Ombre lunghe sul commissariamento del commissario del Consorzio agrario di Paestum: Via Biagio Franza; Arriva il PD Tonino Pagano.
Dietro questo cambio di commisario ci sarebbe il Governatore De Luca e il suo Delegato all’Agricoltuta Alfieri. Franza ha male operato o semmai ha operato troppo bene? Il consigliere regionale Cammarano (M5S): “Con il cambio di linea si rischia di vanificare l’opera di rilancio avviata da Franza”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
CAPACCIO PAESTUM -Via Biagio Franza, arriva il PD Tonino Pagano. Dalla Regione arriva il Commissariamento del Commissario. Quali sono state le motivazioni della mancata proroga a Franza? Ha forse lavorato male? Il suo allontanamento è legato alle indagini in corso della DDA di Salerno per via di quei roghi sospetti? Franza aveva o no avvbisatro la Magistratura di talune irregolarità riscontrate? Pagano poi che competenze ha in merito? Tutte queste domande hanno determinato una sollevazione e un interesse da parte del Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano.
«Il caso della riconferma del commissario Biagio Franza al Consorzio di bonifica Paestum – dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, a margine del question time in Consiglio regionale sul caso del Consorzio di Bonifica Paestum – è l’ennesimo di una meritocrazia al contrario. Un tecnico preparato che, vicenda più unica che rara, si è reso protagonista di una operazione di rilancio di un ente che ha ereditato un autentico disastro amministrativo unito, è riuscito in meno di due anni a rimettere in sesto i conti e a far decollare, con non poca difficoltà, procedure da tempo in fase di stallo per una nuova classificazione dei terreni, viene inspiegabilmente messo alla porta. Ad avvicendarlo, secondo organi di stampa, sarà un politico della stessa area del governatore della Campania, con dubbie competenze su un settore strategico e delicato per la nostra regione qual è quello dell’agricoltura. Ancora una volta la politica nomina la politica, fregandosene delle competenze e del buon operato di un tecnico grazie al quale tra l’altro, lo scorso anno, gli agricoltori dell’area del Consorzio sono stati tra i pochi ad avere l’acqua».
Abbiamo interrogato la giunta sui motivi della mancata conferma del commissario uscente – prosegue il Consigliere regionale del M5S Cammarano – e la risposta dell’assessore ha purtroppo dato conferma ai nostri sospetti. Se è vero che l’incarico commissariale è stato sempre indirizzato al ripristino delle condizioni per l’indizione di nuove elezioni, come confermato dalla giunta in aula, è anche vero che il mancato raggiungimento di questo obiettivo non ha impedito l’amministrazione regionale a rinnovare l’incarico per ben due volte. Una incongruenza e un paradosso. Riconoscendo di fatto una indiscutibile attività di risanamento da parte del commissario Franza, – conclude Michele Cammarano – per quale motivo adesso si cambia linea, con la nomina di un politico? Corriamo il rischio, a fronte di questa scelta, di vanificare un lavoro di ripristino della regolarità dell’ente ancora una volta a danno degli agricoltori”.
In effetti il cambio al vertice del Consorzio di bonifica Paestum, deciso dalla Regione su input del Governatore Vincenzo De Luca e sicuramente “sussurrato” dal suo Delegato per l’Agricoltura Franco Alfieri, lascia un poco attoniti. La mancata riconferma del commissario Biagio Franza con un possibile avvicendamento con Tonino Pagano, dirigente del Pd salernitano proveniete dall’Agro-Nocerino, lasciano ancora più attoniti se si tiene conto delle sue “generaliste” competenze acquisite in anni di continui e dei più svariati incarichi che ha ricoperto non ultimo quello dell’ETP di Salerno.
Biagio Franza, negli ultimi anni aveva recuperare oltre un milione di canoni inevasi e aveva messo i conti a posto tagliondo le pensioni d’oro e operando la stabilizzazione dei lavoratori stagionali, producendo un conseguente effetto di abbattere lo straordinario e recuperare decine di migliaia di euro sui costi generali del personale.
Tuttavia non è da trascurare anche gli episodi incresciosi che hanno accompagnato direttamente e indirettamente le vicende consortili a fronte ad atti contabili sospetti, per i quali lo stesso Franza aveva informato la magistratura. Insomma una situazione per nulla facile tanto è che vi sono stati anche dei roghi dolosi, allorquando in una notte, ma in due luoghi diversi ricadenti nelle proprietà rispettivamente: dell’attuale D.G. Guido Contini; e di Ettore Bellelli, tra l’altro un ex candidato presidente e promotore di alcuni ricorsi al Tar che hanno determinato l’annullamento delle ultime elezioni consortili. Questi episodi sono collegabili alla messa da parte del Commissario Franza o rappresentano una volontà politica di commissariare tutti i Consorzi di Bonifica esistenti nella Regione Campania?
Intanto questi episodi hanno determinato un’indagine della Dda di Salerno, e c’è da scommetterci che ia quei faldoni che già occupano le scrivanie degli organi inquirenti se ne aggiungeranno altri senza escludere questa ulteriore nomina di un Commissario del Commissario.
Capaccio-Paestum, 16 giugno 2018