Parte “Dipendi da te”, secondo progetto di Servizio Civile e nuova opportunità di formazione e di lavoro per giovani ebolitani.
Concluso in collaborazione con l’Associazione Amesci il primo progetto di Servizio Civile: una nuova possibilità di impegno, formazione, esperienza e lavoro per 16 giovani ebolitani. Il progetto “Potenziare le abilità”, su disabilità ed inclusione, lascia spazio a “Dipendi da te”, sul contrasto alle dipendenze giovanili.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’amministrazione comunale darà l’opportunità a 16 ragazzi di vivere, per un anno, un’esperienza unica, in collaborazione con il partner nel settore delle Politiche Giovanili, l’associazione Amesci. L’iniziativa segnala ancora una volta Eboli quale riferimento territoriale nel campo delle politiche giovanili.
«Sono soddisfatto di questa esperienza, perché il progetto di Servizio Civile appena concluso è stato un progetto pilota che mancava ad Eboli da circa 10 anni – commenta il sindaco, Massimo Cariello -. Un’esperienza formativa che ha dato la possibilità di vedere più da vicino il lavoro della macchina amministrativa e che ha avvicinato ed avvicinerà i partecipanti al mondo del sociale e del lavoro».
Soddisfazione per il programma espressa in maniera ampia dai livelli amministrativi. «Ai giovani coinvolti – ha detto Carmine Busillo, consigliere delegato alle politiche giovanili, tra i maggiori artefici del programma di servizio civile, in occasione del passaggio di consegne tra i ragazzi del primo programma e quelli che si apprestano a vivere la nuova esperienza formativa – diciamo grazie, perché sono state le gambe su cui hanno camminato i nostri progetti. Spero che dopo questa esperienza ci sia continuità, sotto altri aspetti, del rapporto che si è creato con i ragazzi e che anche attraverso il Forum dei Giovani ed il nuovo Centro di Progettazione Giovanile si possa trovare un punto di raccordo».
Commenti positivi anche dal disability manager del Comune di Eboli, Generoso Di Benedetto: «È stato un anno proficuo, dove i giovani partecipanti hanno saputo mettersi in discussione e si sono adoperati per far si che tutti gli obiettivi, che all’inizio di quest’esperienza ci eravamo prefissati, siano stati raggiunti e qualche volta superati».
Eboli, 12 gennaio 2018