Intervento di Mario Adinolfi presso la Pontificia Facoltà di Teologia dell’Italia meridionale a Napoli.
L’On. Mario Adinolfi è il leader e fondatore della Lista “Popolo della Famiglia, ma è anche il vincitore del “Peggio del 2017” premio del settimanale Espresso per un suo post su facebook sul caso del Dj Fabo e il suo suicidio assistito in Svizzera: “Hitler almeno i disabili li eliminava gratis“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Nel pomeriggio di ieri 12 febbraio 2018, presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione San Tommaso D’Aquino a Napoli, in occasione del Convegno “Parlare di morte per ragionare di vita“, ha relazionato sul tema “Un confronto su famiglia e vita” l’On. Dott. Mario Adinolfi, ledear del Popolo della Famiglia e candidato al Senato nel Collegio Roma 1 alle prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018.
Presenti all’incontro, anche una rappresentanza dell’area salernitana, nelle persone di: Raffaele Adinolfi, Basilio De Martino, Alfonso Gambardella e Antonio Voria.
Adinolfi al confronto sulla Famiglia e vita ha ribadito che la famiglia è alla base della nostra società e solo grazie alla tutela di questa che è possibile tutelare la vita dal suo concepimento alla morte naturale, che deve avvenire nel calore familiare. E come si fa a non dargli ragione, dal momento che proprio questo pilastro della società vacilla e incomincia a venir meno indebolendo la società stessa.
Mario Adinolfi come fondatore e leader della lista “Popolo della Libertà“, un partito “ultracattolico”, conta di poter superare il traguardo del milione di voti, quel fatidico 3%, che consentirà ad una ventina di deputati di entrare in Parlamento tra Camera e Senato, per modo da essere decisivi per la formazione di qualsiasi maggioranza di governo e rappresentare così la famiglia, i suoi valori, la sua importanza. Egli ritiene che questa sia una opportunità irripetibile per i cattolici e con lo slogan: «A noi la battaglia a Dio la vittoria», egli chiama, appunto i cattolici alla mobilitazione.
Ma Mario Adinolfi è anche quello che si è meritato il premio del settimanale l’Espresso “La peggio del 2017“, e tra le peggiori dichiarazioni del 2017 è senza dubbio quella proprio del fondatore del Popolo della Famiglia. Infatti per meritarsi il premio è bastato un post che l’ex parlamentare PD, ora leader del Popolo della Famiglia, ha scritto su Facebook il 27 febbraio del 2017, a poche ore dall’annuncio dell’addio del Dj Fabo, il 40enne tetraplegico che scelse di mettere fine alle proprie sofferenze in Svizzera, ricorrendo al suicidio assistito. Con il post “Hitler almeno i disabili li eliminava gratis“, Adinolfi innescó una miccia ma anche tanta l’indignazione. È evidente che le contrapposizioni rispetto a temi così delicati non possono assumere linguaggi impropri e di pari violenza rispetto a quello che si vuole o non si vuole affatto, e forse proprio su questo bisognerebbe lavorarci e soprattutto nelle famiglie e nel mondo cattolico.
Ma ovviamente i temi che attraversano la Famiglia, la Vita e la Società nel suo complesso come le diversità, non possono e non devono diventare motivi di scontro o di mediazioni, e se questo accade è il peggior servizio che si possa fare. Bisognerebbe invece creare le condizioni che rafforzano i principi e i valori ma soprattutto per affermarli anche il linguaggio deve essere ponderato, semplice, umile, coinvolgente, convincente.
Napoli, 13 febbraio 2018