Ricorso compostaggio, per l’amministrazione: Chi sbaglia deve rispondere del suo errore. Siamo sicuri si tratti di un errore e non di un qualcosa di voluto?
Cecilia Francese: «Non eravamo a conoscenza della mancata notificazione dell’atto. Ho avviato le verifiche e siamo rimasti sbigottiti dalla superficialità utilizzata dal dirigente del Settore Avvocatura. È un atto che pregiudica l’Ente oltre a mettere in imbarazzo l’amministrazione comunale». La questione è politica e politicamente si deve risolvere.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – La vicenda della scadenza dei termini per la presentazione del Ricorso al TAR continua a tormentare gli ambienti politici e ovviamente sembra che questo comprometta indissolubilmente l’azione politica che la Città e il territorio ha ingaggiato contro la Regione, il Governatore Vincenzo De Luca, il suo vice e assessore regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, e contro il Piano Regionale dei Rifiuti. Ovviamente adesso sembrerebbe che il caso si sia risolto, e sembrerebbe che la risoluzione scagionerebbe l’Amministrazione.
Chi sbaglia viene chiamato a rispondere del suo errore. – si legge nella nota stampa dell’Amministrazione comunale – Piaccia o non piaccia questa è la filosofia cui è informata l’azione di questa amministrazione. Si accertano cause, le motivazioni e poi si interviene, senz’altro nel rispetto dei diritti del dipendente sanciti dalla normativa e dai C.C.N.L, ma a nessuno è consentito di commettere errori, – si aggiunge nella nota – soprattutto se gravi, sperando nell’inerzia dell’amministrazione. Altro che silenzio della sindaca di cui qualcuno parla sui social. E stato un mero errore, scrive lavv. Giuseppe Lullo, dirigente del settore avvocatura comunale, la mancata notificazione dell’avviso di costituzione in giudizio alla Regione Campania in relazione al ricorso presentato dal Comune di Battipaglia contro la procedura di finanziamento alla società EcoAmbiente per la realizzazione del nuovo impianto presso lo STIR.
Certo! – prosegue la nota, aggiungendovi anche altri tipi di sospetti – Un mero errore materiale, siamo sicuri che si tratta di un mero errore materiale e non di un qualcosa di voluto, ma rimane un errore di una gravità unica. Una omissione che pregiudica la battaglia legale e politica ingaggiata da questa amministrazione contro la trasformazione di parte dello Stir e della allocazione sul territorio di un impianto di compostaggio. Una scelta del Piano Regionale dei rifiuti che noi riteniamo non solo sbagliata ma pericolosa per una area come la Piana del Sele così caricata di strutture per la lavorazione del rifiuto.
Non vi è alcun dubbio, però, sulla gravità dell’omissione che pregiudica la battaglia legale e politica avviata dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Cecilia Francese contro la trasformazione di parte dello Stir e dell’allocazione sul territorio di un impianto di compostaggio. L’amministrazione comunale è intervenuta più volte in questi mesi, sia con atti di Giunta Comunale, sia con delibere di Consiglio, a testimonianza della volontà di contrastare tale disegno.
Vi sono due delibere di Giunta, le numero 198 e 199 del 21 settembre 2017, – si aggiunge ancora – che riguardano una l’aggravio di controlli e verifiche per le di industrie insalubri sul nostro territorio che pone paletti ben precisi alla nascita di nuove industrie potenzialmente nocive per la salute dei cittadini e per l’ambiente (comprese le industrie che trattano i rifiuti), e che va nel senso di favorire la messa a norma delle attività già insediate; la seconda riguarda proprio gli indirizzi al Settore Avvocatura Comunale, che sapeva benissimo l’impegno di questa amministrazione su questa vicenda e l’impegno che si sta prendendo su di essa una battaglia di mesi culminata nel ricorso da inoltrare contro l’insediamento dell’impianto di compostaggio.
«L’amministrazione comunale ha chiesto immediatamente chiarimenti all’avvocato Lullo rispetto alla notifica dell’avviso di costituzione in giudizio – ha affermato l’assessore all’Ambiente Stefania Vecchio. – Quel che è accaduto non può avere alcuna spiegazione: è inaudito che una vicenda sulla quale l’Amministrazione e l’intera comunità avevano riposto aspettative e speranze di contrastare una decisione che non teneva in alcun conto la realtà del territorio, oggi si trovi a scontare l’impossibilità di essere vagliato dalla giustizia amministrativa a causa di tale comportamento omissivo».
