I punti dolenti del SSN della Valle del Sele elencati dal Comitato ebolitano in una lettera aperta indirizzata al DG ASL Salerno, Antonio Giordano.
Reparti fatiscenti, carenza cronica di personale, spreco di danaro pubblico, mancata attuazione dei livelli essenziali di assistenza e molto altro ancora, queste le problematicità segnalate dal Comitato per la Salute Pubblica, presieduto da Adelizzi che investe il DG Giordano. Adelizzi: “Il nostro territorio aspetta risposte concrete da troppo tempo!”
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI- Dopo la recente presa di posizione di Rolando Scotillo,segretario generale della Fisi-Sanità sul reparto Urologia come della questione parking del P.O. eburino, ritorna un altro prim’attore delle lotte per una soddisfacente erogazione dei servizi statali riguardo la Sanità nei comprensori della Piana-Valle del Sele e della Valle del Calore che vantano un bacino di utenza di circa 300.000 unità. Ci riferiamo pertanto al Comitato per la Salute Pubblica presieduto a sua volta da Rosa Adelizzi, la quale da anni insieme al sindacalista di categoria di cui sopra, sono attenti vigili delle corrette applicazioni normative in materia di Salute, ed al contempo inflessibili censori delle manchevolezze della Politica regionale e locale come della Dirigenza sanitaria, passando purtroppo da Stefano Caldoro a Vincenzo De Luca senza soluzioni di continuità!
Il duo Scotillo-Adelizzi ha prodotto negli anni diversi risultati utili, e soltanto negli ultimi tempi evidenziamo: la disapplicazione del Piano Ospedaliero 2017 dopo un ricorso cautelare al Tribunale Amministrativo, perché in primis lesivo dei diritti sanciti dalla Carta costituzionale, costringendo la Giunta regionale licenziarne un altro più confacente a parametri di giusta civiltà, e come la recente denuncia nel reparto di Ostetricia dell’ospedale civile di Battipaglia i Carabinieri del NAS hanno pienamente confermato i disagi segnalati dalle due associazioni.
Adesso Rosa Adelizzi come si suole affermare “prende carta & penna” e scrive una lettera al DG dell’Asl Salerno, l’ebolitano Antonio Giordano, investendolo pubblicamente della questione: “Come la S.V. ben saprà, il nostro Comitato (regolarmente registrato) è nato per tutelare il diritto dei cittadini della Valle del Sele e del Calore ad usufruire – a parità di erogazione delle prestazioni con altri territori – del diritto alla salute. Prova ne è che il 20 dicembre scorso, con proprio ricorso al TAR della Regione Campania ed insieme alle altre associazioni, ha ottenuto il ritiro del Piano Ospedaliero 2017 e costretto la Regione Campania ad editare un nuovo Piano (aggiornamento 2018) con cui si riconosceva finalmente agli Ospedali della Valle del Sele e del Calore il DEA di I° Livello nella versione precedente del Piano negato“.
“Alla base del ricorso la richiesta da parte delle associazioni del pieno rispetto dei LEA previsti dal DM 70/2015 per il territorio per il quale si ricorreva. Continua la Adelizzi, lamentando parametri di assistenza bassi e rammentando il “fattaccio” di Ostetricia di Battipaglia, evidenziato il 21 marzo u.s. “A distanza di qualche mese, però, pur avendo conseguito questo importante obiettivo non vediamo ancora applicato il Piano Ospedaliero e potenziati i LEA, notiamo anche criticità diffuse. In particolare in questi giorni siamo dovuti intervenire sul Presidio Ospedaliero di Battipaglia a tutela della salute delle mamme e dei loro piccoli neonati ed abbiamo dovuto segnalare ai NAS lavori nel reparto non a regola d’arte per ciò che attiene alla sicurezza ed alla salute dell’utenza. Questo anche perché ci si ostina a non voler differenziare il percorso parto (naturale e difficile o chirurgico) ed a dare una dimensione più umana ad un Reparto che oramai è allo scoppio per i carichi di lavoro che incidono sulla qualità delle prestazioni come testimoniato da decine di mamme.”
