Michele Cammarano (M5S): “All’Università di Fisciano, non si ripeta un nuovo caso di concorso truffa”.
Il consigliere regionale “ammonisce”: “Nuova commissione dopo l’inchiesta scaturita dalla denuncia del candidato Pierluigi Siano coautore di pubblicazioni con il suo esaminatore”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “Sei mesi fa, alla luce di due precise interrogazioni del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati e alla Regione Campania, – Si legge in una nota del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, che “ammonendo” avanza una precisa richiesta – denunciammo pubblicamente quello che aveva tutte le caratteristiche di un concorso truffa per l’assegnazione di un posto di professore di prima fascia in Sistemi elettrici per l’energia all’Università di Fisciano. Oggetto delle nostre iniziative istituzionali, la presenza tra i candidati di un aspirante professore ordinario, coautore di oltre 100 pubblicazioni con il presidente della stessa Commissione esaminatrice.
Un caso venuto alla luce grazie ai nostri atti che presero spunto dalla denuncia di uno dei candidati, il professor Pierluigi Siano, e dalla successiva apertura di un fascicolo di indagine da parte della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, che portarono alle dimissioni del presidente della Commissione esaminatrice e alla decadenza della stessa commissione. Alla luce di quanto accaduto, chiediamo oggi massima attenzione e vigilanza in vista della nomina di una nuova commissione che dovrà esaminare e valutare i profili dei candidati per quella stessa cattedra”.
“Le nostre preoccupazioni – sottolinea ancora Cammarano – scaturiscono dalle segnalazioni ricevute da parte di non pochi partecipanti alle procedure concorsuali, secondo i quali il caso denunciato non sarebbe isolato, ma rappresenterebbe una vera e propria prassi, non soltanto all’Università di Fisciano, ma su tutto il territorio nazionale. Un ateneo prestigioso, quello salernitano, vanto della nostra provincia e che non può essere infangato da casi come questo, imputabili a comportamenti di singoli, non certo a dinamiche interne o consuetudinarie”.
Salerno, 18 gennaio 2018