Forza Italia con Longo si scaglia contro l’ASI e a favore delle Imprese battipagliesi colpite da Ordinanza di sgombro.
I mancati nulla osta evidenziano una pretesa di posizione dominante dell’ASI, che va oltre le stesse prerogative urbanistiche in merito alle Concessioni in capo al Comune. Battipaglia rivendichi l’accellerazione delle ZES previo il Commissariamento dell’ASI, un ente superato, per attuare e gestire al meglio anche le risorse di cui alle Aree di Crisi Complesse puntando all’Industria 4.0.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – In merito alla problematica relativa alle concessioni dei nulla osta da parte dell’Asi alle imprese operanti sulla zona industriale di Battipaglia, il consigliere comunale di Forza Italia di Battipaglia, dott. Valerio Longo, ha dichiarato: «Quali sono gli interessi dell’Asi nel non rilasciare i nulla osta alle aziende che già operano sul territorio di Battipaglia? – si chiede e chiede il Consigliere comunale di FI – Qual’è l’interesse dell’Asi nel continuare a bloccare lo sviluppo di un’area che è economicamente e logisticamente strategica per l’intera provincia?
La politica non si deve prostrare ai piedi del consorzio, – prosegue Longo – che, da strumento per contribuire allo sviluppo, si è ormai trasformato in un carrozzone al servizio di una parte della politica e di certa burocrazia. Battipaglia è stata inserita nell’area di crisi industriale, che potrebbe rappresentare una importantissima occasione di rilancio delle attività imprenditoriali, per ridare fiato ad un’economica ormai asfittica. Occorre intervenire presto e bene, anche attraverso gli strumenti normativi a disposizione, come la direttiva U.E. Bolkestein, cassando tutte le norme vessatorie, chiarendo che l’Asi si determini in conferenza dei servizi, che è convocata dal Suap del comune, e che limiti il raggio d’azione al proprio ruolo, evitando duplicazioni di competenze circa l’esame dei progetti.
Al Comune invece – aggiunge il capogruppo di FI – spetta l’istruttoria in materia edilizia e urbanistica. All’Asi quella inerente la capacità d’impresa. In questa situazione molte aziende rischiano la chiusura, con tutte le tragiche conseguenze dal punto di vista occupazionale e sociale. Alcune di queste avevano manifestato addirittura la volontà di allargarsi, ma è tutto fermo, vista la mancanza di certezze e di prospettive. Alcune imprese sono già andate via, andando ad investire in altre zone.
Lo scorso anno, – prosegue ancora Longo – giustamente, per il problema dei rifiuti siamo scesi in piazza e organizzato cortei e proteste. Allo stesso modo, per favorire lo sviluppo e l’economia del territorio, dobbiamo fare altrettanto, consolidando la posizione di quelle imprese già presenti sul territorio e attirando nuovi investimenti produttivi, attrezzando un apparato burocratico in grado di dare tempi di risposta certi e rapidi e capace di accedere ai fondi comunitari, nazionali e regionali, per creare nuove infrastrutture e servizi. Ne va del futuro della nostra comunità e delle giovani generazioni”.
Longo si riferisce alle Sei delle otto imprese: la L.G. Officine, la Hytaca, la Maxmetal di Massimo Esposito, la Dcs di Antonio Marotta, la Sapla e la A&A Service. insediate e in fitto nei capannoni della SoGe di Giuseppe Pontecorvo, senza il placet dell’Asi, le quali hanno proposto un nuovo ricorso al TAR della Campania, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza del marzo scorso, con la quale attraverso i dirigenti del Settore attività produttive Giuliano Caso, e del settore urbanistica Carmine Salerno e il responsabile del Suap Fernando De Vita il Comune di Battipaglia anziché ingaggiare una lotta politica e riaprire la vertenza ASI, e riproporre l’uscita dal Consorzio, e nelle more ristabilire i ruoli dei rispettivi Enti, ha disposto la cessazione immediata delle attività esercitate all’interno dello stabilimento della SoGe: ritenendolo un atto consequenziale dell’ordinanze del Tar e del Consiglio di Stato, i quali avevano bocciato il frazionamento e il relativo insediamento, operati dalla SoGe privi del nulla osta dell’Asi, affermando con la esclusione dell’Ente Comune, un palese sovrabuso di potere dominante del Consorzio Asi di Salerno il quale mantenendo i poteri di valutazione e controllo, li ha fatti prevalere nettamente sui diritti del Comune rispetto alle autorizzazioni e le concessioni di competenza esclusiva comunale.
Di qui ovviamente non si è tenuto conto, e nemmeno lo ha fatto il Giudice, che le circostanze, comunque, sono state la conseguenza della delibera del consiglio comunale del 2011, con la quale si esercitò una prerogativa politico-istituzionale, stabilendo il recesso di Battipaglia dal Consorzio ASI, ritenendo in via del tutto politica di superare il principio e gli scopi di cui all’assoggettazione ASI, prendendo atto di come i processi sociali, vieppiù quelli economici, fossero compromessi da lungaggini amministrative e spesso apparentemente capziose che rallentavano anche quegli Istituti predisposti dal legislatore come le conferenze di servizi e gli sportelli unici delle Imprese.
Quelle valutazioni sono, che che ne dice e pensa il Presidente dell’ASI Antonio Visconti, quanto mai attuali, atteso che l’Area Industriale di Battipaglia è stata inserita tra le Aree di crisi complesse e successivamente di sicuro inserimento nella ZES (Zona Economica Speciale), Nuova organizzazione delle Aree di produzioni ben lontane dalle visioni arcaiche a cui è stata abituata l’ASI, rendendo quest’ultima superata ed inutile, rispetto a questa vasta Area che comprende le due Portualitá di Salerno e Napoli.
Ma questi provvedimenti, compromettono e confliggono con le nuove Misure economiche individuate dal Governo nazionale e in quella visione che dovrebbe portarci verso quella industria così detta 4.0, il Consorzio ASI è lontanissimo e superfluo, immaginando per questo nel suo futuro solo un commissariamento. Il Comune di Battipaglia dovrebbe sollevarsi e chiedere che la Regione commissari immediatamente l’ASI e avvii contestualmente la ZES, per giungere puntuali ad accogliere gli investimenti strategici e 400 milioni di euro destinati per il rilancio delle produzioni.
Battipaglia, 10 maggio 2018