Stati Generali di Potere al Popolo all’Hotel Grazia di Eboli: Presentati Programma e i Candidati, Voza, Balsamo, Trezza, Caraffa e Capretti.
Con l’Hashtag #AccettatoLaSfida, e con la moderazione della giornalista Laura Naimoli, si è svolta la convention di Potere al Popolo, la lista della Sinistra radicale e antagonista. Protagonisti della serata i candidati cittadini: Massimiliano Voza al Senato e Dina Balsamo alla Camera. I Candidati: ”Un altro Mondo è possibile, fatto di diritti e dignità per tutti!”
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La Sinistra cosiddetta radicale, dura e pura si organizza per la prossima tornata elettorale con un nuovo soggetto politico battezzato il 17 dicembre u.s. Potere al Popolo. Un rassemblement di Partiti e Movimenti di ispirazione Marxista (PRC-PCI), alcuni già presenti in Italia insieme ad altre sigle meno conosciute ed extra-parlamentari, le quali in una ottica alternativa al riformismo e alla terza via tanto di moda negli anni precedenti sotto l’impulso del premier britannico laburista Tony Blair, fanno dell’anti capitalismo, imperialismo, euroscetticismo, la propria personale bandiera ideologica.
Potere al Popolo evoca uno slogan usato e fors’anche abusato, durante il XX secolo, sia negli USA quanto nel vecchio Continente, ma prepotentemente tornato alla ribalta in virtù di una instabilità economica che imperversa nel nostro Paese come nella grande maggioranza del Primo Mondo, dove conquiste sociali e giuridiche durate decenni, sembrano di colpo evaporate, grazie a un turbo capitalismo quasi senza regole, ed all’appiattimento omissivo dei Governi, in specie europei che appaiono agli occhi dei più, succubi delle grandi Major o come accade nei Paesi UE, dei burocrati di Bruxelles in connubio ai finanzieri delle City.
Questa nuova lista dunque come abbiamo accennato, raggruppa vari elementi della Sinistra alternativa, la quale nasce dall’appello del centro sociale “Je so pazzo” o ex OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) di Napoli, accolto parimenti in tutta Italia e che ha già consumato oltre 100 assemblee di tale specie in ogni angolo dello Stivale, con una larghissima partecipazione di soggetti provenienti dalla “galassia” organizzata della Sinistra extraparlamentare.
Anche ad Eboli questo Movimento alternativo ha nelle ultime settimane “preso piede” con due autorevoli personalità molto conosciute nel nostro comprensorio, ci riferiamo naturalmente a Massimiliano Voza (capolista al Senato, nel Collegio plurinominale Campania 3), cardiologo, già Sindaco di Santomenna e apprezzato attivista internazionale e Dina Balsamo (Campania 2.09 – Battipaglia Uninominale Camera dei Deputati,) insegnante ma soprattutto Segretaria Provinciale del PCI, i quali sono stati gli organizzatori dell’appuntamento cittadino presso il centralissimo Hotel Grazia. ”Noi abbiamo abbiamo #AccettatoLaSfida”, si leggeva sugli inviti diramati tramite i social media ed è stato il leitmotiv della serata.
Si inizia pertanto dopo le ore 18.00 all’Hotel Grazia, nel salone dei convegni con la giornalista Laura Naimoli, la quale nelle vesti di spigliata padrona di casa, introduce in primis con un breve resoconto il movimento di Sinistra, e di seguito intercalando i vari interventi con sinossi compendiose nei passaggi fondamentali, prestando parimenti un occhio attento alle storie personali dei singoli relatori.
Si inizia da Dina Albertina Balsamo, candidata alla Camera collegio uninominale di Battipaglia docente laureata in Architettura, da sei anni trapiantata ad Eboli, di cui ha subito sposato i bisogni e le istanze: “Il Programma del nostro movimento sono declinabili in tutta Italia: Ambiente, Lavoro, Politiche sociali, Trasporti PP e Sanità, realtà negate maggiormente nel nostro territorio. A fronte di presunte mancanze di soldi si spendano invece i danari statali in spese militari e per il discutibile salvataggio delle banche! Come madre supporto ancora i miei figli, ma temo come molte altre madri per il loro futuro: il precariato crea una diffusa e perdurante incertezza; dunque si investa sul popolo e non si investa solo sui ricchi che diventano sempre più ricchi, basta banche si pensi alla gente!”
