Sinistra Unita e MDP-Art1 insieme in un cartello elettorale o con “Liberi e Uguali” in un progetto politico ambizioso di ricostruzione della Sinistra?
Una Chiamata d’onore, quella che ha avvicinato antichi avversari-contendenti come il Sindaco Rosso Gerardo Rosania, e con lui gli animatori di quella sinistra storica ebolitana: Carlo Moscariello, Vito Pindozzi, Donato Santimone, Giovanni Tarantino. Un nuovo inizio per “Ri”costruire la Sinistra e arginare qualunquismi e populismi.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Sinistra Unita e Movimento Democratico e Progressista-Art1 insieme in un cartello elettorale o in un progetto politico ambizioso attraverso Liberi e Uguali, per ricostruire, per ora quello che rimane della sinistra italiana? Questa è una domanda da un miliardo di dollari, la domanda delle domande, ma che necessita di una risposta politica fin da troppo tempo inevasa. Una risposta che fornisca chiarimenti ma anche trasparenza e soprattutto un’autocritica, ma che non sia una discussione infinita come spesso accade alla sinistra finendo poi irreversibilmente per farsi molto male, più di quanto passano far male gli elettori che pur di bocciarli affidano il loro voto a chicchessia.
L’occasione per una risposta sembra essere legata alle elezioni politiche generali, una risposta parziale invero, dettata dalla necessità breve di una campagna elettorale altrettanto breve, che intanto ha fatto avvicinare due parti della Sinistra: uno legato alla tradizione cattolico-democratica, a quella socialista e a quella che si richiamava al PCI-PDS-DS; l’altra legata alla Sinistra estrema parte anch’essa erede del mondo che si richiamava al PCI-PDS-DS, e parte a quella fronda antagonista composta da post e neo comunisti; entrambe le parti in fuga da se stesse e soprattutto da una deriva progressista, incapace di parlare alla pancia degli italiani, incapace di individuare le risoluzioni alle aspettative degli elettori in generale e in particolare soprattutto i suoi, indirizzati per questo, verso altri lidi più vicini al qualunquismo e al populismo che alla realpolitik. Prova ne è che tra i maggiori contendenti politici, sembrano farci assistere al mercato delle offerte e al “piazzismo” politico, che ovviamente elencando una “titolistica” si prospetta una serie risoluzioni più vicine alla follia che alla realtà, con l’aggiunta di una dose di “vuotismo”, che riduce tutti i problemi di mala-politica a una questione di scontrini, come ci sta abituando a discutere il M5S, attenti più a guardare il dito che la luna.
E così a metà della campagna elettorale di colpo abbiamo risolto tutti i nostri problemi ci sarà: Un assegno per le mamme, un assegno per i bambini, un assegno per i giovani, i pensionati raggiungeranno i fatidici mille euro, dulcis in fundo manderemo via tutti gli immigrati clandestini(600mila), i giovani poi avranno ogniuno l’opportunità di tre offerte di lavoro e se questi li rifiutano perderanno l’assegno: Con questo abbiamo scoperto un sogno fatto di oltre 35mioni di offerte di lavoro; per il resto ci penseranno i vari Vincenzo De Luca quando vogliono costruire l’Ospedale a Salerno con 400milioni di euro, che già abbiamo e andrebe solo manutento e liberato dai “Coscioni” vari, e realizzare una nuova bretella a scorrimento veloce Agropoli-A2 continuando ad abbandonare a se stesse tutte le altre strade, distrutte, insicure, pericolosissime, o magari riempirci di monnezza, di termovalorizzatori, discariche e risolvere il problema dei giovani e del lavoro uguale uguale a come ha sistemato i suoi due figli: uno deputato sicuro(Piero); l’altro incoronato sin da oggi Sindaco di Salerno(Roberto).
È sulla base di queste considerazioni che si muove l’azione politica di quelle diverse anime che a livello nazionale e locale si sono discostate dal PD renziano e da quel contenitore che veniva identificato come centro-sinistra, ma non partecipando nemmeno all’altro gruppo della Sinistra piu estrema di “Potere al Popolo” per aderire e costruire quel progetto che vorrebbe essere la “Sinistra” e basta, sperando per loro stessi, che riescano ad utilizzare un linguaggio semplice, comprensibile e soprattutto in sintonia con quel corpo elettorale tradizionalmente di sinistra e progressista, orfano di rappresentanza.
Con queste possibili aspettative sabato scorso, 10 febbraio si sono incontrate le delegazioni dei rappresentanti di MDP art.1 e di Sinistra Unita di Eboli, per affrontare le questioni poste dall’adesione del gruppo di Sinistra Unita al progetto politico di Liberi e Uguali.
