Impianti Serricoli e Rischio Idrogeologico: La denuncia di Fornataro

Eboli: Impianti Serricoli e Rischio Idrogeologico, denuncia l’Associazione cittadina “Noi Tutti Liberi e Partecipi”.

Fornataro Coordinatore cittadino dell’Associazione “Noi tutti Liberi”, interviene sul tema della diffusione degli impianti serricoli nella Piana del Sele e il Rischio idrogeologico legato allo sconsiderato consumo del suolo: ”Chiediamo all’Amministrazione in carica ed al Consiglio Comunale di dare seguito alle cose deliberate!”

Vincenzo Fornataro-Impianti serricoli
Vincenzo Fornataro-Impianti serricoli

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – “Il tema della Salute e dell’Ambiente non può limitarsi a trattare la questione Sanità e di Rifiuti. – Si legge questa pubblica denuncia nella nota inviata dal coordinatore ebolitano, dott. Vincenzo Fornataro, dell’Associazione-Organizzazione Politica provinciale, “Noi Tutti Liberi e Partecipi” fondata dall’avv. Battipagliese Luciano Ceriello, e da qualche anno presente nella nostra città: – Esistono altre emergenze ambientali che vengono ignorate, non sappiamo se volontariamente, dalle istituzioni pubbliche. La Piana del Sele è quasi del tutto coperta da serre, che impattano innanzitutto sul paesaggio rurale, ormai scomparso. Ed impattano sull’equilibrio idrogeologico con i continui allagamenti delle nostre campagne!”

“Il Consiglio Comunale di Eboli, già nel 2016 – ricorda Fornataro una sessione convulsa del parlamentino cittadino, dove fu messo sostanzialmente sul banco degli imputati sia da m maggioranza che da opposizione, il Presidente del Consorzio di Bonifica Destra Sele, Vito Busillo, e rimandato il tutto ad un istituendo Tavolo Tecnico, riguardante il piano dei nuovi insediamenti serricoli, nella nostra Piana https://www.massimo.delmese.net/94540/piano-impianti-serricoli-il-consiglio-boccia-busillo-e-il-consorzio/ha affrontato in seduta pubblica questo problema ed ha deciso di commissionare uno studio agronomico ed economico, a cura dell’Università. E’ stato scritto nella delibera, ma a distanza di due anni non è stato dato alcun incarico. Nel frattempo le serre proliferano e stanno eliminando quei pochi spazi di suolo ancora rimasti, a dispetto del contrasto al consumo del suolo scritto nei programmi elettorali. Questa copertura totale del suolo agricolo è causa di grossi inconvenienti, e risponde soltanto alla logica del profitto di pochi. Il rischio idrogeologico è altissimo, i canali consortili non riescono a contenere la massa d’acqua che non è più assorbita dai terreni!

Cui prodest? Si chiede e domanda alle Autorità preposte, il coordinatore del circolo cittadino di Noi Tutti, Vincenzo Fornataro: In sintesi chi si avvantaggerebbe dello status quo da anni sedimentato: ”Tutto questo a chi giova? Si stanno arricchendo solo pochi imprenditori che vengono da altre zone del Paese, i quali impiegano lavoratori stranieri o di altre realtà territoriali. Di questa ricchezza sul territorio non rimane nulla o quasi. Come è possibile che il nostro territorio deve subire solo i danni di questo fenomeno, e nessun beneficio? -Continua spedito con piglio critico Vincenzo Fornataro, adombrando che da questo scempio ambientale, beffa in aggiunta del danno, non ci sia nessun profitto collettivo, ma soltanto una privatizzazione di lauti guadagni per pochi: – Quanti cittadini ebolitani lavorano in quel settore? Come mai le istituzioni, che ne sono consapevoli non provano neppure a regolamentare e frenare l’estensione delle serre? Come mai questi imprenditori venuti dal nord sfruttano solo il nostro suolo e poi le fabbriche di confezionamento del prodotto agricolo le tengono altrove Il valore aggiunto che porta lavoro di qualità viene prodotto al nord, qui si fanno le serre e si sfrutta il terreno!

Termina con una richiesta accorata agli Enti preposti in primis al Sindaco Massimo Cariello, di concretizzare con atti amministrativi finalizzati alla tutela di un interesse diffuso, che si appunta su un soggetto in questo caso collettivo che interesse nella salubrità dell’Ambiente, di dare risposte tangibili in breve tempo: “Chiediamo alle istituzioni pubbliche, alle associazioni ambientaliste, ai cittadini di prendere consapevolezza di un fenomeno prima che sia troppo tardi. Chiediamo all’Amministrazione e al Consiglio Comunale di dare seguito alle cose deliberate!”

Eboli, 3 febbraio 2018

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