Mattarella garante e guardiano della Costituzione festeggia il 72° anniversario della Repubblica e il Governo nasce sotto una buona stella.
Una giornata particolare. Grazie Mattarella. II Capo dello Stato con la neo ministro della Difesa passa in rassegna le Forze Armate e depone una Corona. Il neo premier Conte: «Festa di tutti noi, auguri». Il Governo a completo assiste alla cerimonia. Applausi per Fico e Casellati. Alla festa della Repubblica sfilano 5 mila uomini delle forze armate, 14 fanfare e militari di diversi Paesi sotto la bandiera europea: Di Maio applaude; Salvini, no.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – L’Italia celebra quest’anno il 72° anniversario della fondazione della Repubblica. Misure di sicurezza eccezionali e forze dell’ordine schierate in via dei Fori Imperiali, a Roma, per la tradizionale parata, e sulle note della Canzone del Piave, a 100 anni dalla conclusione della Prima guerra mondiale, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalle massime autorità dello Stato, ha deposto la corona di fiori davanti alla tomba del milite ignoto, poi il tradizionale passaggio delle Frecce tricolori ha concluso la solenne cerimonia che ha aperto le celebrazioni della Festa della Repubblica.
Il capo dello Stato ha poi lasciato l’Altare della Patria a bordo della Lancia Flaminia presidenziale scoperta, accompagnato dal neo ministro della Difesa Elisabetta Trenta, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal Consigliere Militare, ha passato in rassegna il reparto d’onore schierato con Bandiera e Banda, ha assistito alla parata militare, e ha reso omaggio al Monumento del Milite Ignoto all’Altare della Patria.
Una “giornata particolare” quella di oggi coincidente con l’avvio e l’attribuzione dell’incarico a formare il Governo sorretto da Lega e M5S a Giuseppe Conte. Questa mattina si avvertiva l’importanza con la presenza del Governo al completo sul palco delle autorità, allestito in via dei Fori Imperiali. Alle 9.00, un’ora prima dell’avvio della sfilata delle forze armate, è giunto in piazza Venezia, il neo premier Conte che si è fermato a stringere le mani ai cittadini e alle forze militari schierare e in alta uniforme. «Il 2 Giugno – ha detto il neo premier Conte – è la festa di noi tutti, tanti auguri a tutti». Una frase di rito o un “sentiment” a cui tanti italiani vorrebbero credere? Al momento è solo un messaggio di distensione per trasmettere serenità e sicurezza, comprendendo che ogni cambiamento viene avvertito sempre con angoscia.
Presente per la prima volta alla Festa della Repubblica, anche il leader della Lega e neo ministro degli Interni, Matteo Salvini, – ne è passata di acqua sotto i ponti della “secessione” – il quale sulla giacca oltre alla tradizionale spilletta leghista di Alberto da Giussano ha fissato la coccarda tricolore: miracolo o semplicemente revisione democratica e cambio di strategia? Non possiamo saperlo ma registriamo la ufficialità delle dichiarazioni anche queste rassicuranti e genuine: «È bello essere qui a questa parata, felice di avere la fiducia di tanti italiani e di tanti uomini della sicurezza. So bene che c’è tanto da fare – ha aggiunto – sono emozionato ma voglio subito impegnarmi su pensioni, tasse, lavoro e sicurezza. Già da domani – ha concluso – sentirò i ministri degli Interni europei con cui voglio collaborare». Poco più in la di Salvini anche il neo ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, il “capo” visibile del M5S, il quale, nel mentre i militari di diversi Paesi hanno sfilato sotto la bandiera europea, al suo passaggio, ha applaudito, – siparietto – Matteo Salvini no.
