Dallo scandalo ALPI alle festive pagate a 1 € netto all’ora ai medici salernitani: La denuncia è della Fials provinciale.
L’ultimatum del sindacalista della Fials medici, Mario Polichetti: “Auto sospensione a tempo indeterminato o dimissioni in massa. Subito premialità economiche che rispecchino i reali valori professionali che non sono decisi dalla politica ma dalle leggi di mercato”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Da Salerno la Fials Medici è pronta a protestare contro le carenze nel settore sanitario pubblico ospedaliero e gli inadempimenti governativi, lanciando un appello a tutti i medici ospedalieri: auto sospensione a tempo indeterminato o dimissioni in massa. E così si è passati dallo Scandalo dell’ALPI, attraverso la quale si è elargito milioni di euro ai medici salernitani dell’Azienda Ospedaliera Universitaria e dell‘ASL di Salerno fino a elargire da centomila a oltre 350mila euro all’anno per medico, cifre che se le sarebbe sognate anche Barnard, e cifre che non giustificavano nessun tipo di prestazione eccezionale, e cifre che se risparmiate per soli tre anni equivano a circa 300milioni di euro, giusto quelli che a suo tempo “rapinó” l’ex Governatore della Campania Stefano Caldoro per la realizzazione dell’Ospedale del Mare di Napoli invece che dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, e giusto la cifra che il Governatore Vincenzo De Luca oggi, invece vorrebbe destinare alla realizzazione del Nuovo Ospedale di Salerno che al contrario andrebbe solo manutenuto, abbandonato come è: “rapinatore”) e “benefattore” Caldoro di destra; “sprecone” e “avaro” De Luca di sinistra.
“Non è possibile continuare un’attività lavorativa con un contratto di lavoro scaduto da anni e nemmeno applicato a pieno e con stipendi bloccati da un decennio e reperibilità notturne e festive pagate a un euro netto allora”, – dichiara Mario Polichetti, dirigente sindacale della Fials Medici di Salerno. – “Ma la cosa che più amareggia e demotiva è la assoluta mancanza di prospettive di carriera per decine di migliaia di colleghi che hanno come unica prospettiva il continuare a lavorare nella stagnazione e tra mille difficoltà economiche e gestionali senza nemmeno la speranza di fare le giuste e dovute progressioni di carriera”.
Da qui, secondo Polichetti, scatterebbe la fuga nel privato ed il triste abbandono delle strutture pubbliche che sempre di più vanno assomigliando ad uffici anonimi dove si svolge una fredda burocrazia in ristrettezza di risorse. – piacerebbe pensare che sia così, ma nel privato si sognano gli stipendi e i benefit che ci sono nel pubblico, e anche qui sarebbe giusto verificare ed “imporre” quando bisogna rinnovare le convenzioni che si presentino anche i contratti dei dipendenti, infermieri, medici e altri, vincolando le stesse all’ottemperanza dei contratti nazionali. Ma forse per De Luca è un po’ troppo.
“La proposta”, – conclude Polichetti, – “è di dare vera autonomia gestionale agli ospedali con budget decisi e concordati in base al volume di attività produttiva reale svolta dai singoli e dalle equipes per arrivare a premialità economiche che rispecchino i reali valori professionali che non sono decisi dalla politica ma dalle leggi di mercato”.
Per il resto, fermo restando che le esagerazioni sono sempre e comunque da condannare, a noi piacerebbe innanzitutto che i Medici facciano i Medici e li facciano bene e con passione, che si dedichino all’Ospedale, che lavorino con scrupolo e che soprattutto non prestino le loro attività anche in strutture private e semmai far crescere i tempi e quindi “favorire” l’allungamento delle liste di Attesa.
Per il resto piuttosto che autosospendersi e dimettersi in massa, sarebbe invece molto più apprezzato se la forma di protesta si concretizzasse lavorando gratis oltre il proprio orario di lavoro e semmai ripristinare in maniera corretta e non truffaldina le prestazioni in ALPI.
Salerno, 9 aprile 2018