Il Sindaco Cariello sulla revoca del finanziamento della “Casa del Pellegrino” interviene e chiarisce. E Don Enzo scrive e accusa.
Cariello: «Le notizie… circa la presunta revoca del finanziamento appaiono inesatte, ma rischiano di creare allarmismi ingiustificati e pericolosi, allo scopo di delegittimare l’Amministrazione. ….La procedura di revoca non riguarda il finanziamento, ma solo una parte di esso, circa 1,7 milioni di euro. …in ogni caso, il Comune ha già attivato le strade di possibili ricorsi».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Dopo il Decreto Regionale di revoca del Finanziamento di 5.712.333,42 euro concesso al Comune di Eboli per la realizzazione del Centro Polifunzionale dei SS Cosma e Damiano concesso temporaneamente prima al Commissario liquidatore dell’ISES e in seguito al Nuovo ISES si alimentano le polemiche in Città.
Polemiche che fanno il paia anche con le posizioni politiche contrarie ai provvedimenti che il Sindaco e la Giunta hanno preso a sostegno dell’ISES come quello delle opposizioni del MDP-LEU, il PD, Forza Italia e in aggiunta il Partito dell’UDC distanziatosi dalla maggioranza ritenendo che la questione dell’ISES non fosse stata mai oggetto di discussione tanto da non essere riportata nemmeno nel programma di mandato ufficiale della coalizione elettorale che ha sostenuto ed eletto il Sindaco Massimo Cariello.
Polemiche a parte e diversificazioni a parte il Sindaco di Eboli ha ritenuto esprimere attraverso un comunicato le sue motivazioni, chiarendo a suo modo alcuni particolari a tutti sconosciuti fino ad ora che ci fanno comprendere come il Sindaco fosse a conoscenza del Decreto di revoca essendosi recato a Napoli per discuterne. Forse sarebbe stato giusto prima di recarsi a Napoli, di coinvolgere il Consiglio comunale, unificando tutte le discussioni, ivi compreso anche la vicenda della variante Urbanistica ed il Cambio di Destinazione d’Uso. Così non è stato mentre al contrario ci ha affidato una sua dichiarazione sulla questione “revoca”.
«Le notizie che qualcuno in queste ore sta diffondendo, – scrive il Sindaco Cariello – circa la presunta revoca del finanziamento per il centro polifunzionale Santi Cosma e Damiano, non solo appaiono inesatte, ma rischiano di creare allarmismi ingiustificati e pericolosi, al solo scopo di delegittimare un’Amministrazione che, al contrario, è attenta sui temi cari alla città.
Innanzitutto, – prosegue Cariello – la procedura di revoca non riguarda il finanziamento, ma solo una parte di esso, circa 1,7 milioni di euro. Inoltre, – aggiunge – già questa mattina abbiamo incontrato, in Regione, i responsabili della struttura che gestisce la partita dei fondi. Un incontro franco, – riferisce il Primo Cittadino di Eboli Massimo Cariello in conclusione – al termine del quale è emerso che nulla è perso e che sono già in campo azioni per la conferma dei finanziamenti, per i quali, in ogni caso, il Comune ha già attivato le strade di possibili ricorsi».
Quindi apprendiamo dal Sindaco, tutto all’oscuro del Consiglio Comunale, che al contrario è stato chiamato ad esprimersi su altro, che dall’incontro napoletano è emerso che il danno erariale è di solo 1.7 milioni di euro anziché di circa 6milioni, come si è paventato e che ci si è attivati per presentare un ricorso. E il ricorso, metterà al riparo il Comune dalla revoca?
Intanto i colpi di scena non finiscono mai rispetto a questa lunga e assurda storia, e dopo aver subito la protesta sotto casa da parte di alcuni dipendenti dell’ISES e dopo una lettera contro di lui, scritta al Papa, Don Enzo Caponigro a sua volta prende carta e penna e scrive un’altra lettera indirizzata al Sindaco di Eboli al Dipartimento di prevenzione dell’ASL e al Segretario Generale che di seguito.si pubblica, nella quale egli indica – a suo avviso – altre irregolarità.
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Decreto di Revoca
Eboli, 10 maggio 2018
bravo don Enzo,ripristiniamo la legalità!!!
INDIPENDENTEMENTE DAL QUANTITATIVO DELLA SOMMA, ESSA MATURA INTERESSI E LE SPESE LEGALI SI PAGANO, ANZI RADDOPPIANO SE I CONTENZIOSI VANNO PERDUTI NEL MERITO
Chi li pagherà 1.7 milioni di euro il Sindaco ??!!.
Forza don Enzo almeno ha il coraggio di denunciare la realtà dei fatti.
ADESSO BASTA:
la mala gestio dei privati non ricada sulla collettività, non si faccia che si socializzano le perdite e privatizzano i guadagni e no a speculazioni elettorali, per una operazione demagogica.
Forse vi è difficoltà di lettura del Decreto da parte del Sindaco. Al punto 1 è sancita la REVOCA TOTALE pari a oltre 5 milioni di euro; al punto 2 si mette in mora il Comune pretendendo ENTRO 60 GG. quasi 2 milioni + interessi; al punto 4 si demanda all’ufficio regionale competente nel predisporre la compensazione di quanto ancora dovuto del finanziamento revocato (quindi la restante parte meno i quasi 2 milioni restituiti subito). Questo è prescritto, senza sotterfugi o sciocchezze varie che prendono in giro i cittadini. SIAMO IN DISSESTO PER COLPA DEL SINDACO E DELLA SUA MAGGIORANZA E NOI CITTADINI DOBBIAMO PAGARE I LORO DANNI!