Dibattito nel PD: Dalla Sicilia a Eboli, un Partito senza futuro

Ad aprire il dibattito su un PD narcotizzato, dopo la sconfitta siciliana e dopo mesi di silenzi è l’ex Vice Sindaco di Eboli Cicia.

Cicia prende spunto dalla sconfitta siciliana Democrat per tracciare i percorsi della sconfitta cittadina, ma anche delle modalità con le quali si è tenuto l’ultimo congresso cittadino e provinciale fatto a tavolino, e punta il dito su Luca Sgroia, per Cicia “carrierista” politico e autore dello sfascio del PD e dell’Amministrazione Melchionda.

Cosimo Cicia
Cosimo Cicia

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Le ultime elezioni in Sicilia per quanto non siano state una prova nazionale, sono state comunque un campanello d’allarme per il PD e tutta la compagnia che si è allegramente impossessato del PD. Più che un campanello potremmo dire una “sirena” di quelle che preannunciano i bombardamenti e adesso le reazioni o portano ad un fuggi fuggi generali per mettersi in salvo o ci si organizza con una contraerea e semmai se i “generali” non sono stati in grado di fronteggiare l’attacco si arriva anche all’ammutinamento e il primo maresciallo prende il comando e organizza la difesa.

Purtroppo quello che è avvenuto nel PD a livello nazionale e a catena in ogni singola realtà, è che i leader di sempre non si sono saputi fare da parte e hanno preteso di essere i leader di ogni stagione, ed in ogni stagione a causa delle continue imboscate, pur prendendo a prestito altri leader, a seguito delle continue guerre interne, all’indomani del risultato positivo (Si veda Prodi-D’Alema) li hanno immediatamente accoltellati e preso il loro posto.

renzi-boschi
renzi-boschi

Una continua storia di tradimenti e di congiure che hanno reso il terreno fertile al “bischero” fiorentino Matteo Renzi, il quale con la Rottamazione e ingaggiando una dura battaglia contro il grigiore di quei leader, li vinse e li stravinse.

Il popolo Democrat aveva così le  palle piene, che non ci mise un attimo a schierarsi “contro” i D’Alema, i Bersani e tutti quelli che si erano mummificati e attaccati con il bostik sulle sedie del potere, a favore di Renzi, e di li questo Partito man mano ha assunto le facce degli Orsini, Rosato, Madia, Boschi e chi più ne ha più ne metta, delle Banche e dei poteri forti, e scaricando invece tutti gli altri: giovani, pensionati, esodati,; trasformando il PD in una combriccola di familiari, amichetti e amichette senza pregi e valori.

De Luca J-Boschi-De luca S-Matteo Renzi-Mariaelena Boschi-Vincenzo De Luca
De Luca J-Boschi-De luca S-Matteo Renzi-Mariaelena Boschi-Vincenzo De Luca

Ma che centra con Eboli e la provincia? Centra e come, perché il PD all’epoca ricorse a Martino Melchionda, candidandolo a Sindaco, per le varie guerre intestine, un Sindaco in affitto, che mai in condizioni normali si sarebbe scelto, tanto è che egli spostò l’azione politica al di fuori del PD che lo aveva indicato e della coalizione che lo aveva sostenuto fuori da ogni logica di appartenenza svuotando sia il PD che la coalizione fino poi a consegnare la Città ad una coalizione rabberciata che sosteneva Massimo Cariello. Anche in questo caso gli elettori in generale e una parte dei quelli Democrat votarono “contro” un sistema che era diventato invadente, sfacciato, prepotente.

roberto-vincenzo-piero-de-luca
roberto-vincenzo-piero-de-luca

Un voto contro e non a favore, e qui sta la differenza. Differenza che se poi si vuole estendere alle politiche provinciali si incarna perfettamente con la strada impressa al PD da De Luca, che pur essendo stato un bravo Sindaco di Salerno, circostanza che gli è valsa per diventare Governatore della Campania, non è riuscito ad essere un leader e si è trasformato in “CAPO” favorendo il “piazzamento” dei due figli, Piero e Roberto, l’uno nel Partito regionale, l’altro come assessore al Comune di Salerno, ipotecando per entrambi: un Posto sicuro in Parlamento e il futuro Sindacato di Salerno post Enzo Napoli; circostanza che conferma la mutazione di De Luca, del PD e ovviamente, trasformazione in linea con quel PD nazionale che si richiama a Renzi i suoi amichetti, amichette e  familiari vari.