«Non eravamo a conoscenza della mancata notificazione dell’atto – dice la sindaca Cecilia Francese -. Immediatamente ho avviato le verifiche del caso e siamo rimasti sbigottiti dalla superficialità utilizzata in questo caso dal dirigente del Settore Avvocatura. Una battaglia di mesi, culminata poi in una manifestazione di piazza e poi con l’avvio di un percorso di interlocuzioni istituzionali, due consigli comunali monotematici, rischiano di essere gettati alle ortiche da un mero errore dell’avvocato del Comune. E un atto che pregiudica l’Ente oltre a mettere in imbarazzo l’amministrazione comunale».
Gli assessori competenti, – conclude la nota stampa dell’Amministrazione comunale – l’avvocato Stefania Vecchio (Ambiente) e l’avvocato Laura Toriello (Legalità), hanno già replicato alla nota di Lullo chiedendo ulteriori spiegazioni in merito alla vicenda. Intanto si è chiesto che fossero avviate tutte le procedure per accertare l’accaduto e le responsabilità e che fossero assunti tutti i provvedimenti del caso. Di certo è venuto meno un rapporto di fiducia nei confronti di un dirigente comunale per cui la sindaca si riserva di assumere, ovviamente nel rispetto della normativa vigente, gli atti consequenziali di sua competenza.
E proprio partendo da questa nota e dalle dichiarazioni delle due Assessore Vecchio e Toriello e della Sindaca Francese ci permettiamo di aggiungere una considerazione che va ben oltre il tecnicismo giuridico legato alla tempistica o meno per la risoluzione “giuridica” di un problema che è politico e solo politico e pare che tutti lo hanno dimenticato.
È talmente politico che le risoluzioni che si sarebbero volute bloccare sono riportate nel Piano Regionale dei rifiuti, proposto dalla Giunta regionale De Luca, dopo essere stato discusso e licenziato dalla Commissione Regionale Ambiente e conseguentemente approvato dal Consiglio Regionale nel dicembre 2016, vieppiù, a seguito del quale è stata bandita, esperita e aggiudicata una gara per la realizzazione dell’impianto di Compostaggio presso lo Stir di Battipaglia per un importo di 9 milioni e mezzo di euro, di cui circa 5 milioni e mezzo per l’impianto e la restante somma a disposizione della Stazione appaltante.
Una circostanza che nessun Tribunale Amministrativo annullerebbe e nemmeno sospenderebbe, trattandosi di procedure amministrative che vanno nella direzione di risolvere il problema dei rifiuti utilizzando una procedura virtuosa e in linea con le direttive oeuropee, aggravata dalla circostanza che ormai la gara è stata aggiudicata e i lavori sono stati consegnati e iniziati, e un qualsiasi Stop significherebbe un danno e quindi aprire le porte ad un contenzioso, che di sicuro, vedrebbe la Regione soccombente nei confronti della ditta aggiudicataria riconoscedole una mancanza di change.
Ciò detto allora che cosa significherebbe? Significherebbe che questa storia fin dall’inizio era una questione politica e politica resta, e politicamente si deve risolvere e semmai pretendere in questa fase che vi siano impegni ben precisi, che devono necessariamente passare per una revisione in Consiglio Regionale del Piano Regionale dei Rifiuti, prevedendo un dimensionamento dei rifiuti trattati, così come è stato in più occasioni proposto da Comitati e Amministrazioni interessate oltre che la realizzazione di un solo impianto, ma anche controlli e bonifiche di tutti i siti e le discariche del territorio. E la storia che l’errore sia da attribuire a chi sa quali altri fini si lasci al tempo che trovi. Si pretenda invece da chi nel corso della campagna elettorale ha accennato alla possibilità di una revisione dei processi in atto la sottoscrizione di un protocollo che vada in questa direzione.
Battipaglia, 16 febbraio 2018
Non mi meraviglio affatto. Quando un cittadino ha bisogno di documenti negli uffici pubblici o anche solo di delucidazioni sulle procedure burocratiche da rispettare molti addetti sembrano cadere dalle nuvole, si fa prima ad informarsi su internet. In questo caso la procedura burocratica corretta la chiedeva il comune e non un cittadino privato ma è successa la stessa cosa.
Non mi meraviglio affatto. Quando un cittadino ha bisogno di documenti negli uffici pubblici o anche solo di delucidazioni sulle procedure burocratiche da rispettare molti addetti sembrano cadere dalle nuvole, si fa prima ad informarsi su internet. In questo caso la procedura burocratica corretta la richiedeva il comune e non un cittadino privato ma è successa la stessa cosa.