-Est;
- la direttrice che parte dal Porto di Napoli e comprende gli interporti di Marcianise e di Nola con le proprie estensioni di sviluppo nelle relative aree ASI di Caserta e Napoli;
- l’Area di Bagnoli e della ex Nato;
- il demanio portuale di Castellammare con le proprie estensioni di sviluppo nella relativa area industriale;
- il demanio portuale e le aree retroportuali di Salerno, con l’agglomerato industriale di Salerno e l’area industriale dell’agro nocerino-sarnese;
- la direttrice che va dal Porto di Salerno verso le aree industriali e logistiche di Pontecagnano, Battipaglia ed Eboli;
- l’area industriale e logistica della Valle Ufita.
In una fase successiva di espansione, anche sulla base dei risultati della sperimentazione, saranno inclusi:
- l’area industriale di Contrada Olivola/Roseto (Benevento);
- l’area industriale di Aversa Nord, Arzano e Caivano;
- l’area industriale della Valle dell’Irno (Fisciano, Mercato San Severino);
- l’area industriale di Pianodardine.”;
- in data 26 febbraio 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, divenendo esecutivo, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2018 n. 12, relativo al Regolamento delle Zone Economiche Speciali, che disciplina l’attuazione delle ZES a livello nazionale, individua i criteri per l’identificazione e la delimitazione delle aree oltre al coordinamento generale degli obiettivi di sviluppo;
- risulta di assoluta evidenza, per quanto ai contenuti generali e specifici regolamentati dal Decreto di cui sopra, il vantaggio per le imprese già insediate o che si insedieranno nelle ZES, tenuto conto della introduzione certa di condizioni economiche favorevoli oltre ai benefici fiscali e alle semplificazioni amministrative;
Rilevato che:
- in data 28 marzo 2018 la Giunta Regionale ha approvato il Piano di Sviluppo Strategico della Zona Economica Speciale (ZES) della Regione Campania;
- l’Area Industriale/P.I.P. di Eboli non risulta più compresa a differenza di quanto in premessa;
- in data 11 maggio 2018 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha ratificato il suddetto Piano di Sviluppo Strategico che esclude l’Area Industriale/P.I.P. di Eboli;
Considerato che:
- l’esclusione della Zona Industriale/P.I.P. determina non solo un grave pregiudizio per gli operatori economici già presenti sul territorio ma, di fatto, limita ogni possibilità di riqualificazione e sviluppo dell’area in questione, pregiudicando inoltre ogni possibile incremento occupazionale;
- rispetto ai 5.486 ettari assegnati alla Regione Campania dal DPCM, la Giunta Regionale ne ha utilizzati solo 5.154, riservandosi una verifica sull’attuazione della ZES e sulla sua attuale delimitazione;
- il Sindaco del Comune di Battipaglia, dr.ssa Cecilia Francese, nel manifestare la sua contrarietà sulla esclusione di Eboli dalla ZES, ha dato la sua disponibilità nel valutare percorsi comuni in merito alle strategie di sviluppo delle aree industriali Eboli e Battipaglia;
DELIBERA
- di dare mandato al Sindaco e all’Assessore allo Sviluppo Economico di voler adottare ogni atto formale, previsto e consentito dal dispositivo normativo in premessa, affinché l’Area Industriale/P.I.P. di Eboli possa essere ricompresa da parte della Regione Campania nelle aree inquadrabili come “Zona Economica Speciale”;
- di dare mandato all’Assessore allo Sviluppo Economico di predisporre un piano per favorire nuovi investimenti nell’Area Industriale/P.I.P. di Eboli, tenendo conto della normativa vigente in materia, così da agevolare un dibattito specifico interno all’assise consiliare da tenersi il prima possibile;
- di dare mandato al Sindaco nel predisporre quanto necessario, dal punto di vista politico e amministrativo, affinché si pongano le basi di un percorso unitario con il Comune di Battipaglia con il quale sarà possibile valutare iniziative comuni sulle Aree Industriali, attraverso un inquadramento unico di area vasta, convocando ad hoc con urgenza un consiglio comunale congiunto per le opportune e necessarie determinazioni in merito.
Eboli, 18.06.2018
I Consiglieri Comunali
Antonio Conte (Gruppo MDP –LEU)
Antonio Petrone (Gruppo MDP –LEU)
Teresa Di Candia (Gruppo MDP –LEU)
Damiano Cardiello (FORZA ITALIA)
Santo Venerando Fido (Eboli 3.0)
Eboli, 18 giugno 2018