E le dimissioni piovono ancora: Bonavoglia lascia l’UDC. Succede di tutto dalle parti della maggioranza.
E tra una dimissione e l’altra, assessori che vanno e altri che vengono, succede di tutto o meglio non succede niente e le opposizioni hanno chiesto un Consiglio comunale sulla Fascia costiera e un altro sulla esclusione della Zona Industriale dalle ZES (Zone Economiche Speciali).
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – E si dimette anche il Consigliere Comunale Vittorio Bonavogli. Solo che Bonavoglia a differenza degli Assessori De Caro e Saja si dimette dal gruppo consiliare dell‘UDC. Le motivazioni? Le motivazioni sono tutte da ricercarsi in questo spasmodico “movimentismo collocazionistico” ma anche in un confronto minimo che evidentemente attraversa la maggioranza. Minimo se si tiene conto di quello che si sta verificando in questi giorni e come ci si è arrivati, come per esempio: montando e smontando aggregazioni, gruppi e gruppetti; assentandosi dagli appuntamenti istituzionali, volutamente o strategicamente; Senza contare il lunghissimo braccio di ferro sulla questione ISES; passando per la “disseminazione” partecipazionale alla ultima campagna elettorale parlamentare; per giungere ad un rimpasto di Giunta senza aprire un dibattito e senza svolgere una verifica che potesse giustificare la estromissione di alcuni Assessori e la nomina di altri; tutto in maniera disinvoltamente sequenziale.
Disinvoltamente sequenziale mentre accade di tutto, o meglio non accade niente e nel frattempo viene richiesto dai gruppi di opposizione PD, FI. e Eboli 3.0 un Consiglio Comunale sulla Fascia Costiera, e nel mentre l’altro Gruppo di Opposizione MDP-LEU insieme ai primi e all’Associazione “Insieme x Eboli” l’Associazione presieduta da Roberto Pansa, ne ha chiesto un altro che si terrà il prossimo 18 giugno sulla esclusione della Zona Industriale di Eboli dalla ZES (Zone Economiche Speciali) specie dopo la presa per i fondelli dell’incontro con il “Pinocchio disinvolto” Amedeo Lepore e Franco Picarone.
Tornando alle dimissioni sarebbe stato interessante giungere a delle valutazioni che avessero dato senso all’azione politica per evitare che oggi si possano porre delle domande. Domande per esempio come questa: Lenza, De Caro, Saja e Manzione non sono più assessori perché il primo non ha più il sostegno del suo Partito originario e del suo consigliere Bonavoglia o perché non ha fatto bene o al meglio l’Assessore? La domanda vale anche per De Caro, Saja e Manzione, ovviamente in relazione ai loro gruppi di appartenenza, per i quali visti i continui cambiamenti è veramente impossibile ripercorrerne i tracciati.
Si capirà che la vicenda è veramente diversa, sostanzialmente diversa se dovesse trattarsi della prima circostanza o della seconda. Ed è evidentemente questa circostanza e semmai una mancanza di dialogo e di partecipazioni a scelte non condivise che hanno indotto Vittorio Bonavoglia a disimpegnarsi dall’UDC per proseguire, sempre nell’ambito della maggioranza, il suo cammino politico, legato così come era al Consigliere Regionale Alberico Gambino con il quale ha condiviso la scelta di lasciare FdI e aderire a “Noi per l’Italia“.
«Preso atto dei cambiamenti avvenuti all’interno dei gruppi consiliari, del mio mancato coinvolgimento nel dibattito politico di questi ultimi giorni all’interno del Gruppo consiliare UDC, – scrive Bonavoglia – con la presente manifesto la mia volontà di lasciare il Gruppo denominato “Noi per l’Italia-UDC e di aderire al “Gruppo Misto“. Pertanto, ogni informazione inerente lo svolgimento della vita politico-amministrativa del Consiglio Comunale e della compagine di maggioranza, dovrà essere comunicata e non veicolata attraverso il Capogruppo UDC».
Eboli, 6 giugno 2028