“Liberiamo la nostra provincia”. Lancia l’affondo in un manifesto contro De Luca il Coordinamento provinciale di Liberi e Uguali.
Un affondo-appello che campeggia in un manifesto fatto affiggere su tutte le mura del caopoluogo ce della provincia di Salerno, per dire “no al “cartello di potere occulto Napoli-Caserta-Salerno”. Una doppia battaglia non dissimile da quella che si sta svolgendo a distanza e senza confronti tra vecchi leader e nuovi Capi.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Ci separano solo 5 giorni dal voto del 4 marzo e mai si era vista una campagna elettorale così vuota e così distante dai cittadini e dai loro problemi, svolta sui mass media, TV in testa, e sui Social Network, fatta di slogan, di titoli, di soliloqui arrabbiati alcuni, arroganti altri, sfacciati altri ancora e vuoti ma tanto vuoti la maggior parte di loro.
Persone che non si confrontano con nessuno, così pieni di se e che rispondono pappagallescamente alle domande di giornalisti “compiacenti”, che fanno le pulci a Berlusconi, Renzi, Salvini, Meloni e nessuna domanda ai 5S, i quali incoraggiati recitano malamente e fastidiosamente una sorta di poesia imparata a memoria, fatta di slogan e tante sciocchezze, di scontrini e di promesse, e se da una parte si individuano i responsabili, dall’altra non si individua il futuro.
Fututo che a sentire i vari esponenti politici da Silvio Berlusconi e Matteo Salvini da una parte, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni dall’altra, e a Luigi Di Maio e il “separato” ma sovrastante Alessandro Di Battista, sembr più che una campagna elettorale una sorta di “fiera” laddove trovi di tutto e soprattutto un mare di “piazzisti” che promettono di tutto pur di fotterti un voto: La fiera delle offerte; che Partiti e “leader” politici, o meglio “CAPI” sedicenti politici, hanno organizzato, e così aspettando il reddito di cittadinanza per tutti i giovani, l’aumento a 1000 euro di tutte le pensioni minime, il bonus bebè per tutti, il bonus mamme per tutti, abbiamo scoperto che dopo il 4 di marzo una famiglia con tutti questi requisiti riuscirà ad avere un ragguardevole reddito mensile di 4000 euro, quelli più fortunati che hanno anche l’assegno di accompagnamento arriveranno quasi a 5000 euro, tanto da essere soddisfatti e quindi stare sul sicuro e non affannarsi più a immaginare nemmeno per un attimo di cercare il lavoro, e trovatemene uno che a queste offerte sceglierebbe di trovarsi un lavoro.
Per come sono gli italiani, di sicuro per entrare in questi requisiti e pur di ricevere il bonus bebè in maniera continuata faranno un mare di figli e sicuro qualche furbo provvederà anche alla inseminazione artificiale per assicurarsi una coppia di gemelli, nel frattempo compiono 18 anni ed avranno l’assegno di reddito di cittadinanza, e per evitare che gli anziani possano morire e perdere sia la pensione di mille euro e l’accompagno, ingaggeranno qualche sciamano africano per compiere riti voodoo e mantenere in vita i propri cari. Un’Italia felice che però è contenta di ricevere queste promesse o alcune verità come i famosi 23 milioni che il gruppo parlamentare del M5S, escludendo oviamente quei furbetti che prima facevano i bonifici e poi li annullavano, sappiamo che sono serviti per far sorgere come recitano le filastrocche 7200 imprese, e facendo i conti e dividendo 23 milioni per 7200 il risultato è di € 3194, si comprende che veramente hanno fatto imiracoli i grillini a far nascere 7200 imprese con quella cifra.
Miracoli che non differiscono da quelli che la troupe Democrat sta facendo in questi giorni, dal momento che stanno spuntando come i funghi tutti gli indicatori positivi e l’ISTAT in testa è veramente straordinaria come riesce a “fiancheggiare” il Governo. Ma non finisce qui, perche ormai tutti sono convinti che vinceranno le elezioni, i primi sono i grillini, perchè sono stati accompagnati dai Sondaggi di quegli Istituti che ormai da anni non ne azzeccano una e fanno solo figure di merda, e così a “sentimento” accade che secondo il comune sentire il M5S sta appena sotto il 30% e con lo stesso “sentimento” il Centrodestra starebbe appena sotto il 40%. Renzi invece è convinto che il PD sarà il primo Partito perchè riuscirà a portare a votare gli indecisi, forse farebbe prima a dire dopo di me c’è Gentiloni.
