Martedì 27 marzo, ore 16.00, Sala conferenze Palazzo di Città, Battipaglia, Convegno «Beni confiscati: Tra progettualità e nuove opportunità».
Un incontro discutere su un programma di riutilizzo dei beni sottratti alla Criminalità organizzata e assegnati al Comune di Battipaglia che vanta il più alto numero di beni confiscati, nel solco delle iniziative come il Caffè 21 marzo e il Supermarket Sociale di Belvedere affidate ad Associazioni di scopo.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Si terrà domani martedì 27 marzo 2018, alle ore 16.00, nella Sala delle Conferenze del Palazzo di Città di Battipaglia, il Convegno dal titolo: «Beni confiscati: Tra progettualità e nuove opportunità“. Un incontro il cui obiettivo principale dell’Amministrazione comunale è quello di condividere e promuovere una partecipazione attiva dei cittadini, specie su questo preciso argomento, attraverso, si spera, una progettualità produttiva per un riutilizzo funzionale dei Beni confiscati alle criminalità, reinserendoli nel circuito virtuoso della Città onesta.
PROGRAMMA
Incontro aperto
«Beni confiscati: Tra progettualità e nuove opportunità»
Martedì 27 marzo 2018 ore 16.00
Sala Conferenze
Palazzo di Città
BATTIPAGLIA
Indirizzi di saluto:
- D.ssa Cecilia Francese – Sindaca Città di Battipaglia
Relatori
- Avv. Stefania Vecchio – Assessore Ambiente e Territorio Città di Battipaglia
- Ing. Carmine Salerno – Dirigente SPGT Città di Battipaglia
- Arch. Angelo Mirra – Responsabile Beni Confiscati Città di Battipaglia
- Arch. Luigi Centola – Direttore Scuola di Architettura NIB (New Italian Blood)
Attraverso il dibattito e ascoltati i vari interventi vi sarà la presentazione dei Progetti sui Beni confiscati e le varie Proposte di riutilizzo su cui hanno lavorato: Aech. Rosanna Annunziata; Arch. Serena Asoni; Ing. Ermanno Bizzarri; Arch, Anna Palma Cannavacciuolo; Arch. Silvia Mezzetti; Arch. Anna Tufaro.
Battipaglia è la Città che in Campania ha il più alto numero di beni confiscati alle camorre. Questo primato ci dice che la criminalità c’è e come e fu proprio il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti, all’epoca Procuratore delle Repubblica di Salerno ad attenzionare le Forze dell’Ordine rispetto alla circostanza di passaggi sospetti di Aziende agricole della Piana in mani poco pulite. Sulla base di quell’attenzionamento, ed essendo Battipaglia la Città più importante della Piana del Sele sarebbe giusto che quelle indagini che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche si chiudessero e si rendessero pubbliche, per sapere da chi dobbiamo difenderci e se, eventualmente si dovessero presentare circostanze simili, saperle individuare e saperle combattere denunciandole.
Sarebbe giusto, per rendere un buon servigio alla legalità e centuplicare la fiducia nelle Istituzioni, nelle forze dell’Ordine e nei vari ordini Giudiziari, sapere chi sono quelle organizzazioni criminali e chi le personalità del mondo della politica, dell’Amministrazione e dei vari apparati del comune, e quali sono quelle imprese che in combutta tra loro hanno determinato lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche e sicuramente continuano a lucrare, agguattati, attendendo quei “varchi” che si generano sia nei vuoti di potere che nella cattiva amministrazione, per insinuarsi e dettare le proprie regole?
Atteso che il nostro territorio è troppo importante perchè non vi siano interessi criminali, è giusto accentuare l’attenzione ed organizzarsi affinche non si lasciano nei vari percorsi istituzionali vuoti di potere e di legalità, molto ricorrenti che si aprono alla criminalità, vuoti talvolta spalancati e la prova più evidente di questi vuoti, sta proprio nell’abbandono totale ad un qualsiasi minimo controllo del territorio, che impedisca quelle illegalità diffuse che di volta in volta o sistematicamente si presentano e che insieme al degrado ambientale, fanno il paia ma diventano incubatoi di quelle pre-delinquenze che vivono di piccoli reati, che passano dai furti, allo spaccio, non escludendo la prostituzione, delinquenze che poi si “evolvono”, si organizzano e diventano sodalizi criminali, di “secondo livello” ma non per questo meno pericolosi di quelli “più importanti” e già consolidati i quali per fare cassa si servono dei primi e per ripulire quei soldi si servono dei vari livelli di società che opera nelle istituzioni, insomma una partita che se non si interrompe e non si riesce a vincerla si rimane nelle zone d’ombra e di progresso civile, economico e sociale neanche a parlarne.
Negli ultimi tempi sono stati diversi i beni confiscati, restituiti ed assegnati definitivamente alla collettività, si ricorda in particolare nel luglio scorso, l’assegnazione di un bene in località Belvedere alle associazioni: Legambiente “Circolo Vento in Faccia”, Consorzio Cooperative Sociali S.C.S. “La Rada“, Associazione Comunità Emmanuel Onlus, Associazione di Volontariato UjamaaOnlus. Le associazioni, per l’occasione, si sono riunite in Associazione Temporanea di Scopo, che hanno proposto un progetto che prevedeva l’apertura del primo Social Supermarket sul territorio di Battipaglia. O i terreni di via Fosso Pioppo confiscati inseriti, attraverso una intesa con l’Istituto Scolastico ProfAgri per partecipare ai PON Campania 2014/2020. O quello di un altro bene a suo tempo confiscato alla criminalità organizzata assegnato ad un’altra Associazione di Scopo, che gestisce il “Caffè21Marzo“, ormai aperto da oltre due anni e recentemente ne ha festeggiato anche il compleanno con la presenza dell’allora Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti e dei Procuratori della Repubblica di Salerno e Nocera Inferiore Corrado Lembo e Antonio Centore.
Sempre purtroppo, il fatto che a Battipaglia vi sia il primato dei beni confiscati alle criminalità organizzati, ci dice anche che le Camorre per investire in quest’area la ritengono o è diventata “zona franca“, o meglio zona laddove con gli affari le varie organizzazioni non si scontrano, ma significa anche che nel tempo si sarebbero potuti insinuare anche nei vari livelli della così detta Società civile, non escludendo partiti, comune, associazioni e via dicendo e suggerire di effettuare qualche ulteriore controllo non sarebbe malvagio, così come qualche passaggio in più nella discussione, nella progettazione e così via non sarebbe affatto sbagliato, altrimenti la camorra la cacciamo dalle finestre e la facciamo rientrare dai portoni.
Battipaglia, 26 marzo 2018