L’Hospice oncologico di Salerno paurosamente depotenziato e sotto organico. Un caso drammatico, e l’Amministrazione e i buonisti latitano.
Santoro e Di Giorgio: “La struttura lavora sotto le sue potenzialità e personale sotto organico. In questi anni importanti risorse economiche e professionali sono state deviate sull’assistenza all’immigrazione, dimenticando i tanti che soffrono una fine vita dolorosa, aggravando lo strazio delle famiglie coinvolte in queste tragedie“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «E’ di questi giorni la notizia – si legge in una nota stampa a della Lega con Salvini di Salerno a firma di Cristian Santoro, del Coordinamento cittadino LEGA Salerno e Domenico Di Giorgio Consigliere provinciale LEGA Salerno – che l’Hospice “Casa di Lara” di Salerno, una struttura sanitaria indispensabile per alleviare le sofferenze dei malati oncologici, versa in gravi difficoltà.
La struttura – sottolineano i due esponenti politici leghisti – lavora al 50% delle sue potenzialità con personale sotto organico. Troppo spesso in questi anni importanti risorse economiche e professionali sono state deviate sull’assistenza all’immigrazione, dimenticando i tanti che soffrono una fine vita dolorosa sotto il profilo sia fisico che psicologico; senza contare poi lo strazio delle famiglie coinvolte in queste tragedie.
Ancora una volta – aggiungono Santoro e Di Giorgio – dobbiamo constatare il menefreghismo delle istituzioni con un’umanità ed un buonismo che potremmo definire, e vogliamo essere buoni, a singhiozzo.
Speriamo pertanto – concludono Cristian Santoro, Coordinamento cittadino e Domenico Di Giorgio Consigliere provinciale della LEGA di Salvini di Salerno – che al più presto questa situazione venga normalizzata aumentando l’organico in modo da poter ridare dignità ai tanti malati, nella speranza che questa non sia poi l’opportunità per i professionisti della politica clientelare di approfittare dell’occasione per piazzare personale privo delle professionalità ma soprattutto dell’esperienza e dell’umanità dovuta in questi casi».
Salerno, 14 aprile 2018