Si riparte dal candidato al Senato collegio Plurinominale Campania 3, il Cardiologo responsabile del reparto di terapia intensiva al P.O. di Oliveto Citra, Massimiliano Voza, ex primo cittadino di Santomenna nonché conosciutissimo attivista in Dombass (Ucraina) e in Kurdistan (Turchia), arrestato dalle autorità di Erdogan per avere organizzato come in altre parti del mondo carovane di aiuti umanitari, azioni molto commendevoli, sempre doviziosamente testimoniate da questo sito:https://www.massimo.delmese.net/tag/massimiliano-voza/ e degnamente presentato agli astanti dalla moderatrice Naimoli. Voza in abbrivio è visibilmente emozionato come ebolitano di parlare dinnanzi i suoi concittadini: “La tecnologia avanzata non corrisponde ad un arrichimento diffuso, continua difatti l’accaparramento sfrenato delle risorse, che generano solo conflitti con conseguenza di migrazioni di vittime inermi, le quali finiscono per essere additati come colpevoli di ogni misfatto da parte dei populisti di turno, e come contrappeso ci ritroviamo anche il terrorismo dell’Isis, figlio degenere del neocolonialismo!” Il tema della Pace dovrebbe per Voza, essere messo al centro del dibattito, ma ancora per l’attivista ebolitano, noi italiani invece siamo dei grandi esportatori di ordigni bellici in Arabia e il Libia, cosi tradendo la vocazione pacifista della Carta Fondamentale, e anche la funzione della UE è venuta meno, essa in passato (CEE) ha garantito la non belligeranza per tanti decenni, adesso si va di contro verso una deriva dispotica, di appoggiando diversi i dittatori sullo scacchiere mondiale: ”Quando ho subito un mandato di cattura da parte del Governo ucraino per la mia attività umanitaria, non ho ricevuto alcuna solidarietà da parte del mio, questo la dice lunga sulla politica internazionale italiana. Per non parlare poi del decadimento economico della classe media che un tempo era il vanto dell’Italia, adesso i cittadini particolarmente le nuove generazioni, avranno parametri di vita inferiori ai propri ascendenti. Noi abbiamo difeso lo Stato Sociale e la Costituzione, in specie il principio di eguaglianza dell’art. 3 Costituzione, mente la nuova formazione politica, Liberi e Uguali ha votato tutte le riforme di Renzi, in primo luogo il Jobs Act, la Fornero, lo Sblocca Italia!” –
Per il candidato eburino, Potere al Popolo vuole controbattere all’individualismo imperante un nuovo solidarismo – ”…il basso della società contro l’alto della società, si lavori per vivere, non si viva per lavorare! la soglia della povertà aumenta,e la forbice tra i pochi ricchi e i tanti poveri diventata spaventosa, polarizzando la ricchezza ma non diminuendola, con le imprese immateriali che danno poco lavoro, come i giganti del Web, evadendo persino i tributi. Si riparta da i modelli socialdemocratici del welfare come in Nord Europa, quivi in Campania per esempio grazie a De Luca si va verso la privatizzazione in specie della SSSN.”
Per il candidato l’evasione fiscale e la corruzione con un totale di 180 mld di euro annui potrebbero essere stornati verso le classi più deboli, tassando più le cose e meno le persone: ”..Potere al Popolo è il tentativo vero di democrazia radicale, come afferma il leader Curdo Ocalan; dunque in vista del 4marzo, parliamo con tutti casa per casa, strada per strada, alla lotta compagni!”
Il Microfono scivola nelle mani di Davide Trezza, giovanissimo militante venticinquenne di Cava de’ Tirreni, candidato nella circoscrizione Campania 2, che ha ripercorso la nascita del movimento: dalle riunioni al teatro Brancaccio di Napoli sino all’Ambra Jovinelli di Roma, andate oltre ogni più rosea aspettativa. Davide Trezza sottolinea in aggiunta, un presunto asse tra centro destra-sinistra, e una campagna elettorale concentrata sul tema dell’immigrazione, e vane promesse per Stato Sociale, che evidenziano la mancanza di rappresentatività della Sinistra radicale all’interno dei palazzi del Potere, con cui dialogare, per perorare le istanze sociali come era d’uso un tempo: ”..non vogliamo arrenderci alla emigrazione giovanile 1.500.000 in soli 20 anni, non è il momento di dividerci per portare avanti un discorso, non ci si può arretrare maggiormente sui diritti sociali: lavoro dignitoso, salute Istruzione, Accoglienza! Resistiamo senza farci vendere più i diritti dei lavoratori e degli sfruttati di questo Paese, come purtroppo è stato fatto negli ultimi anni!”
