Si accende il Natale: Presentato in conferenza stampa il programma degli eventi nell’ambito del cartellone “Eboli Natale 2017”.
È Natale, e anche quest’anno si offre a cittadini e turisti un variegato calendario di iniziative. Gli appuntamenti inizieranno giorno 8, all’Immacolata e termineranno con il gran Concerto dell’Epifania. Il Sindaco Cariello: ”Un enorme sforzo nel solco della tradizione senza scontentare nessuno, stiamo anche ampliando il percorso delle luminarie in altre zone della nostra città!”
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Animazione, laboratori, proiezioni, mercatini, artigianato di qualità e spettacoli: il Natale ad Eboli, anche quest’anno, si conferma una festa “a misura di adulto e di bambino”. Dall’Immacolata all’Epifania, uno spazio interamente dedicato ai più piccoli, nel “cuore” della città, ma anche intrattenimento sulla Via delle Arti, tra Corso Garibaldi e Corso Umberto I. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, hanno svelato tutti i dettagli di “Si accende il Natale a Eboli” il sindaco di Eboli, Massimo Cariello; Maria Sueva Manzione, assessore al Turismo e alle Attività Produttive; Angela Lamonica, assessore comunale alla Pubblica Istruzione; Vito Leso, delegato alle attività culturali dello staff del Sindaco; Paolo Vocca, portavoce del primo cittadino.
«Le attività del Villaggio dei Bambini – ha esordito l’assessore Manzione – prenderanno il via il prossimo 8 dicembre, giorno in cui il cartellone Eboli Natale ’17 entra nel vivo, allocate nell’area del monumento di Piazza della Repubblica, con laboratori, animazione e momenti di condivisione». Nel giorno dell’Immacolata, dalle 16,30 “Si accende il Natale ad Eboli” è in piazza della Repubblica con l’apertura dei mercatini di Millefiori, kermesse dedicata al miele e alle sue declinazioni. Alle 17 si prosegue con l’inaugurazione del Villaggio dei Bambini; alle 18,30 accensione delle luminarie e del grande albero di Natale con un testimonial d’eccezione: l’attore Flavio Insinna. Subito dopo sarà il centro antico protagonista con l’avvio di Natale in Via delle Arti e di Borgo d’Arte, che interesserà le due arterie principali della parte storica del borgo antico, corso Garibaldi e corso Umberto I.
«Tutte le scuole sono state coinvolte – ha specificato l’assessore Lamonica -, anche con il recupero del mercatino dei bambini, a cui quest’anno parteciperanno anche gli studenti del Liceo Artistico di Eboli». Grande novità l’allungamento di via delle Arti da Corso Garibaldi a Corso Umberto I. «Lungo il percorso ci saranno botteghe di artisti ed artigiani – ha annunciato Vito Leso -. Dallo scorso anno hanno aperto in quell’area ben 12 nuove attività, a dimostrazione della validità dell’idea. Il traffico rimane interdetto dal venerdì sera alla domenica in Corso Garibaldi, minori restrizioni sono previste per Corso Umberto I».
Una grande organizzazione, un enorme impegno per porre al centro degli eventi l’intera città. «Abbiamo coinvolto tutti, dagli artisti agli artigiani, dalle scuole alle associazioni – ha ricordato il sindaco, Massimo Cariello -. Le stesse luminarie sono state portate in zone più lontane dal centro, grazie anche alla disponibilità della ditta Contaldo. La grande sinergia ci permette di rilanciare il ruolo centrale di Eboli, favorendo gli eventi ed aiutando l’indotto. Mostre, mercatini ed eventi sono al centro del nostro Natale, nel quale abbiamo coinvolto anche le chiese della città che ospiteranno appuntamenti e gli stessi giovani che attraverso il Forum stanno organizzando un evento di enorme richiamo».
Eboli, 6 dicembre 2017
Staremo a vedere e poi se saremo capaci di riflessioni giudicheremo, sperando che non sia una copia del fiasco dello scorso anno.Per quanto riguarda Corso Umberto ! sarebbe preferibile non allungarsi visto che ci sono dei lavori in corso dove la sicurezza è molto fatiscente dovuta a fabbricati abbandonati da anni e da come vengono eseguiti i lavori.In bocca al lupo Sindaco dell’apparire e dei mercatini e sagre,,, deve sempre spiegare con quali fondi si organizza tutto ciò… Mi dispiace che pagano sempre gli stessi i poveri e i deboli . Il centro storico cade a pezzi dove i truffatori comprono e rivendono immobili stravolti in nome di una ricostruzione che non è mai cominciata.La cultura ma non ne vedo sono accecato dai bisogni quotidiani degli ebolitani e della distruzione e desertificazione del paese e dell’emigrazione dei giovani in cerca di lavoro.Le scuole superiori si svuotano sempre di piu … di quale crescita e cultura si parla. tra qualche anno scomparira il classico con il liceo artistico e l’agrario. qualcuno ha parlato di nuove attivita … quali sono se molte aziende chiudono… e poi il centro antico fatto di cucine e cantine che tutto servono a tavola tranne valorizzare la cucina locale. Direte sono pazzo si sono pazzo …ma questo che ho detto è la verita.
Convegno all’Improsta, si parla di agricoltura solidale e sostenibile, una cosa seria. Tutti gli esperti presenti: l’alice fritta che puzza di Agropoli (Alfieri), lo sgrefice scongelato di Eboli (Sgroia), il baccalà all’insalata di Eboli (Manzo), altre specie ittiche della zona. Manca solo il pesce palla, il nostro Assessore all’Agricoltura Manzione, ma come proprio lei, la padrona di casa Improsta?? Dove sta??In giro si dice che sia offesa, dopo le chiavi del wc personale di Melchionda e Cariello non le hanno ancora consegnato le chiavi di quello di Sgroia. E Massimo la sinergia, il Sindaco eletto dal popolo, dove sta?? E’ impegnato con la Manzione a presentare il Natale 2017 targato Saraca Promotion in compagnia del pr diventato capostaff, del portavoce venuto dalla sala ovale della casa bianca vista la necessità, dell’assessore del niente(la La Monica). Non è stato invitato neanche il grande esperto di agricoltura di questa Città, il Presidente del Consiglio (leggete i suoi interventi sull’argomento pubblicati anche da questo blog) meglio conosciuto come il Sindaco di fatto, si dice sia andato a San Giovanni a Teduccio in compagnia dell’Editore per vedere se qualche cinese di seconda mano vuole comprare l’Ebolitana. Un impegno solidale e sostenibile, proprio come il convegno all’Improsta.