Il principio di Prossimità per lo smaltimento dei rifiuti in impianti vicini ai luoghi di produzione, minimizzando il trasporto di rifiuti.
Bruno (PD): Il fondamentale è che tutte le strategie per “rifiuti zero” si basano su controllo, raccolta differenziata, riciclo, compostaggio. La soluzione sta nel ridurre la lavorazione dello STIR, che non può accogliere l’indifferenziato di tutta la provincia e della Calabria, ma solo della Piana del Sele.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «E’ giusto che la cittadinanza manifesti le proprie preoccupazioni. – esordisce il Segretario cittadino del Partito Democratico Davide Bruno che interviene rispetto alla questione del costruendo Impianto di Compostaggio nell’Area dello Stir di Battipaglia – Giusto protestare, ma finita la protesta cosa rimane? La situazione attuale o perfino un quadro peggiorato?
La paura è un sentimento legittimo, – prosegue Bruno – cui la politica deve prestare ascolto e attenzione. Chi ricopre, però, responsabilità ad ogni livello deve dimostrare anche una visione complessiva dei problemi. Soffiare sulla paura e cavalcare il disagio espone la nostra comunità a un progressivo indebolimento e sfiducia nelle istituzioni. Attualmente lo STIR tratta 166.500 tonnellate (tutta la provincia e 4 mila tonnellate dalla Calabria) e il 60 % va nell’inceneritore di Acerra. La parte rimanete dei rifiuti è destinato in impianti fuori regione.
Negli ultimi mesi il perdurare di miasmi derivanti dal trattamento di rifiuti, la concentrazione di 11 impianti di trattamento rifiuti, la mancata bonifica di alcuni siti – prosegue la nota di Bruno – di stoccaggio e la localizzazione dell’impianto di compostaggio nello STIR (le cui verifiche hanno dimostrato l’assenza di manutenzione negli anni) hanno contribuito ad accendere le proteste per la situazione ambientale del nostro territorio.
Il punto fondamentale è che tutte le strategie per “rifiuti zero” si basano su controllo, raccolta differenziata al massimo, riciclo, compostaggio. – sottolinea il segretario del PD elencando le corrette procedure per il buon funzionamento del trattamento dei rifiuti – Proponiamo l’applicazione dei principi di Autosufficienza e Prossimità, regolati dal Testo Unico Ambientale. Il principio di Autosufficienza per un sistema di impianti solo per un territorio circoscritto e senza conferimenti di altri comuni. Il principio di Prossimità per lo smaltimento dei rifiuti in impianti vicini ai luoghi di produzione, minimizzando il trasporto di rifiuti.
La soluzione – aggiunge Bruno formulando una proposta ed indicando una strada risolutiva – sta nel ridurre la lavorazione attuale dello STIR di Battipaglia, che non può accogliere l’indifferenziato di tutta la provincia e della Calabria, ma lavori solo l’indifferenziato della Piana del Sele. Lo stesso vale per il compostaggio: un impianto che serve solo i Comuni del nostro territorio. La gestione degli impianti va fatta con un sistema duale: comitato di gestione e comitato di sorveglianza formato da associazioni ambientaliste e Comune.
Chiediamo l’applicazione di questi due principi, Autosufficienza e Prossimità, – conclude il Segretario del PD Davide Bruno ribadendo sia la proposta di un così detto impianto di “prossimità” che un organism di controllo – per dire che il carico dei rifiuti va ripartito equamente in Provincia, ogni zona con i suoi impianti. Inoltre, Regione (che rilascia le autorizzazioni per le imprese che trattano rifiuti) e Comune (sul cui territorio sono insediate tali siti), emettano un’ordinanza congiunta per le aziende di rifiuti verificando immediatamente se le autorizzazioni rilasciate rispettano gli obblighi di legge e prendere i provvedimenti conseguenti. Solo così si applica il controllo, il principio “chi inquina paga” e la tutela della salute».
Bene la proposta di Bruno anche se arriva in ritardo rispetto ai provvedimenti che al contrario la Regione Campania ha portato a termine in pochissimi (marzo-settembre). Peccato. Perchè si possa prendere in esame questa proposta sarebbe necessario che Davide Bruno fosse il Governatore della Campania, e sarebbe necessario anche che Bruno Davide fosse il Vice Governatore e Assessore all’Ambiente della Campania. Purtroppoper lui e per noi il Governatore è Vincenzo De Luca e il Vice e Assessore all’Ambiente è Fulvio Bonavitacola, entrambi come il giovane Bruno sedicenti esponenti del PD e leader indiscussi di quel Partito della “Filiera Istituzionale” che annovera nelle sue file tutti gli Amministratori che si sono sfilati dalle loro reciproche appartenenze per seguire quel “dettato” che a loro giudizio è rappresentato dalla “collaborazione” per ottenere e risolvere quel problema.
Peccato che la proposta, oggettivamente sensata del giovane Bruno non può essere nemmeno presa in considerazione, anche perchè tutto è deciso, i progetti sono stati approvati ed hanno superato tutti i controlli, compreso quello degli “ambientalisti” che pare abbiano contribuito con proprie autorevoli personalità a redigere delle relazioni determinanti ai fini dell’approvazione del progetto. E’ stata anche esperita ed assegnata la gara e in ballo ci sono ben 9 milioni e mezzo di euro, di cui circa 5milioni e mezzo per la realizzazione e il resto a disposizione della Stazione appaltante: Un festival di soldi che farebbe venire fame anche al più cronico sofferente di anoressia; e un qualsiasi ripensamento genererebbe un contenzioso altrettanto milionario per mancanza di change che aprirebbe ben altre questioni, specie nei confronti della Corte dei Conti.
Intanto mentre le considerazioni di Bruno inchiodano la cieca arroganza dei suoi leader De Luca e Bonavitacola, la Città si organizza per manifestare attraverso uno Sciopero genrale tutta la sua contrarietà. Sciopero che comunque non cambierà un bel niente, perchè è già tutto deciso: Eboli, Battipaglia e la Piana del Sele saranno il Polo indiscusso della Mennezza.
Battipaglia, 3 novembre 2017