È nato il Governo Lega-M5S. Siamo nella Terza Repubblica e precipitati nella peggiore Prima: Un sogno o un incubo?
Mentre il Primo Ministro Conte si autonomina “Avvocato degli italiani” e rassicura Mattarella: “Farò ragionare Salvini e Di Maio”; lo staff 5S gli scrive il discorso, la Casaleggio gli gestisce il profilo facebook e si “impossessa” della sua identità e gli affida Casalino come tutor. Conte come Goria?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – Finalmente dopo mesi di trattative è nato il Governo Lega-M5S. Era ora. “Siamo nella terza Repubblica” ha detto un Di Maio sorridente ormai da 80 giorni. Il Presidente Sergio Mattarella dopo aver finito di cincischiare, si è deciso e ha conferito l’incarico a Giuseppe Conte, e questi da oggi alle 12.00 ha avviato come di rito le consultazioni dei vari gruppi parlamentari. Conte da subito, ha praticamente detto quello che tutti si aspettavano rassicurando i Mercati, l‘Europa e le alleanze, e, come per il suo curriculum, volendo ovviamente rassicurare gli italiani ha aggiunto: “Sarò l’avvocato difensore degli italiani” e così in buona pace parte quello che sicuramente sarà un cambiamento.
Nel frattempo i questi 80 giorni di tira e molla, che preannunciavano di annunciare l’annuncio definitivo di un cambiamento epocale con la sottoscrizione di un “Contratto” nel quale si è provveduto a ritoccare, aggiungere e togliere quello che poi dovrebbe attuare il neo Primo Ministro incaricato e il suo Governo, succedeva di tutto: Se la sono preso con i mercati, con la Francia, la Germania, con i giornalisti fino ad ora compiacenti ed oggi curiosi e cattivi, non è mancato un Di Battista, che dopo aver perso i buoi ritrovandosi le corna, se le è preso anche con il Presidente della Repubblica che non conferiva l’incarico a Conte, impedendo di compiere quella rivoluzione tanto annunciata (sic). Qualcuno spieghi a Di Battista che le rivoluzioni quando si fanno, non si chiede il permesso a nessuno, in questo modo Dibba vorrebbe che si fosse “puttane e belle donne“.
Purtroppo va detto che c’è una grande differenza dall’essere le une o le altre, e senza voler criminalizzare nessuno è giusto sapere a che categoria si appartiene. Allo stesso modo senza tenere in conto la prima gaffe del neo-Primo Ministro Pasquale Conte, quello che ci inquieta è, se è vero, quello di aver accettato un biglietto scritto dai “Casaleggio’s“, veri Deus ex Machina del Movimento, con su scritto il discorso che poi ha letto, al termine dell’incontro con Mattarella. Di qui forse la preoccupazione che gli ha fatto dichiarare di assumere “inaudita altera parte” l’incarico di “Avvocato difensore degli italiani“. Forse Conte già immagina che gli italiani avranno bisogno di un avvocato per difendersi, atteso che i voti non valgono più nulla, poiché una volta ottenuti per una cosa poi vengono utilizzati per un’altra come “magistralmente” ha fatto Di Maio “Capo” politico del M5S e il suo alleato Salvini, fono ad 80 giorni fa acerrimi nemici.
Intanto noi vorremmo che Giuseppe Conte fosse il Primo Ministro e che con l’autonomia che gli conferisce la Costituzione, fino ad ora ignorata così come nell’interpretare il nuovo che avanza, si è tenuto rigorosamente fuori il Parlamento da ogni passaggio, impegnati come erano i due “Capi” Salvini e Di Maio a scrivere un Contratto alla pari di due bufalari, dando vita non alla terza Repubblica ma alla riproposizione della peggiore Prima Repubblica atteso che i suoi fautori non hanno ne il peso e ne la stoffa di quei Politiche che hanno vissuto nella così detta Prima Repubblica.
Ovviamente va detto anche che questa fase politica è stata veramente sorprendente, poiché di botto, e questo grazie al M5S, si è seppellito definitivamente la politica dei “Poli” e si è introdotta al posto delle alleanze quella dei contratti, e quella dei singoli Partiti, o meglio dei gruppi Parlamentari, tutto rigorosamente all’oscuro del Parlamento, e ahi voglia di parlare di: «Governo del cambiamento», «contratto»; di «avvocato del popolo italiano»; di «interesse nazionale»; la verità vera è che nel momento in cui si è pensato a Conte, lo staff della comunicazione del M5S ha pensato a tutto, gli ha creato la sua pagina Facebook e gliela gestirà e si è “impossessato” della sua identità. Da quel momento è sotto tutela, e da sorvegliato speciale, a pensare al resto ci sarà Rocco Casalino, uno di quelli della Casaleggio Associati che pensa e penserà in sua vece.
Ora si spera che tutti sappiano interpretare i propri ruoli e si vada avanti. Speranza che sta tutta nella preoccupazione del Presidente Mattarella, circa i condizionamenti, e per ora ci accontentiamo delle rassicurazioni di Conte dicendo: «Li farò ragionare, presidente..» Sarà veramente bravo, e così gli perdoneremo bugie e la sua vena narcisista, altrimenti sarà rappresentato senza occhi e senza bocca, come accadde al compianto Giovanni Goria., il 17° Presidente del Consiglio italiano che nell’estate del 1987 l’allora Capo dello Stato Francesco Cossiga dopo un’acerrima guerra combattuta dalle varie correnti DC incaricò di formare il Governo. La stampa di allora e le vignette satiriche così lo rappresentavano. Questo accadeva solo nella Prima Repubblica e allora i giornalisti non venivano criminalizzati se non erano nel coro.