Si è svolto, all’interno della Casa di Reclusione di Opera (Milano), il settimo congresso di “Nessuno tocchi Caino.
Nessuno tocchi Caino è una lega internazionale di cittadini e di parlamentari per l’abolizione della pena di morte nel mondo. Organizzazione non Governativa è stata fondata nel 1993 a Bruxelles ed è federata al Partito Radicale.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
MILANO – Si è svolto, all’interno della Casa di Reclusione di Opera (Milano), il settimo congresso di “Nessuno tocchi Caino“, laddove nel dicembre 2015 si svolse il sesto Congresso e nel corso degli ultimi anni si sono tenuti numerosi incontri del Laboratorio “Spes contra Spem” sull’ergastolo ostativo. Nessuno tocchi Caino è una lega internazionale di cittadini e di parlamentari per l’abolizione della pena di morte nel mondo. Organizzazione non Governativa è stata fondata nel 1993 a Bruxelles ed è federata al Partito Radicale.
Il Settimo Congresso ha visto la rielezione come membro del Consiglio Direttivo del casertano Domenico Letizia, eletto la prima volta nel sesto congresso del 2015. Letizia Domenico è un analista geopolitico, impegnato nel monitoraggio e livello nazionale e internazionale dei diritti umani, nella promozione dello stato di diritto, del multiculturalismo e nell’implementazione delle relazioni economiche con numerosi paesi.
Candidato più volte con liste radicali è tra i fondatori dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (IREPI). Per il nuovo anno, le priorità di Nessuno tocchi Caino sono state indicate nella campagna per la moratoria universale delle esecuzioni capitali in vista del prossimo voto da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite previsto nel 2018 e la campagna in corso per il superamento dell’ergastolo ostativo e il 41-bis, attraverso anche ricorsi in sede giurisdizionale, nazionale ed europea.
Milano, 18 dicembre 2017