Civica benemerenza a Rocco Brancati: “L’ennesima promessa non mantenuta dal Sindaco di Eboli Cariello“. Ed è polemica.
Maria Rosaria Gaeta (Fondazione L. Gaeta-Centro Studi C. Levi): “Nessuna riconoscenza viene data a chi merita. Anche questa volta il Sindaco Cariello ha fatto promesse di Pulcinella. Questa Amministrazione dimostra, di non avere la più pallida idea di come si costruisca una rete culturale”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Da un po’ di tempo a questa parte sembra ce l’abbiano tutti con il Sindaco Cariello. Oltre alle varie dimissioni che hanno colto amministratori, politici, funzionari e no ultimo i giovani, sembra, a giudicare dalla nota che segue a firma della Presidente della Fondazione Luigi Gaeta-Centro Studi Carlo Levi, Maria Rosaria Gaeta, che anche la “cultura” ne prenda le distanze.
Ne è passata di acqua sotto i ponti, o meglio “ne è passata di cultura in questa Città”, quando tra sorrisi, strette di mano book fotografici e presentazioni si faceva “cultura” e si presenziava ad attività che si ritenessero portatrici di “cultura”. Ma purtroppo è sempre quella famosa buccia di banana che fa scivolare anche il più piazzato degli uomini, e quella buccia di banana evidentemente è rappresentata da una promessa non mantenuta che la Gaeta individua in “promessa di Pulcinella” rispetto al conferimento di una “Civica benemerenza” allo scrittore Rocco Brancati. Eppure in questa Città non si è per nulla avari in merito a riconoscenze.
«La Fondazione L. Gaeta – centro studi C. Levi non può più tacere perché, questa volta, le promesse non mantenute ci colpiscono nel profondo dell’anima e ci scopriamo incapaci di soprassedere ancora una volta. – È così che inizia la nota a firma di Maria Rosaria Gaeta, Presidente della Fondazione “Luigi Gaeta-Centro Studi Carlo Levi”, lasciando immaginare il resto in relazione evidentemente a mancate promesse ricevute dal Primo cittadino di Eboli Massimo Cariello –
Rocco Brancati, – prosegue la Presidente Gaeta, ricordando se ce ne fosse bisogno la personalità ed il.valore culturale di Brancati – giornalista, prima de “IL Mattino” e poi della RAI, docente di Scienze della Comunicazione dell’Università della Basilicata, membro della Fondazione stessa e di numerose altre istituzioni culturali che lo hanno visto impegnato senza riserve nella promozione e nella diffusione dell’opera e della figura di Carlo Levi, e dunque, nella nostra stessa Città, viene dimenticato da questa Amministrazione che prende senza dare nulla in cambio.
Siamo sconcertati – aggiunge la Gaeta che sottolinea con amarezza lo scarso interesse del Sindaco rispetto alle iniziative intraprese dalla Fondazione e agli impegni assunti dall’Amministrazione ufficializzati anche da atti pubblici – dall’indifferenza del Sindaco Cariello che, nonostante una delibera di giunta, approvata in data 10 aprile 2018, dimentica uno dei veri fautori della storia della cultura ebolitana degli ultimi anni.
Se lo slogan “Eboli città d’arte, storia e cultura” è sembrata verosimile è grazie solo all’opera instancabile dell’amico Rocco. – ricorda ancora con amarezza Maria Rosaria Gaeta, pensando al contributo che sia la Fondazione che presiede che lo stesso scrittore Brancati hanno profuso per l’affermazione della cultura ad Eboli – La nostra Fondazione aveva proposto di conferire la Civica Benemerenza, destinata a premiare le persone, gli enti e le associazioni che si sono particolarmente distinte nel campo sociale, culturale, economico, artistico, sportivo a favore della città di Eboli a Rocco Brancati.
Tenace la sua opera nella Fondazione Gaeta e per la nostra Eboli, – e la Gaeta ricorda alcuni degli che hanno caratterizzato l’impegno della fondazione – eventi culturali di elevato spessore culturale, quali le giornate studio sulla “Questione Meridionale”ed altre tematiche che hanno visto la partecipazione di artisti di spicco come il pittore Nicola Filazzola, il regista Luigi Di Gianni, il fotografo Mario Carbone, e figure di alto profilo professionale nel campo dell’informazione come il giornalista Massimo Novelli.
La sua opera – ricorda ancora la Presidente Gaeta i meriti culturali di Brancati – è stata determinata anche per la nascita del Club per l’UNESCO a Eboli.
Questa Amministrazione dimostra, ancora una volta, di non avere neanche la più pallida idea di come si costruisca una rete culturale. – e conclude con un pesante affondo che mette in discussione quella che sarebbe dovuto essere una delle principali caratterizzazione dell’Amministrazione comunale impressa dal Sindaco di Eboli Cariello – Nessuna riconoscenza viene data a chi merita. Anche questa volta il Sindaco Cariello ha fatto promesse di Pulcinella».
Eboli, 17 giugno 2018
Carissima Rosaria,ci siamo sentiti telefonicamente qualche giorno fa,e sai con quanto affetto seguo le TUE iniziative e hai perfettamente ragione, ho sollecitato anche una integrazione della toponomastica cittadina per onorare Abdon Alinovi, Peppino Manzione e Mario Vignola, aggiungo l’amico RKCCO BRANCATI, sperando che si risvegli nel cuore e nelka mente di chi di dovere, il senso dell’apoartenebza ad una citta’ e operi per rendersi meritevole di essere considerato cittadino di EBOLI.
Sarebbe da spiegare che, questa amministrazione ha prodotto la sola “delibera di giunta” e basta, impegnata come suo solito appresso alle sagre di paese alla fantomatica cultura di Barra e cagate varie senza alcun senso, e si sia dimenticata di produrre e consegnare la “vera” benemerenza alla famiglia. Voi ci fate fare a noi cittadini delle figure di merda di cui dovreste profondamente vergognarvi. Andatevene a casa basta con questa approssimazione. Poveri noi .