La Sindaca boccia documento e dissidenti: Irricevibile, condivisibile nel merito ma inopportuno; e organizza lo sciopero con i comitati di lotta.
Lo scontro vorrebbe marginalizzare la protesta popolare contro il Compostaggio. La Francese stretta tra le “trasversalità del “Partito della Filiera Istituzionale” di De Luca e quella del “Mondo di Zara”, interpetra con i movimenti e i comitati cittadini la protesta popolare, mentre Provenza rischia.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – “Ieri come concordato – si legge in una nota stampa dei consiglieri di Maggioranza – i Consiglieri Comunali di maggioranza, convocati dalla Sindaca Cecilia Francese si sono riuniti per discutere del documento presentato da alcuni consiglieri e della organizzazione dello sciopero cittadino sulla questione dell’impianto di compostaggio.
I consiglieri comunali – si legge ancora nella nota della Maggioranza consiliare che sostiene la Francese – hanno preso atto della gravissima decisione dei firmatari del documento di disertare la riunione, nella convinzione che chi firma un documento dovrebbe avere il coraggio e l’accortezza di non sottrarsi al confronto politico.
Nonostante cio’ la maggioranza ha esaminato il documento ritenendolo:
- Irricevibile, sotto l’aspetto del metodo, in quanto in palese violazione di accordi presi dentro la maggioranza, secondo cui era in quella sede che avrebbero dovuto essere sollevati eventuali problemi politici;
- Non condivisibile, sotto l’aspetto del merito, in quanto per chi governa una citta’ rifugiarsi dietro slogan generici e’ sempre una prassi disastrosa, specie quando dietro quegli slogan si nasconde una sola richiesta politica che e’ quella dell’azzeramento della Giunta;
- Sbagliato sotto l’aspetto della tempistica, perche’ presentare un documento di richiesta di “riequilibrio” di poltrone mentre la citta’ si sta avviando ad uno sciopero cittadino e’ addirittura pericoloso perche’ da’ l’idea di una politica distante dai problemi dei cittadini e presa tutta dai suoi giochini .
Nonostante cio’ la maggioranza, – prosegue la nota – che rimane aperta al dibattito ed al confronto politico con tutti, ha demandato alla Sindaca il compito di acquisire proposte concrete sui 9 punti enunciati nel documento, al fine di dare la possibilita’ di passare dalla enunciazione alle proposte e dare alla maghioranza di valutare le stesse.
Esaurito il primo punto all’ordine del giorno – prosegue la nota – i consiglieri di maggioranza sono passati alla discussione della organizzazione dello sciopero citradino, che se per qualcuno puo’ essere problema secondario tale da poter essere rinviato, per la maggioranza e’ invece questione alla quale tutto oggi e’ subordinato.
La maggioranza – si aggiunge ancora – ha espresso valutazione positiva sugli atti che l’Amministrazione in accordo con i comitati di lotta cittadini stanno approntando a partire dal cronoprogramma degli appuntamenti da svolgere nel corso dei prossimi giorni:
- Venerdì 3 alle ore 10 incontro dirigenti scolastici
- Martedì 7 alle ore 12 incontro associazioni di categoria
- Mercoledì 8 alle ore 11 convocato incontro con i sindacati.
- Entro la settimana prossima, dopo i passaggi istituzionali obbligatori, sarà comunicata ufficialmente la data della manifestazione.
- Inoltre, sempre, entro domani questa amministrazione comunale metterà a disposizione del comitato Non vogliamo il sito di compostaggio a Battipaglia l’aula magna presente all’interno della scuola E. De Amicis.
- Mentre da Ieri mattina sul sito del comune è stata creata un’area riservata Miasmi e Compostaggio dove entro domani sarà caricata l’intera documentazione a disposizione dell’Ente per quanto riguarda gli interventi fatti e le problematiche ambientali.
La maggioranza inoltre, – si precisa nella nota – invita la Sindaca sempre in stretto accordo con i Comitati a fissare quanto prima la data dello sciopero onde evitare il rischio di un “calo di tensione“, ed infine vista l’iniziativa di audizione in Regione sulle questioni della gestione dei rifiuti nella Piana del Sele, invita la Sindaca ad essere parte attiva di quell’appuntamento per poi riferire sugli esiti alla Citta’ di Battipaglia.
I consiglieri – conclude la nota stampa – hanno poi invitato la Sindaca a convocare quanto prima altra riunione per andare sempre di piu’ nel merito della organizzazione dello sciopero e per affrontare altri temi di grandissima attualita per la citta’: dal PUC, alla situazione di Alba ecc. sui quali l’azione amministrativa non puo’ fermarsi».
Roberto Cappuccio, Valerio Longo, Gerardo Zaccaria, Angelo Cappelli, Giuseppe Salvatore, Franco Marino e Bruno Amendola, i sette firmatari del documento dei 9 punti sono avvisati e serviti, così come “avvisato” e “servito” resta anche l’Assessore e coordinatore cittadino di Forza Italia Giuseppe Provenza.
Purtroppo per Battipaglia e i battipagliesi queste schermaglie non finiranno mai, o meglio non finiranno mai se non si gira una volta per tutte la pagina e per maggiore sicurezza si chiude il “libro”, libro che ci riporta, senza andare troppo indietro all’ultimo ventennio, contrassegnato da ben 5 commissariamenti di cui uno “speciale”, evidentemente riconoscendo come sia “speciale” Battipaglia. Un ventennio caratterizzato da diversi passaggi, sicuramente tra i più significativi l’affermazione di Fernando Zara, il quale sebbene proveniente da un’area politica della Destra più militante, sempre sopita ma mai spenta, prima e dopo Zara, ben presto si affrancò dalle sua originaria provenienza e in virtù di una sua forte personalità, comunque segnò un percorso politico “svincolato” dai Partiti pur facendone parte in diversi di essi, segnando: anni e stagioni politiche condivise dai suoi sostenitori e dalla Città che lo eleggeva; contestato dagli altri che si opponevano a lui e al suo sistema politico “muscolare” o “mascellare” che dir si voglia, fino poi a sancire un “divorzio”, ma mai recidendo quel legame sottile e forte che lo lega ad un sentimento politico che oggi ancora attraversa anche molti di quei sette “contestatori” della Sindaca Francese che altri non attendevano che una “chiamata alle armi”.
