Carabinieri, Forestale e Polizia locale indagano sul ritrovamento di rifiuti speciali stoccati all’interno dell’edificio municipale di Santomenna.
Ascoltato il sindaco Venutolo. Denuncia del Consigliere comunale ed ex Sindaco Voza:”Le sostanze trovate sono uno strumento potenzialmente capace di inquinare, o comunque imbrattare la pubblica casa comunale, offendere e molestare le persone che si recano al Municipio!”
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SANTOMENNA – Nella mattinata del 23 novembre 2017, – si legge in una nota dell’ex Sindaco di Santomenna Massimiliano Voza – una task force composta dai comandanti della stazione dei Carabinieri di Laviano e di quella del Corpo Forestale di Colliano, e della Polizia Locale di Santomenna, ha svolto un sopralluogo per effettuare accertamenti all’interno dell’edificio municipale di Santomenna dove sono stati ritrovati rifiuti di tipo bituminoso e rottami ferrosi derivanti da lavorazioni di una officina meccanica, stoccati senza protezione alcuna in un corridoio di fronte alla stanza del sindaco del comune di Santomenna, Gerardo Venutolo, che è stato interrogato sul ritrovamento.
Le indagini – come riferiisce Voza – sono ancora in corso, ma è stato indispensabile l’intervento del Corpo Forestale specializzato nel vigilare sul rispetto delle leggi in materia di smaltimento dei rifiuti.
Sconcerto è stato manifestato dal consigliere comunale Massimiliano Voza, il quale ha rilanciato: “L’ennesima brutta figura da parte dell’amministrazione Venutolo, che già 20 anni fa fu cacciato da sindaco con una petizione popolare, sempre per una questione relativa ai rifiuti, poiché voleva far impiantare un sito di trattamento dei rifiuti a Santomenna. Dopo la rivolta popolare e la caduta dell’amministrazione, poi, fu scelta Castelnuovo di Conza come sito per il trattamento di rifiuti, e sappiamo come è andata a finire: ne paghiamo ancora le conseguenze!”
Voza, che è anche medico e socio di Legambiente, puntualizza: “Avevo chiesto invano al vicesindaco Michele Di Geronimo, e al funzionario comunale preposto, arch. Iorlano, di far rimuovere l’indegno deposito. Si sarebbero evitati la gogna dell’intervento delle forze dell’ordine. Ora non resta che sperare che gli inquirenti possano far luce sulla provenienza dei rifiuti speciali trovati, ma soprattutto sui rischi per la salute pubblica, di cittadini, amministratori e dipendenti comunali, derivanti dal mancato smaltimento e conseguente stoccaggio non autorizzato dei rifiuti speciali pericolosi ritrovati, probabilmente depositati lì allo scopo di farne becera e insulsa battaglia politica.
Termina il medico-attivista dell’Alto Sele. – Purtroppo, i rifiuti così collocati, per le caratteristiche chimico-fisiche e il peso e la forma tagliente di alcuni di loro, oltre a essere un danno per l’immagine dell’Ente, costituiscono uno strumento potenzialmente capace di inquinare, o comunque imbrattare la pubblica casa comunale, offendere e molestare le persone che si recano al Municipio!”
Santomenna, 30 novembre 2017