Inaugurata una Panchina Rossa nei pressi del Centro anti violenza, un segno tangibile di civiltà ed un momento di riflessione sul fenomeno abominevole della violenza sulle donne.
Giovedì 14 alle ore 11.00 alla presenza del Sindaco Cariello e dell’Assessore ai LL.PP. Saja e tanti giovani, è stata presentata la “Panchina Rossa”, simbolo del contrasto alla violenza sulle donne e di ricordo per tutte le vittime di femminicidio. I Coordinatori di Gioventù Ebolitana, Altieri e Mangieri promotori dell’iniziativa: ”La vostra partecipazione stamane è un segno forte di sensibilità sull’argomento, l’amore non può essere confuso in nessun modo con la violenza!”
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI- La presentazione infrasettimanale di questo avvenimento simbolico, la Panchina Rossa, emblema del femminicidio ed in genere della violenza sulle donne, è un avvenimento che da lustro civico alla città di Eboli, la quale opera non per niente è collocata sotto il Palazzo Massaioli sede per altro del Centro antiviolenza, dunque una location felice ed appropriata per l’iniziativa.
Ad aprire la sentita celebrazione è stata la Coordinatrice femminile di Gioventù Ebolitana, Giada Mangieri, che ha dichiarato: “Grazie per essere qui oggi. Vi illustro personalmente ciò che ci ha spinti ad attuare questa iniziativa, perché proprio essendo donna, mi sento in parte coinvolta su questa tematica. La nostra idea prende spunto dalla Città di Torino, dove per la prima volta è stata dipinta una panchina di colore rosso in memoria di tutte le vittime di femminicidio, collocata in uno spazio pubblico visibile a tutti, proprio per rappresentare il posto occupato di una donna vittima di violenza. Dopo esserci informati, ci siamo riuniti ed abbiamo deciso di porre questa idea all’attenzione dell’amministrazione comunale, dalla quale abbiamo avuto un riscontro positivo. A tal proposito, ringrazio a nome dell’intero gruppo il Sindaco Massimo Cariello e l’intera amministrazione per aver accolto la nostra richiesta.
Conclude commossa la giovane dirigente politica, consapevole di aver scritto oggi una pagina di Storia collettiva, che va oltre le stucchevoli sigle ideologiche e gli steccati partitici:”Questo gesto lo intendiamo sia come contrasto a determinati episodi, che come messaggio alle donne, che capiscano che la violenza non è sinonimo di amore e che non si deve accettare per paura del proprio carnefice, e per gli uomini, che si impegnino a rispettare le donne quotidianamente”.
Successivamente è intervenuto anche l’altro Coordinatore, ossia Cosimo Altieri, anche lui da sempre come tutta la sua organizzazione giovanile, molto attivo nel campo del sociale, con campagne di beneficenza, raccolte di firme, ascolto sociale nel territorio eburino, avente il solo intento di poter alleviare anche se di poco, le sofferenze di troppe famiglie indigenti: “Innanzitutto vi ringrazio per la folta partecipazione, vedere tanti giovani ma soprattutto tante donne ci riempie d’orgoglio. Sarò breve e conciso perché credo che l’intervento di Giada sia stato già abbastanza esaustivo. Dopo le tante iniziative, abbiamo voluto lanciare un altro messaggio forte e significativo: noi diciamo basta alla violenza sulle donne e questa panchina ne è la testimonianza. Chiunque passerà di qui penserà anche solo per un istante alle tante donne che ogni giorno sono costrette a subire violenze di ogni genere, e questo è proprio uno degli obiettivi della nostra iniziativa: sensibilizzare la cittadinanza. Concludo ringraziando le attività commerciali Marol Staff e Top Color per averci donato il materiale, l’amministrazione comunale nella persona del Sindaco Massimo Cariello per averci autorizzato ed infine l’intero movimento giovanile di cui insieme a Giada Mangieri ho l’onore e l’onere di rappresentare per l’impegno profuso”.
In appendice si segnala un breve comunicato dell’associazione Gioventù Ebolitana, intorno l’importante avvenimento odierno: ”Ringraziamo il Sindaco Massimo Cariello e l’Assessore Matilde Saja per aver portato i saluti dell’intera amministrazione. Non ci fermeremo di certo qui, ma ben presto ci metteremo a lavoro per ideare altre iniziative concrete e significative.”
Eboli, 15 dicembre 2017