Al via il Reddito di inclusione: Fino a 534€ al mese a chi ne ha più bisogno: A chi è rivolto e come vi si accede
L’assegno, erogato per un massimo di 18 mesi, partirà da un minimo di 187 euro per le famiglie, composte da una persona, e arriverà fino a 485 euro per quelle con 5 componenti o più.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – Il 27 gennaio 2018 sono partiti i primi pagamenti del Reddito di inclusione, la misura introdotta per contrastare la povertà prevista dal decreto legislativo n.147 del 15 settembre 2017.
Il sussidio nazionale, che sostituisce il sostegno per l’inclusione attiva, Sia, si compone di due parti: un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica, Carta REI; e un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.
DESTINATARI
Possono accedere alla misura: i cittadini italiani e comunitari; i familiari di cittadini italiani o comunitari, non aventi la cittadinanza in uno Stato membro, titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente; cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo; titolari di protezione internazionale come (asilo politico, protezione sussidiaria) che siano residenti in Italia da almeno due anni.
REQUISITI ECONOMICI
Il sostegno economico sarà riconosciuto ai nuclei familiari che rispondano a specifici “requisiti relativi alla situazione economica”. In particolare, il nucleo familiare del richiedente deve avere un valore dell’Isee, in corso di validità, non superiore a 6mila euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro.
L’ASSEGNO
L’ammontare dell’importo è correlato al numero dei componenti del nucleo familiare e tiene conto di eventuali trattamenti assistenziali e redditi in capo al nucleo stesso. L’assegno, erogato per un massimo di 18 mesi, partirà da un minimo di 187 euro per le famiglie, composte da una persona, e arriverà fino a 485 euro per quelle con 5 componenti o più.
REI E ALTRE MISURE
Fermo restando il possesso dei requisiti economici, il Rei è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa. Non è, invece, compatibile con la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente il nucleo familiare, della Naspi o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.
DA LUGLIO IL REI DIVENTA UNIVERSALE
Con le risorse aggiuntive previste nella legge di bilancio 2018, dal 1° luglio 2018 il REI diventa universale: vengono cioè meno i requisiti familiari e restano solo i requisiti economici.
Roma, 31 gennaio 2018