«La discussione – come si legge da un comunicato congiunto delle due organizzazioni politiche – è stata improntata alla cordialità ed amicizia, evidenziando che in questo momento cè una grossa opportunità per la sinistra della tradizione che proviene dal Psi, Pci, e Cattolicesimo democratico, di raccogliere le istanze e i bisogni di una società in larga parte sofferente per le conseguenze della crisi economica e sociale, che ha ridotto in povertà milioni di famiglie che non riescono a riprendersi.
Lavorare per realizzare il successo della lista Liberi e Uguali, – è l’obiettivo che si prefiggono entrambe le organizzazioni politiche per anni molto distanti – vorrà dire creare le premesse per la costruzione di un partito riformista che dovrà interpretare le istanze di cambiamento politico e sociale che salgono forte dal Paese. Contrastare le povertà e la scomparsa dei ceti medi che non riescono più ad avere un ruolo nella società attuale, perseguendo una politica fatta di investimenti pubblici, che ridia forza ed un ruolo allo Stato per aiutare come dice il nostro slogan i molti e non i pochi!
Si è sottolineato – prosegue ancora la nota congiunta che evidenzia comeattraverso questo percorso e l’occasione della rappresentanza del Candidato e Leader provinciale di Liberi e Uguali Federico Conte si possa perseguire un progetto futuro – che la candidatura di Federico Conte costituisce anche una grande opportunità politica per il nostro territorio che, dopo il grande successo della manifestazione svoltasi al cinema Italia domenica 11 febbraio, una volta eletto potrà assolvere a quel ruolo di rinnovamento e promozione di una nuova classe dirigente, capace di interpretare i bisogni del mondo del lavoro, dei giovani, delle donne e della gente in genere con il governo del paese, rafforzando la nostra democrazia.
Pertanto, – conclude la nota di Sinistra Unita e MDP-Art1 – per realizzare un importante successo elettorale, si è tracciato un percorso che vedrà impegnati le compagne, i compagni e gli amici in una mobilitazione a sostegno di Federico Conte e di tutti i nostri candidati in lista, essendo improntata questultima, alla qualità e competenza per avere un ruolo importante nel Parlamento che uscirà dalle urne del 4 marzo prossimo».
E chi lo avrebbe mai detto che Sinistra Unita che annovera tra i suoi animatori l’ex Sindaco di Eboli ed ex Consigliere Regionale di RC Gerardo Rosania, l’ex Consigliere provinciale Giovanni Tarantino, gli ex Assessore della Giunta Rosania Donato Santimone, Vito Pindozzi, Carlo Moscariello e tanti altri dopo aver combattuto per anni l’ex Ministro Carmelo Conte e successivamente i Riformisti di Conte potessero un giorno condividere un’esperienza, a loro dire importante, fondativa, che attraverso una comune progetto e un comune obiettivo potessero insieme immaginare un nuovo modo di stare insieme, una nuova militanza, un nuovo futuro in primo luogo sostenendo anche la candidatura del giovane Federico Conte, che per i suoi modi gentili, affettuosi, educati e dialoganti è riuscito a far dimenticare tutto, ma proprio tutto.
Evidentemente quando si vuole costruire si deve pur guardare il passato ma non farsi fare prigionieri di quel passato e soprattutto si deve ripartire almeno dalle cose che si condivide. Appunto, le cose che si condivide. Noi immaginiamo che quelle condivisioni possano essere coincidenti con le aspettative degli italiani e dei nostri conterranei e concittadini, prouiettandoci verso la Città e il collegio che deve scegliere isuoi rappresentanti. Una Chiamata d’onore? Una chiamata al sacrificio? una chiamata ad onorare il mandato? Di certo le nostre aspettative sono tante e non escludono la sicurezza, la Salute, la Scuola, l’Ambiente, il lavoro, e tutte le altre problematiche ad esse legate. E’ possibile un nuovo inizio? Staremo a vedere.
Eboli, 16 febbraio 2018
Me li ricordo questi signori…me li ricordo quando erano sul palco ed i loro elettori lanciavano le monetine al padre del candidato in un comizio storico in Piazza della Repubblica.
Ma la vergogna non sono loro,la vergogna è del cotanto figlio che si unisce a questi piccoli comunisti(si fa per dire) da avanspettacolo.
Si unisce a coloro i quali avrebbero volentieri imprigionato personalmente il padre e il suo seguito politico.
Si unisce a coloro i quali avendo perso i buoi,ne vanno ancora cercando in lungo ed in largo le corna.
Vergognati Federico.
Vergognati non per aver cambiato idea su di loro,ma per voler accettare oggi i voti di chi invece non l’ha mai cambiata su tuo padre e la stagione politica che lo vide protagonista.