L’Assessore alla sicurezza De Caro si è dimesso: l’UDC le accoglie con “dispiacere” e gli fa un “epitaffio”.
Manovre tecniche o semplici assestamenti? Intanto l’Amministrazione perde un Assessore e l’UDC perde un Assessore e con Bonavoglia un consigliere. Si apre una discussione.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «È con dispiacere – si legge in una nota politica del Capo Gruppo consiliare Giuseppe Piegari a nome dell’UDC ebolitano – che, all’interno del gruppo consiliare dell’UDC, accogliamo le dimissioni dell’assessore Vito De Caro. Motivazioni prevalentemente professionali e personali, quelle che hanno indotto la sua scelta, comunque annunciata da tempo.
Amico leale e sempre corretto, – prosegue Piegari – esce da signore, quale si è sempre dimostrato, dopo due anni di impegno e risultati nel campo della sicurezza e della viabilità. – che aggiunge – Fondamentale il suo contributo nell’iter che ha portato alla realizzazione del Terminal Bus, nato dall’idea dello scrivente e del Consigliere comunale Luigi Guarracino.
Decisiva la sua figura per equilibrare i rapporti all’interno del comando dei Vigili Urbani, – prosegue ancora nel tessere le lodi dell’assessore dimissionario – dove quotidianamente ha fatto sentire la sua presenza, fattiva e mite. Importante il suo lavoro per aumentare i controlli su tutto il territorio, a partire dalle periferie.
A Vito De Caro – conclude il Capogruppo Giuseppe Piegari a nome del Gruppo Consiliare dell’UDC – vanno i nostri sinceri ringraziamenti per quanto fatto insieme, certi di un suo prossimo coinvolgimento all’interno della struttura dell’UDC, nei cui valori si riconosce ed i cui principi incarna fedelmente».
In effetti quella delle dimissioni dell’Assessore alla sicurezza De Caro si tratta di una “mini crisi” che non coinvolge affatto la maggioranza, ma tende a delineare gli equilibri interni ai vari gruppi e gruppetti che si formano e si sciolgono con estrema facilità all’interno della maggioranza senza però metterne in difficoltà la tenuta.
Si direbbe una maggioranza “liquida“, tanto liquida che riesce ad adagiarsi ad ogni superficie e ad insinuarsi in ogni meandro, ricomponendosi come nel caso dell’ultimo Consiglio comunale, allorquando si è riusciti ad approvare, nonostante i distinguo, la così detta Variante ISES.
Una maggioranza liquida che scomposta in tanti rivoli, alle ultime Elezioni politiche, è confluita nei vari Partiti in corsa: di destra, di sinistra, di centro e pare, perché non ne fa mistero, grazie al Consigliere Mario Domini, perfino nel M5S; sottolineando la necessità di appartenenza, avendo superato abbondantemente la connotazione civilistica della coalizione che determinò la vittoria del Sindaco Massimo Cariello. Tutte movimentazioni che avevano una logica rispondente al sistema così detto maggioritario, saltato dopo il voto del 4 marzo scorso e definitivamente seppellito dopo la formazione del Governo M5S-Lega, decretando a loro volta anche la fine dei Poli.
La circostanza dei nuovi equilibri che si sono creati hanno fatto il paia con le crescenti esigenze di giungere ad una verifica di maggioranza, che tra l’altro, è stata più volte richiesta sia per fare un punto sull’attività del governo cittadino e sia sulla produttività dei singoli Assessori, molti dei quali, a seguito delle continue mutazioni di forze rimasti senza nessun consigliere in loro appoggio.
È dei giorni scorsi la notizia della nuova collocazione dell’Assessore ai servizi sociali Lazzaro Lenza, il quale, eletto nel FdI ora è approdato in “Noi con l’Italia”, la formazione di centro che ha come leader campano e salernitano Alberico Gambino, riagganciandosi così al consigliere Vittorio Bonavoglia, che a sua volta ha lasciato il sodalizio di Centro UDC.
Eboli, 5 giugno 2018
SOLO TARANTELLE PER ACCONTENTARE UN PO TUTTI E TIRARE A CAMPARE SINO AL 2020!