Andrea Lembo partecipa alla Leopolda e si candida a Sindaco di Campagna con il PD e…. si scatena la polemica.
Lembo già è stato candidato a Campagna. Ai moralisti buoni o finti che siano va ricordato anche che non è uno scandalo la candidatura di Lembo, suo Padre non è il capo di un Partito che regala al figlio una candidatura, un assessorato o un posto sicuro al Parlamento. Quella indignazione mal celata la manifestino alzando barricate per ciò che avverrà alle prossime elezioni dalle parti del PD familistico.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «Apprendiamo con sdegno che, dopo l’intervento dell’avvocato Andrea Lembo (candidato sindaco PD di Campagna) alla Leopolda, – si legge in una nota a firma del Segretario provinciale del Partito Democratico Enzo Luciano – alcuni esponenti di Forza Italia hanno strumentalizzato l’accaduto, iniziando (come nel loro stile) un autentico stillicidio nei confronti dell’avvocato Andrea Lembo, la cui unica colpa sarebbe quella di essere il figlio di Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica di Salerno.
La Federazione Provinciale del PD di Salerno – prosegue Luciano – manifesta piena solidarietà al proprio candidato ed al Procuratore Lembo, integerrimo servitore dello Stato, e condanna i vergognosi attacchi creati da alcuni esponenti di Forza Italia.
Questi, – conclude il Segretario del Partito Democratico Enzo Luciano – evidentemente, intendono sostenere il proprio candidato alle amministrative di Campagna, ricorrendo a metodi infelici ed illiberali, del tutto lontani dalla politica».
L’intervento del Segretario provinciale del PD Luciano risponde ad una alzata di scudi, apparentemente garbata ma molto maliziosa da parte di alcuni esponenti politici di Forza Italia, relativamente alla partecipazione di Andrea Lembo, alla convention PD della Leopolda, il quale tra l’altro, è anche intervenuto manifestando da quella tribuna la sua appartenenza al Partito Democratico e raccontando il suo legame profondo e antico con la sua cittadina ricordando di suo nonno primo Sindaco di Campagna, e annunciando così il suo impegno che si è concretizzato con la sua candidatura a Sindaco indicato dal PD.
Di qui ecco che immediatamente si è scatenato il fuoco di sbarramento su Lembo, e di qui seppur garbato nella forma, ma insidioso e malizioso nella sostanza, l’intervento e l’invito a valutare l’inopportunità di una sua candidatura poiché il suo papà è il Procuratore Capo della Repubblica di Salerno Corrado Lembo, o in alternativa l’opportunità di sue dimissioni, poiché il suo ufficio sta indagando sul Governatore De Luca, su suo figlio e su esponenti di Forza Italia.
E allora? Sarebbe stato grave se Lembo Padre avesse aperto una indagine solo sugli esponenti di FI e non su De Luca Padre e figlio. Questa circostanza non solo evidenzia come il suo Ufficio è “terzo”, anzi la circostanza ci dice di come Lembo Procuratore, sia una garanzia, indipendentemente dalle passioni e dalle aspirazioni politiche di Lembo figlio, e ovviamente il suo passato ed il suo presente ci trasmettono una figura integerrima e autorevole nel suo ruolo dell’uomo e del servitore dello Stato, come Magistrato e come Procuratore Capo sia di Santa Maria di Capua Vetere che di Salerno. Insomma Lembo è Lembo non è mica Zagaria e in più pare che con il 31 dicembre lascerà anche l’Ufficio.
Per memoria, giova ricordare, che Andrea Lembo, alle scorse elezioni amministrative di cinque anni fa, è stato già Candidato a Sindaco di Campagna a capo di una lista di giovani “Linea Retta“, alternativa ai due poli e solo di poco sfiorò l’attribuzione di un seggio di minoranza. In quella circostanza nessuno gridò allo scandalo, e nessuno ipotizzò un possibile coinvolgimento di suo padre, già all’apice della sua carriera in una delle Procure più difficile d’Italia e protagonista di chiari ed inequivocabili successi nei confronti della camorra e delle Camorre. Tanto è vero che la battaglia che il giovane Lembo affrontò, senza la presenza “ingombrante” di suo padre, non fu vincente e non riuscì nemmeno ad avere la candidatura con il PD, lasciando il passo a scrutini ultimati, al Sindaco uscente Roberto Monaco.
Nella circostanza della campagna elettorale di allora POLITICAdeMENTE riportò equilibrio nell’informazione che oscurava sia il giovane Lembo che il Candidato Monaco, evidentemente perché ritenuti minoritari, mentre al contrario rappresentavano entrambi motivi di novità.
Ai moralisti buoni o finti che siano va ricordato anche che non è affatto uno scandalo la candidatura di Lembo, anche perché suo Padre non è il capo di un Partito che regala a suo figlio una candidatura, un assessorato o un posto sicuro che porta al Parlamento e quella loro indignazione mal celata, la manifestassero alzando le barricate per quello che avverrà alle prossime elezioni dalle parti del PD.
Al contrario invece ci sentiremmo di dire al giovane Andrea di stare attento a non farsi coinvolgere in un Partito che a Salerno sembra essere sempre più familistico e patrigno proprio il contrario di quello che dovrebbe essere plurale e democratico.
Salerno, 28 novembre 2017