Eboli e la Valle del Sele non possono diventare l’immondezzaio di Salerno, denuncia il gruppo consiliare di Articolo1-MDP.
“Un errore il Sito di Compostaggio a Eboli un errore ampliarlo a 80mila tonnellate,. E già si è aperto un mercato di associazioni d’imprese beneficiare di queste scandalose operazioni a danno dell’ambiente, della salute, del commercio e del sistema produttivo sul nostro territorio“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Nel 2012, il Comune di Eboli – si legge in una nota di Art1-MDP di Eboli – commise il grave errore di prevedere sul proprio territorio un sito di compostaggio per venti mila tonnellate, giustificato con il Piano Regionale dei rifiuti, ora, andando oltre ogni misura lecita, lo si vuole addirittura ampliare fino a 80mila tonnellate e si prevede la realizzazione di un ulteriore sito per il trattamento dei rifiuti speciali all’interno dell’area P.I.P., realizzato da privati.
Per Art1-MDP – Si è aperto un mercato nel quale già si muovono le associazioni d’imprese che dovrebbero beneficiare di queste scandalose operazioni a danno dell’ambiente, della salute, del commercio e del sistema produttivo sul nostro territorio. – e per questo ammoniscono l’Amministrazione comunale – S’interrompa ogni trattativa (!!!), si convochi il Consiglio Comunale per dire NO al tentativo di trasformare Eboli e la Piana del Sele in un immondezzaio, senza nascondersi dietro pretestuose e sospette motivazioni tecniche o di convenienza.
I Consiglieri Comunali del Gruppo ART. UNO MDP, Antonio Conte, Antonio Petrone e Teresa Di Candia dicono: “NO a quanto l’Amministrazione di Eboli, sta facendo in questi giorni sulla gestione dei rifiuti“. E a tale proposito il Capogruppo Antonio Conte dichiara: “ora basta con l’approssimazione, le trattative, le convezioni inutili, le audizioni e quant’altro. La Piana del Sele deve essere salvaguardata e tutelata nel rispetto dell’ambiente, della salute e dei cittadini; diciamo NO con fermezza all’ampliamento fino a 80mila tonnellate per il sito di compostaggio e diciamo NO ancora più convinti ad altri impianti per il trattamento di rifiuti speciali da realizzare nell’area PIP di Eboli.
La Piana del Sele – prosegue Antonio Conte anche a nome dei suoi colleghi di gruppo – ha già dato un contributo oltre ogni misura su questo settore, vedi le diverse discariche, Coda di Volpe ecc. – e aggiunge con forza – Ora basta, siamo pronti in ogni sede a sostenere le ragioni per la difesa del nostro territorio; è necessario che si tengano i Consigli Comunali unificati di Eboli, Battipaglia e dei Comuni vicini per discutere di tutta la questione ambientale della Piana del Sele e aprire un serio e forte confronto con la Regione, mettendo da parte interessi e tatticismi inutili e dannosi per la popolazione e progettare un vero e sano sviluppo per l’intera area della Piana del Sele.”
Noi – conclude la nota del Capogruppo Antonio Conte, e dei suoi colleghi Antonio Petrone, Teresa Di Candia del Gruppo Consiliare ART.UNO-MDP in seno alla massima Assise cittadina – ci costituiremo contro in ogni sede e siamo pronti a partecipare ai Consigli Comunali unificati di Eboli e Battipaglia e degli altri comuni vicini interessati».
Intanto va ricordato a Conte, Petrone e Di Candia, che il primo atto concreto sarebbe quello di aderire ufficialmente allo Sciopero Generale cittadino del 19 e 23 p.v., indetto dalla Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, dei Comitati spontanei e delle varie associazioni oltre che di parti significative delle opposizioni, in attesa di un Consiglio comunale congiunto al quale il Comune di Eboli non ha aderito, manifestando, attraverso questa sua scarsa partecipazione contro lo Scempio ambientale che si sta consumando nei confronti della Città di Battipaglia e della stessa Eboli, un interesse contrario poi “giustificato” da una volontà favorevole rispetto alla realizzazione da parte di privati, di un ulteriore impianto di trattamento dei rifiuti nell’Area industriale di Eboli.
Eboli, 17 novembre 2017