Sulla stessa falsariga discorsiva prende la parola il salernitano Claudio Caraffa, candidato per il Senato all’uninominale per il Collegio Agropoli-Battipaglia, il quale rappresenta stasera la cosiddetta vecchia guardia comunista, proveniente pertanto dal capoluogo che focalizza anch’egli il discorso sul Lavoro e sull’Ambiente, in specie nella Provincia, prendendo a spunto la vicenda divisiva delle Fonderie Pisano: ”Con Potere al popolo spero non accada questo mai più, e ci sia un rilancio dal basso della Sinistra alternativa italiana!”
Ultima relatrice la giovanissima napoletana, Chiara Capretti, Candidata alla Camera nel collegio uninominale del Centro Storico di Napoli, dirigente e animatrice del Centro Sociale ex OPG (je so pazz), che con grande fierezza agli astanti, ha evidenziato come uno spazio di quasi un ettaro sia stato prontamente ristrutturato, diventando un momento aggregante per i cittadini e che fornisce servizi sociali essenziali ai meno abbienti, come: doposcuola, servizi sanitari, momenti ludici gratuiti, supporto legale, linguistico per gli stranieri e tanto altro ancora: ”..la Sinistra ha tradito negli ultimi anni il suo mandato storico, si riparta adesso con molta umiltà. Ricordiamo che la soglia di sbarramento del Rosatellum nella quota proporzionale è fissata al 3% su base nazionale, sia al Senato che alla Camera, e speriamo di arrivarci cosi per prendere qualche rappresentante. Si apra adesso una Nuova Stagione di mutualismo e solidarietà, non penso che la maggioranza del Paese sia piena di odio verso il diverso o lo straniero e di paura allo stesso tempo, dobbiamo farla uscire allo scoperto questa maggioranza di connazionali. Siamo contenti che tale proposta parta dal Sud Italia, troppe volte stereotipato e penalizzato nelle scelte politiche ed economiche degli ultimi anni, nonostante le bugie governative, infatti vogliono farci credere che la crisi sia finita, ma ben sappiamo che non è cosi! Noi vittime di queste politiche dobbiamo essere protagonisti del cambiamento, e ce la faremo!“
Questo sito si è sempre distinto tra i promotori del pluralismo informativo, ed ora accoglie con interesse un redivivo cartello di ispirazione Marxista, certo che questi possa arricchire il panorama della vita pubblica nazionale, ma allo stesso tempo considera che non sia cosa positiva resuscitare il PCI del secolo scorso; infatti la società d’oggi è molto diversa, ed anche linguaggi e programmi desueti non potrebbero apportare ne consensi e quanto meno attecchire pur labili simpatie. Ancor peggio riteniamo, sarebbe scimmiottare movimenti stranieri che hanno goduto di molta visibilità come Syriza in Grecia e Podemos in Spagna nell’’ultimo decennio, che nei fatti dopo tanto clamore si sono via via ridimensionati. Se si volesse invece davvero creare un modello Syriza-Podemos in salsa tricolore, bisognerebbe sforzarsi nel comprendere le istanze sociali degli italiani: la paura dell’immigrazione su tutte (insieme al lavoro che manca o al precariato, lo svilimento del welfare state etc) senza vederla automaticamente in una forma di becero razzismo, ma invece come una richiesta fattuale d’aiuto. Di converso il terzomondismo semplicistico ha miseramente fallito, lo vediamo ogni giorno anche in nazioni civilissime come la Francia: l’integrazione è possibile esclusivamente in piccole dosi, e la differenza tra culture la si coniuga con decenni, forse con secoli di convivenza e non si può forzarla per normativa, ed in aggiunta irrita i cittadini se riproposta ciclicamente. Di contro si cerchi invece di dare risposte credibili ai disperati di casa nostra, quel “terzo mondo della porta accanto”, dolosamente ignorato o troppe volte sottovalutato, il quale da bacino ipotetico elettorale di Sinistra, trova sponda, arricchendo la greppia elettorale delle Destre.
Bene invece, è degno di sottolineatura, il rinnovamento della classe dirigente proposto da Potere al Popolo, che parte da giovani brillanti come Trezza e Capretti, insieme a professionisti affermati come Voza, adiuvati infine da vecchi militanti in stile Caraffa, una miscellanea questa che nel breve periodo potrebbe finalmente ridare gli antichi fasti alla Sinistra italiana, la quale per decenni è stata l’indiscussa alabardiera del “Sol dell’Avvenire” nel Mondo Occidentale.
Eboli, 6 febbraio 2018
Si chiamano “Potere al popolo” ma il popolo non li vota. Un motivo ci sarà.