“Chiamata alle armi“, che ha anche una sua strategia che non è affatto condannabile, dal momento in cui facendo parte di una coalizione ed avendo a pieno titolo partecipato alla vittoria della Sindaca Francese reclama spazi e rappresentanze, per concorrere e semmai decidere preventivamente sui percorsi politici che intraprende la maggioranza. Una ragione che riconduce anche a quel momento che la Sindaca e i suoi consiglieri comunali definiscono “inopportuna” ma che covava da tempo e che POLITICAdeMENTE pur rispettando ogni singola posizione politica aveva contestato fin dall’inizio questa alleanza ritenendo che l’esperienza che la Sindaca Francese proponeva alla Città con l’alleanza con il “mondo di Zara” non corrispondesse a quella che invece avrebbe voluto rappresentare, ovviamente rispondendo ad un giudizio politico negativo, che i più riconducevano alle passate amministrazioni partendo da Zara e passando da Alfredo Liguori e Gennaro Barlotti fino a giungere a Giovanni Santomauro, ritenendo siano stati anni attraverso i quali si era andata consolidando una crisi di valori, che coglieva la politica, la società e l’economia cittadina e che si riteneva con queste elezioni si potesse recidere quei rapporti e andare oltre.
Una chiamata alle armi che i “riservisti” potevano anche accantonare proprio nel momento in cui la Città stava ingaggiando una lotta contro quell’arroganza istituzionale interpetrata dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca e dal suo vice e Assessore regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, i quali in ragione di alcuni protocolli stipulati in passato hanno ritenuto di non doversi confrontare con i territori se non dopo aver consumato tutte le decisioni in merito alla realizzazione dell’Impianto di Compostaggio presso lo STIR di Battipaglia: Bandita la gara; affidato e approvati i progetti con la benedizione anche di tecnici “ambientalisti” pienamente coinvolti; Esperita e affidata la gara; ma con la delicatezza di mandare a comprare il formaggio, alla delegazione ascoltata in Commissione ambiente, fino a quel momento per niente coinvolta se non nel coro delle risoluzioni regionali.
Si dirà a giustificazione del momento, che era da tempo che si richiedeva un maggiore coinvolgimento e un rimescolamento, ma si potrebbe controbattere che forse avendo atteso tanto che si aspettasse un altro poco non ci sarebbe stato niente di male. Fatto sta che in questo momento che si sta allestendo una protesta che sfocierà in uno Sciopero Generale cittadino, quest’azione oltre a depotenziare la figura del Primo Cittadino, potrebbe indebolire anche la protesta stessa, oltre che magari potrebbe addirittura sfociare in una crisi ben più profonda fino alle dimissioni della Sindaca o per sfiducia o per protesta anche questa. Insomma un momento sbagliato. Un momento sbagliato che invece alcuni interpretano come voluto e come ordito dal “Partito della Filiera Istituzionale“, quello che si sta costruendo man mano intorno al Governatore della Campania, proprio per indebolire la Sindaca Francese, atteso che i vicini suoi colleghi non si sono nemmeno fatti vedere per striscio e anzi ne hanno preso le distanze perchè anchessi parte di quel Partito.
Intanto si va sempre più affermando la consapevolezza che l’Impianto di Compostaggio si farà e come, così come di potenzierà anche il Sito di Eboli, e nonostante Cecilia Francese si sta svociando nell’indicare come lo STIR abbia lavorato oltre che al di sopra delle sue potenzialità anche con macchine obsolete, guaste e mal funzionanti oltre che per nulla a norma. Si sta svociando anche a denunciare come sia scorretta la posizione della Provincia di Salerno che nel mentre dovrebbe svolgere un ruolo di controllore, finge di ignorare di essere anche controllata essendo proprietaria della Società Ecoambiente che gestisce STIR di Battipaglia. Un macroscopico conflitto di interessi che purtroppo sfugge a tutti o tutti fanno finta di non capire e non conoscere, così come tutti evitano di parlare dei rapporti allarmanti sulle aspettative di vita dei cittadini ricadenti nell’area tra Battipaglia ed Eboli laddove per anni si è sversato rifiuti nelle Discariche di Castelluccia e di Grataglie e delle pericolose insorgenze, oltre la media nazionale anche queste, di malattie tumorali riconducibili alle criticità di una cattiva gestione del processo dei rifiuti.
E così oggi la Sindaca Francese diventa sempre più epressione di quella protesta cittadina e popolare che i Partiti snobbano per vari motivi non ultimi quelli che si richiamano alla “trasversalità” del “Partito della Filiera Istituzionale” e alla “Trasversalità” di quel legame sottile e forte che si richiama a quel sentimento politico che unisce il “Mondo di Zara“. Mentre questo avviene le Opposizioni, per metà anch’esse legate all’uno e all’altro mondo stanno a guardare in attesa di dare l’ultima spallata, la protesta avanza: si va verso lo sciopero generale cittadino; resta solo da stabilire insieme ai Comitati cittadini di protesta la data. E provenza? Rischia, ma non troppo, anche perchè anch’egli è vittima di quei due “mondi”.
Battipaglia, 2 novembre 2017