Il Circolo Battipagliese di Rifondazione Comunista e Potere al Popolo si schiera a fianco delle lavoratrici addette alle pulizie del Comune.
PRC e Palp accusano: I lavoratori costretti a lavorare un ora al giorno per 20 giorni percependo solo 100 euro. Chiedono all’Amministrazione di partecipare all’incontro di giovedì 17 maggio in Prefettura, bloccore l’appalto e indirne un nuovo bando con l’esclusione della Romeo s.p.a..
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Nella città di Battipaglia – scrivono in una nota il Circolo Prc – Palp A. Gramsci, Battipaglia – si documentano ormai i casi più disparati di sfruttamento e di crisi lavorativa. Lo sciopero del 9 maggio da parte delle lavoratrici addette ai servizi di pulizia e igiene ambientale è esemplare dello smantellamento totale di ogni forma di tutela del mondo del lavoro: il massimo ribasso dei diritti innescato dal job act unitamente all’azione del nuovo codice degli appalti ha generato uno dei più violenti meccanismi di mercato applicati alla pubblica amministrazione.
Queste lavoratrici hanno subito la modifica unilaterale del loro contratto di lavoro ridotto a meno di un’ora al giorno per 20 giorni mensili con una busta paga che oscilla intorno ai 100 euro. A sostenerle nella loro protesta erano presenti davanti alla casa comunale di Battipaglia la CGIL e i militanti di del circolo Gramsci, di Potere al Popolo e Rifondazione Comunista.
Lo sfruttamento di queste lavoratrici non può assolutamente continuare e una soluzione va trovata ad ogni costo per salvaguardare un minimo di decoro e di dignità umana. Indipendentemente dagli alibi forniti, riteniamo l’Amministrazione Comunale la prima responsabile di questa situazione, avendo consentito che peggiorasse di anno in anno il rapporto di lavoro tra le addette alle pulizie delle strutture comunali e le ditte che in appalto (Romeo Gestioni spa) e successivamente in subappalto (Sap) si sono susseguite nel godere del lauto fatturato erogato spensieratamente dall’ente comune per il servizio di pulizia.
Non è possibile che non si trovi il modo di ridiscutere e annullare il contratto stipulato con le suddette ditte, essendo ormai a totale svantaggio dell’ente comune il rapporto costi/benefici. Non è possibile che l’Amministrazione Comunale sia alla mercé di queste ditte strozzine e sfruttatrici che intascando 192mila euro l’anno per i servizi di pulizia e igiene ambientale hanno il coraggio di far lavorare le loro dipendenti per un’ora al giorno in una condizione estrema di precariato.
Chiediamo che l’Amministrazione Comunale si presenti all’incontro previsto per giovedì 17 maggio p.v. presso la Prefettura, non più con la strategia del tiratardi, ma con l’unica soluzione che solo da essa può venire: il blocco dell’appalto e un nuovo bando che preveda naturalmente l’esclusione della Romeo s.p.a. e come condizione sine qua non il trattamento equo e dignitoso dei lavoratori e delle lavoratrici.
Battipaglia, 12 maggio 2018