Franco Alfieri-Vincenzo De Luca
Franco Alfieri-Vincenzo De Luca

Una mutazione che a Salerno si incarna nel Partito della “Filiera Istituzionale” parallelo e contiguo al PD, che ha nel Governatore De Luca il suo massimo esponente e in Franco Alfieri il suo braccio operativo, al quale aderiscono di striscio tutti i Sindaci e gli amministratori che non vogliono riferimenti politici definiti e trasformando il terreno politico-istituzionale in un mare magnum del “qualunque“. E manco a farlo apposta l’ex Vice Sindaco di Eboli Cosimo Cicia, aprendo il dibattito sulla sconfitta politica siciliana del PD e puntando il dito accusatorio sul PD provinciale e locale, in Luca Sgroia individua un esponente di primo piano di quel Partito che fa capo a ad Alfieri e De Luca, Partito al quale, si dice, sembra essersi avvicinato anche il Sindaco di Eboli, e pare si riconosca nell’Assessore Maria Sueva Manzione, dipendente dell’Azienda Improsta, anche una rappresentanza in Giunta. Cicia apre veramente questo dibattito in provincia?

«Se si vuole capire perché il partito democratico perde le elezioni non occorre andare in Sicilia. – Scrive in una nota Cosimo Cicia ex Vice Sindaco del Partito Democratico ed ex Vice Sindaco dell’ultima amministrazione a maggioranza PD di Eboli guidata dal Sindaco Martino Melchionda ed ora Segretario IPASVI il Collegio provinciale degli Infermieri Professionali – Ci si può fermare ad Eboli.

Massarelli-Sgroia-Alfieri
Massarelli-Sgroia-Alfieri

Per eleggere, si fa per dire, per decidere i delegati al congresso provinciale si sono visti quei pochi che fanno la guardia ad un bidone ormai vuoto, e se li sono divisi. – prosegue Cicia facendo riferimento alle modalità di svolgimento del Congresso locale e quello Provinciale del PD tenuto in perfetta “sordina” e soprattutto a tavolino – Non esiste una discussione, non esiste un minimo di analisi di quanto accaduto tra il 2014 ed il 2015, quando il Pd ha fatto una campagna elettorale non contro Massimo Cariello, ma contro l’Amministrazione uscente, che era del Partito Democratico, ed ha ricevuto una sconfitta pesante.

Tutto è iniziato quando un personaggio locale – aggiunge Cicia riferendosi, sebbene senza citarlo a Luca Sgroiaha deciso che per fare carriera politica, non avendo altre occupazioni, bisognava seppellire un’esperienza politica ed amministrativa che si sarebbe conclusa dopo pochi mesi.

Ha distrutto un’esperienza, ma con essa un partito ed un gruppo dirigente. – prosegue Cicia puntando senza mezzi termini il dito politico-accusatorio su Sgroia, vicino a Franco Alfieri e per esso al Governatore Vincenzo De Luca attualmente Direttore dell’Azienda Agricola Sperimentale Improsta che a suo tempo staccando la spina, fu l’artefice del cappottamento dell’Amministrazione Melchionda – Ed è stato premiato, dal PD chiamato a dirigere nientemeno che un’azienda regionale.

Massimo Cariello-Mariasueva Manzione
Massimo Cariello-Mariasueva Manzione

Per quelli che hanno animato quella stagione, dal 2005 al 2014, non è stato un gran danno. – Prosegue ancora l’ex Vice Sindaco Cicia ed ex esponente di primo piano del PD locale e provinciale sottolineando il suo attuale ruolo che gli deriva comunque dal suo lavoro – Si sono ritrovati ad occupare altri ruoli, come il sottoscritto che è stato chiamato a presiedere, a livello provinciale e regionale, il Collegio degli infermieri che conta, solo su Salerno, 8.000 iscritti.

Tornando al PD, – Cosimo Cicia si lascia ad alcune considerazioni politiche sul PD – è un Partito senza futuro, se tutto si esaurisce nel dividersi i delegati di un congresso provinciale già deciso. – e prosegue facendo una similitudine tra quello che avviene a Eboli e in Provincia con le ultime elezioni regionali siciliane che hanno decretato una sonora sconfitta dei Democrat – A Eboli come in Sicilia accade così, e i cittadini o non vanno a votare, oppure finiscono per ricordarsi dell’ex Cavaliere che, a modo suo, è ancora capace di dialogare con loro. 

Colgo, comunque, l’occasione – conclude l’ex Vice Sindaco di Eboli Cosimo Cicia affidando a quel “comunque” un suo “augurio” al neo-Segretario provinciale del PD per un Partito che vorrebbe fosse diverso – per augurare buon lavoro al neo segretario provinciale Enzo Luciano».

Eboli, 8 novembre 2017

2 commenti su “Dibattito nel PD: Dalla Sicilia a Eboli, un Partito senza futuro”

  1. Un’ottima analisi da parte di Cosimo Cicia e di admin Ma penso che sia troppo tardi per il Partito Democratico nel volersi rifare una verginità la gente li ha giá marchiati con il sigillo del disonore.
    La terza Repubblica è alle porte….

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