Una campagna elettorale strana, veramente strana nel corso della quale abbiamo assistito a una doppia Campagna elettorale, quella generale che vede i tre pricipali blocchi sfidarsi a distanza e una campagna elettorale interna, e così: all’Interno del Centrodestra se le stanno dicendo di brutte tra Berlusconi e Salvini a chi farà il Premier; all’interno del centrosinistra è cresciuta la fronda che vorrebbe premier Gentiloni ma Renzi non molla; Nel M5S Di Battista oltre ad essere il primo a volere che Di Maio perda, conducendo la sua personale battaglia e mettendosi al di sopra del Capo, dispiaciuto per non essere stato indicato ma pronto ad avere un suo ruolo preciso se si vince, e pronto al contrario a bombardare se si perde; in ultimo in Liberi e Uguali, non avendo nessuna possibilità di avere il Premier, puntano a gestire la sconfitta e contribuiscono ad affossare Renzi ma anche da quelle parti c’è una campagna elettorale interna che vede da una parte lo zoccolo duro dei D’Alema e Bersani e dall’altra i giovani Roberto Speranza ed Enrico Rossi, per il Presidente Pietro Grasso nel futuro non c’è posto e confermerà il suo ruolo confuso e poco convincente dell'”Asino” in mezzo ai suoni, Romano Prodi docet.
E proprio questi ultimi a livello salernitano stanno conducendo una battaglia contro un altro Capo e non leader: il Governatore Vincenzo De Luca; ritenuto responsabile di aver creato un sistema di potere che farebbe capo innanzitutto alla sua famiglia, un sistema che viene individuato come “un Cartello para-politico in cui sono confluiti il Modello Napoli-Caserta e il Sistema Salerno, un surrogato del potere istituzionale impersonato”, tanto che il Comitato provinciale di Liberi e Uguali, coordinato da Federico Conte, candidato alla Camera dei Deputati sia nel collegio Uninominale di Battipaglia che in quello Plurinominale di Salerno, ha deciso a pochi giorni dal voto di dare un affondo su quel sistema e chiedere agli elettori di liberarsi da quella morsa di potere, che ha mostrato la sua faccia proprio negli ultimi giorni.
«In Campania – scrivono i componenti del comitato provinciale di LeU – si è formato un Cartello para-politico in cui sono confluiti il Modello Napoli-Caserta e il Sistema Salerno, un surrogato del potere istituzionale impersonato da Vincenzo De Luca, con la strutturale connivenza del centro-destra. È un connubio di gestione del potere che non riguarda solo i “rifiuti”, ma tutto il sistema, compreso quello politico – elettorale.
Il Pd di De Luca – prosegue l’appello-manifesto di Liberi e Uguali – ha concordato con la destra alcuni candidati del Cartello, coprendoli con qualche foglia di fico, come la candidatura del Ministro degli Interni (a proposito: perché non parla dello scandalo delle ecoballe?), sotto la quale si cela un metodo oleoso che, oltre a svendere il nostro ambiente, la nostra salute e il nostro territorio, intimidisce sindaci e amministratori.
È un fenomeno che vi chiediamo di contrastare insieme a noi dando alla campagna elettorale un senso specifico: – Concludono i componenti del Comitato provinciale di Liberi e Uguali con una “chiamata” al voto contro quello che hanno definito “cartello” della mala politica interpretata dal “Sistema Salerno” che si richiama a Vincenzo De Luca e il voto di rabbia e di reazione al M5S il Partito della Casaleggio Associati – per combattere il cartello della “mala politica” non è sufficiente l’astensionismo o il voto di reazione in favore del M5S perché, nell’uno e nell’altro caso, l’effetto si diluirebbe nel calderone della protesta nazionale; è necessario dare un significato qualificato e specifico al dissenso concentrando il voto su “Liberi e Uguali” per farne un simbolo della Salerno migliore. Liberiamo la nostra provincia!».
Salerno, 28 febbraio 2018
Un partito di sinistra che candida figli di papà, privilegiati vissuti da sempre nella bambagia, per parlare di diritti sociali e perequazione è un vero controsenso, quasi un insulto verso chi vive ed ha vissuto di stenti, umiliazioni e mai ha conosciuto le corsie privilegiate!
No anzi un senso ce l’ha, ossia di dimostrare (probatio pobatissima) il perchè la Sinistra-dei sinistri-sinistrata perde ed è destinata a scomparire: Essa candida radical chic che non conoscono la realtà e consegnano il Paese alle Destre!
Per domenica p.v. buona sconfitta allora, sperando che vi insegni qualcosa.
Pertanto “liberi e belli”sembra il ricettacolo dei delusi dal pd renziano che fino all’ultimo hanno votato le leggi e ora si vogliono rifare una verginità, troppo tardi.