Il M5S, chiede con la Ciarambino: “Subito un consiglio monotematico per far luce sulla Tangentopoli dei rifiuti”
La consigliera regionale del M5S Valeria Ciarbino dopo il coinvolgimento di Piero De Luca affonda sul Governatore e sulle alleanze: “L’uomo delle mazzette Iacolare è lo stesso che favorì la strana alleanza De Luca-De Mita”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – «La terza puntata dell’inchiesta Bloody Money realizzata dai giornalisti di Fanpage.it, – si legge in una nota pervenutaci dalla Consigliera Regionale del M5S Valeria Ciarambino – quelli che De Luca non si vergogna nel definire artefici di camorrismo giornalistico, svela trame, protagonisti e i più vergognosi retroscena di un sistema innescato proprio da quando al timone del governo regionale c’è questo presunto paladino di trasparenza e legalità.
Giova ricordare – aggiunge la Ciarambino ricordando i legami e le alleanze politiche – che uno degli attori principali, Biagio Iacolare, presidente Sma, è lo stesso personaggio che rese possibile la paradossale alleanza tra l’allora candidato governatore Pd e il sempreverde Ciriaco De Mita. Alleanza che fu determinante per il trionfo di Vincenzo De Luca. In cambio, Iacolare avrebbe ottenuto di poter mettere le mani sulla Sma, che in una terra inquinata e devastata come la nostra regione è la più importante tra le partecipate. Una società che avrebbe dovuto operare per la salvaguardia dei cittadini campani, ma che, come documenta l’inchiesta di Fanpage.it, Iacolare e il suo fido scagnozzo Rory Oliviero, l’uomo che sostiene di essere egli stesso la Sma, che quando dice “siamo in emergenza” si fa scappare anche uno squallido sorrisino, hanno trasformato in un veicolo di mazzette.
I protagonisti della prima Tangentopoli – prosegue la Consigliera regionale del M5S – impallidirebbero al cospetto di queste scene, immagini che gettano nuovo fango e ulteriore vergogna sulla nostra terra e sulla nostra gente. Uno schifo che lievita quando li sentiamo parlare delle modalità di affidamento dell’appalto, delle cifre che sarebbero stati pronti a gonfiare con varianti inventate a tavolino, di come si sfregano le mani pensando ai guadagni che verranno e di quanta sicurezza manifestano quando sostengono di avere sotto controllo lo stesso vicepresidente della Regione e assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola. Che dovrà, egli stesso, chiarire oggi la sua posizione”.
“Di fronte a fatti così gravi – sottolinea Ciarambino che conclude – i cittadini di questa regione non possono più attendere gli esiti di un’inchiesta giudiziaria. Come Movimento 5 Stelle chiederemo con un’urgenza la convocazione di un Consiglio regionale monotematico per fare il punto su questa scellerata gestione dell’emergenza rifiuti, per chiarire una volta per tutte come è stato possibile e quali falle sono state create ad arte per generare questo sistema che favorisce la corruzione in maniera così eclatante. Inoltre, come presidente della Commissione Trasparenza, chiederò tutti gli affidamenti fatti da Sma Campania negli ultimi 18-24 mesi».
Bene fa la Consigliera regionale Ciarambino e il M5S a chiedere la convocazione di un Consiglio Regionale monotematico sui rifiuti in generale e sulla SMA Campania, atteso che il suo vertice e la società stessa sono state colpite da indagini della Magistratura. È opportuna la richiesta per conoscere i risvolti politici dell’intera vicenda, meno opportuno invece è prendere una “pseudo inchiesta giornalistica” a base di una condanna aprioristica è trattarla come fosse un’indagine della magistratura. Di quel tipo di “indagine” il giornalismo italiano ne può e ne deve fare assolutamente a meno per non incorrere nella brutalizzazione dei diritti e nella banalizzazione barbarica di una informazione costruita, sebbene pur partendo da una tristissima realtà che vede la Camorra molto più che interessata, su teoremi che attraverso una ricostruzione che mette insieme fatti reali e ipotesi, e magari persone che si vuole trascinarvi dentro, presentandoli in un continuum, traendone una summa che travolge tutto e tutti, mettendo a serio rischio possibili indagini che la magistratura e le forze dell’ordine faticosamente portano avanti.
Ciò detto la simpatica e agguerrita Ciarambino più che cavalcare percorsi scandalistici farebbe bene indirizzare tutte le sue energie in battaglie politiche per far emergere le verità utilizzando metodi democratici per convincere quegli elettori che potrebbero rafforzare il loro voto dato al M5S con convinzione piuttosto che solo per rabbia. E ovviamente contrastare e sconfiggere De Luca o chicchessia con il voto e non con indagini che sembrano più scandalose delle stesse circostanze che queste hanno fatto emergere, e la cosa più scandalosa è assistere al silenzio dell’Ordine dei Giornalisti che dovrebbe prendere le distanze da queste modalità “giornalistiche” e condannarle senza se e senza ma, condannando inoltre anche l’uso di personaggi così discussi lontani un miglio dall’etica e dalla morale. Ovviamente questi casi mettono in evidenza anche l’esistenza dell’Ordine stesso sia superato, rispetto a come si “diventa” “giornalisti” e da come si esercita questa professione così delicata.
Napoli, 21 febbraio 2018