A Dario Franceschini, Segretario a tempo, il compito di guidare il Partito verso il Congresso, che si terrà prima delle Elezioni Europee.
Dario Franceschini è il Segretario reggente del Partito Democratico. Lo ha deciso la conferenza nazionale dei Segretari Regionali, che ha accolto la proposta del coordinamento nazionale del PD.
Franceschini secondo Andrea Orlando, portavoce del PD, avrà il compito di traghettare il Partito Democratico, in questo momento difficile, verso il suo Primo Congresso.
Le tappe verso il Congresso prevedono in primo luogo: l’Assemblea Costituente che si terrà sabato 21 febbraio p. v. presso la nuova Fiera di Roma, che confermerà l’ elezione del Segretario e la volontà di proseguire nel percorso iniziato da Veltroni; di convocare il Congresso prima delle elezioni Europee e Amministrative di Giugno; di guidare il Partito verso le elezioni curando l’aspetto politico e organizzativo, ivi compreso la compilazione delle liste.
La soluzione Franceschini era l’unica possibile oltre che praticabile, secondo la maggior parte dei dirigenti, tuttavia non sono mancate critiche, distinguo e perplessità, che comunque sono state messe da parte, facendo prevalere il senso della responsabilità, che il momento richiede.
Anche se stamattina in una nota della “Velina” rossa, l’agenzia di stampa vicino a Massimo D’Alema, si registrava una ferma contrarietà all’ipotesi Franceschini, bollandolo come inadeguato e uomo di Azione Cattolica, la maggior parte dei dirigenti, come Antonello Soro, Anna Finocchiaro, Piero Fassino, Pierluigi Bersani e lo stesso Walter Veltroni, hanno optato per l’ipotesi della reggenza affidando allo stesso Franceschini, che già ne è stato Vice Segretario, la guida del Partito.
L’ipotesi non sembra essere gradita a Massimo D’Alema, assente stamattina al discorso di Veltroni, che viene indicato come il maggior “guastatore” della segreteria Veltroni e del Partito Democratico.