Poi la critica civica si sposta su Eboli, segnatamente al reparto di Urologia: “Alla stessa stregua, apprendiamo in questi giorni dai giornali della carenza di personale medico nel Reparto di Urologia del Presidio Ospedaliero di Eboli. Su tale aspetto sappiamo che la S.V. ha predisposto un concorso che è, però, fermo da oltre un anno e che ha anche predisposto – per far fronte al pensionamento dell’Urologo dott. Pindozzi e per sostituire le 2 borse di studio terminate circa un mese fa – n 2 contratti a tempo determinato della durata di un anno per Urologi in luogo di aumentare le ore di specialistica ambulatoriale già in essere nel locale reparto con specialisti di alto e provato spessore. Delle due l’una: o potenziamo in maniera qualificata acquisendo e storicizzando personale altamente qualificato, o stiamo mettendo “toppe” in attesa del concorso…”
Ancora la Adelizzi sottolinea discrasie di personale tra i vari presidi del distretto del Sele: “E poi senza voler far polemiche, ma sempre tenendo presente l’interesse dell’utenza ed i conti economici della ASL, non capiamo perché essendo chiusa la Urologia del Presidio Ospedaliero di Oliveto Citra non vengono trasferiti i Medici ein esubero permettendo loro di effettuare solo visite ambulatoriali, prestazioni queste che, invece, dovrebbero essere previste a livello distrettuale. La mancata applicazione del Piano Ospedaliero è, come certamente saprà, fonte di danni all’utenza e di danno erariale. Su tale ultimo aspetto Le chiediamo, anche a nome dei contribuenti, le motivazioni per giustificare questo sperpero che a nostro parere non è giustificabile”.
“Non sottacciamo, infine, ad un altro sperpero rappresentato dall’ostinazione di voler mantenere un servizio Pediatrico (ACAP) gestito dai pediatri di libera scelta più costoso – continua la presidentessa del Comitato per la Salute Pubblica stigmatizzando potenziali danni erariali – come già dimostrato in passato da noi, di un servizio h 24 gestito dai Pediatri Ospedalieri. Pertanto Le chiediamo, a nome dell’utenza che rappresentiamo che vengano trasferiti gli Urologi del Presidio Ospedaliero di Oliveto Citra ed impiegati nel Presidio Ospedaliero di Eboli, vengano aumentate le ore di specialistica ambulatoriale già in essere presso la UOC di Urologia del P.O. di Eboli fino al completamento orario in attesa che si completi il concorso in essere e si destini una ulteriore unità a completamento delle 6 unità previste dai DCA per la UOC di Urologia.”
“Per ciò che attiene, invece, alla problematica del Pronto soccorso Pediatrico Le chiediamo la sostituzione del servizio ACAP (esistente solo nei giorni festivi e pre – festivi) con un Pronto soccorso Pediatrico H 24 nel Presidio Ospedaliero di Eboli per come da Ella promesso pubblicamente circa un anno fa. Per ciò che attiene, infine, alla problematica del Punto Nascita ed Ostetricia di Battipaglia.”
Si conclude con un invito alla Dirigenza ASL, la lunga disamina in forma di pubblica missiva di Rosa Adelizzi, auspicando che alle buone intenzioni seguano fatti concreti, atti a migliorare i servizi dei vari reparti presenti sul territorio: “La invitiamo a prevedere una differenziazione nel percorso parto tra parto difficile o chirurgico e parto naturale e di ricercare idonee soluzioni per elevare la qualità delle prestazioni rese alle neo mamme anche delocalizzando tale ultima metodica prevedendo anche un percorso sperimentale domiciliare. Ciò, oltre che per elevare la qualità delle prestazioni e la differenziazione, anche per riportare le percentuali di parto cesareo nella media nazionale essendo essa ancora troppo alta.”
Eboli, 26 aprile 2018
ma possibile che dite sempre le stesse cose?
Rosa e Rolando: ebolitani illustri! Loro meriterebbero il premio per impegno e passione.
Dalle lotte per ambiente e salute passate le elezioni molti personaggi sono spariti,prima animati di spirito civico, ed ora?