Presentati a Battipaglia sei progetti per il recupero e la valorizzazione di sei Beni confiscati alla criminalità organizzata.
I progetti, sono stati elaborati e donati all’Amministrazione comunale dalla direzione della Scuola di Architettura NIB (New Italian Blood) i quali mirano al riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e acquisiti al patrimonio del Comune di Battipaglia.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Si è svolto presso il Comune di Battipaglia un incontro per la presentazione dei progetti, elaborati e donati dalla direzione della Scuola di Architettura NIB (New Italian Blood) guidata dall’architetto Luigi Centola, per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e acquisiti al patrimonio del Comune di Battipaglia.
All’incontro ha partecipato la sindaca Cecilia Francese, l’assessore all’urbanistica Stefania Vecchio, il dirigente del settore tecnico ingegnere Carmine Salerno e il responsabile dei beni confiscati architetto Angelo Mirra. Presenti anche i progettisti che hanno partecipato alla scuola di Architettura: architetti Rosanna Annunziata, architetti Serena Asoni, ingegnere Ermanno Bizzarri, architetto Anna Palma Cannavacciuolo, architetto Silvia Mezzetti, architetti Anna Tufano.
«Battipaglia ha un enorme numero di beni confiscati – ha detto la sindaca Cecilia Francese -. Non tutti, però, sono stati trasferiti al Comune, essendo stati assegnati ad altre amministrazioni dello Stato quelli in migliori condizioni statiche e strutturali. Al Comune, dunque, sono stati consegnati quelli maggiormente degradati. È da questa considerazione che è nata l’idea di iniziare a pensare ad una progettazione che ponesse questi beni al centro delle esigenze dei cittadini, per un riuso sociale degli stessi. Oggi, qui possiamo prendere atto dei frutti che la collaborazione tra il master in architettura organizzato dal NIB, e gli Uffici Comunali di Battipaglia hanno generato, e di questo ringrazio tutti i professionisti impegnati in questa attività. Mettere in campo una progettualità rivolta al sociale per cui questi beni da frutto del malaffare diventino simbolo di riscatto sociale delle categorie a rischio. Pensiamo a strutture di aggregazione per i giovani, pensiamo a case di accoglienza per donne costrette ad allontanarsi dalla famiglia, strutture per il recupero. La nostra città ha sofferto negli anni della mancanza di progettualità, acquisire oggi le idee di questi giovani architetti che hanno collaborato con i nostri uffici significa porre il primo tassello per la partecipazione a bandi in itinere e futuri.
Questa amministrazione – conclude la Prima cittadina di Battipaglia – sta lavorando alle fasi successive di alcuni bandi importanti di cui tecnicamente vi parleranno gli addetti ai lavori che vedranno l’arrivo di somme destinate al recupero di questi beni. C’è da lavorare molto e i risultati nel tempo si vedranno. Abbiamo visto i terreni di via Fosso Pioppo inseriti, attraverso un’intesa con l’istituto scolastico Profagri, per partecipare ai Pon Campania 2014/2020, o ancora una delle belle realtà cittadine, il “Caffè 21 Marzo”. Lavorare in questo senso significa gridare no alle mafie, no alla criminalità. Ci riprendiamo la nostra città anche attraverso la progettualità e la fantasia dei giovani».
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Battipaglia, 28 marzo 2018