Applausi per i presidenti della Camera e del Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, all’arrivo all’Altare della Patria, segno che gli italiani vogliono cambiare ma non vogliono avventure, avventuristi e avventurismi, preferendo sempre come stella polare la Costituzione ed i sui principi. Fico si è fermato a salutare la folla e ha risposto a sua volta con un applauso, Casellati ha salutato e si è diretta alla cerimonia. Arrivata un’ora prima della cerimonia anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Per le celebrazioni sono stati imbandierati con il Tricolore non solo i palazzi della Difesa e tutti gli edifici pubblici, ma anche quelli privati circostanti i luoghi della cerimonia. Un paracadutista della Brigata Folgore, con un a bandiera tricolore di 400 metri quadrati, è infine atterrato su via dei Fori Imperiali. Intorno alle 11.30, il presidente Mattarella, dopo aver ricevuto gli onori da parte di uno squadrone di corazzieri, al termine della parata militare ha lasciato i Fori Imperiali e in cielo sono riapparse le Frecce tricolori con i loro colori e le loro straordinarie prestazioni, sorvolando anche su Piazza Venezia: e chi vuole capire, capisce.
Al termine della rassegna, Mattarella ha deposto una corona d’alloro al Monumento del Milite Ignoto, alla presenza della Presidente del Senato, del Presidente della Camera, del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Corte Costituzionale, quindi si è recato in Via di San Gregorio laddove il Comandante Militare della Capitale ha presentato i reparti schierati per la Rivista Militare.
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella, nell’occasione della 72^ Festa Nazionale della Repubblica, ha inviato alla Ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, il seguente messaggio:
«Esprimo il mio più vivo compiacimento per il contributo delle Forze Armate alla cerimonia commemorativa della Repubblica, appena conclusasi.
Le rappresentanze dello Stato e della società civile, che quotidianamente si prodigano al servizio del Paese, la significativa partecipazione dei Corpi Armati e non armati dello Stato, hanno fornito l’immagine di un Paese coeso e affidabile, capace di assumere responsabilità nella comunità internazionale. La ricorrenza del Centenario della conclusione del primo conflitto mondiale, e il risalto dato alla partecipazione nelle missioni internazionali di stabilizzazione e di pace hanno opportunamente caratterizzato la celebrazione.
La perfetta conduzione della manifestazione ha evidenziato la presenza di un patrimonio di donne e uomini motivati, di grande determinazione e professionalità, a conferma che il valore delle Forze Armate della Repubblica risiede nella qualità di una componente umana ispirata a principi di rispetto della dignità di ogni persona e di difesa della libertà e della democrazia. A loro va l’ammirazione e l’affetto del popolo italiano.
Con questi sentimenti, le chiedo di far pervenire l’apprezzamento dei nostri concittadini per l’impegno profuso a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare l’odierna celebrazione».
Un altro messaggio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano:
«Celebriamo oggi il 72° anniversario della nascita della Repubblica. Da quel 2 giugno 1946, in cui si espressero i cittadini italiani, abbiamo vissuto anni intensi verso una profonda coesione del popolo italiano, in un cammino ispirato dalla nostra Carta Costituzionale, architrave delle Istituzioni e supremo riferimento per tutti.
Valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno sono il fondamento della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell’Europa.
Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro Paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale.
Trova conferma in questo quadro il rilevante apporto garantito dalle Forze Armate, alle quali esprimo forte e convinto apprezzamento.
La preziosa opera che svolgono al fianco dei cittadini in Patria, e in tante travagliate regioni del mondo a sostegno della stabilità e per l’assistenza alle popolazioni gravate dai conflitti, è la migliore testimonianza del contributo che recano alla costruzione di una cornice di sicurezza per il nostro Paese.
Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e grado ed in modo speciale a quanti in questo giorno di festa sono impegnati lontano dalle proprie case ed affetti, giungano un fervido augurio e la gratitudine del popolo italiano e mia personale.
Viva le Forze Armate, Viva la Repubblica!»
Veramente “una giornata particolare” specie dopo gli 80 giorni di crisi più lunghi che la Repubblica ricordi: Grazie Mattarella per aver difeso ruoli, prerogative e principi costituzionali. Grazie per la tua fermezza autorevole e per la tua guida sicura che ha consentito al nostro Paese di tener la barra dritta verso una democrazia consolidata e portato a battesimo il nuovo Governo accogliendolo nel solco di quella Magna Carta che i nostri Padri costituenti ci hanno consegnato. Grazie Mattarella.
Roma, 2 giugno 2018