Per Cardiello (Fi) dietro la liquidazione della fattura al Padre della Massarelli ci sarebbe tra: “Cariello e il Pd ebolitano: un amore a tinte fosche”.
Quello della Massarelli sembra essere uno “scandalo di Pulcinella” che nasconde altro. Un tranello in previsione del Congresso locale del PD che mette in luce una storia politica dei Democratici fatta di scontri sotterranei, violenti e senza esclusioni di colpi, in uno scenario politico degradato e qualunquista.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il capogruppo azzurro interviene a seguito dell’inchiesta de L’Occhio di Salerno e provincia. Cardiello coglie la palla al balzo per fare un “pallonetto” e parlare del Sindaco di Eboli Massimo Cariello e del PD complici entrambi di una “commistione connivente” che si estenderebbe da destra a Sinistra passando dal PD a Fratelli d’Italia, dall’Amministrazione comunale multicolore alla Provincia di Salerno anch’essa multicolore e multiforme, rispondente sempre più ad una “formula” politica “qualunquista” che è funzionale solo alla così detta “filiera istituzionale” più che ai Partiti di provenienza, indipendentemente dalle loro collocazioni politiche conseguenti ai risultati elettorali, rispetto ad una vicenda che come dice Cardiello e lo stesso articolo che avrebbe sollevato lo scandalo (sic), è tutto regolare e non c’è niente di male, e allora? Allora perché è stato trattato come uno scandalo?
«Apprendo con profondo stupore della liquidazione fatta dal mio Comune ad una società vicina al Pd – scrive nella sua nota Damiano Cardiello – Nulla di illegale né illegittimo mi pare evidente, ma il problema è politico. – e aggiunge – Va bene essere Sindaco e contestualmente assessore con Giuseppe Canfora, espressione del PD provinciale.
Va bene avere in giunta un assessore, con delega alle politiche sociali (dunque anche immigrazione), commissario cittadino di Fratelli d’Italia. – prosegue – Ma sarebbe opportuno ponderare meglio questi finanziamenti che, come documentato dall’inchiesta de L’Occhio di Salerno e provincia, sarebbero finiti nelle casse di una società di comunicazione, tra i cui soci compare il segretario cittadino del Pd ebolitano.
Una domanda sorge spontanea: il Partito democratico, dopo questa angosciante notizia, continuerà a fare opposizione? – si chiede e chiede in conclusione il consigliere Damiano Cardiello di Forza Italia – Nel frattempo li invitiamo a ritrovare l’identità politica persa».
Quello del padre della Segretaria del PD ebolitano Paola Massarelli sembra essere lo “Scandalo di Pulcinella” o meglio il “Segreto di Pulcinella“, che sembrerebbe a sua volta essere stato svelato non da un’inchiesta, ma da una “soffiata” che ha tutto il sapore di un tranello, ordito da ambienti vicini o dentro il PD locale, maturato in prossimità di un appuntamento politico come quello del rinnovo degli organi statutari interni ai Democrat che si dovrebbe tenere domenica prossima nella saletta del Bar Fatina, a dimostrazione di come il PD sia popolare e come i suoi leader, da uomini da marciappiede, siano tra la gente e con la gente.
Cardiello dice: “È un problema politico“; cosa? Quello che un’Associazione che non è allineata all’amministrazione ottiene un finanziamento per un’iniziativa non di partito ma sociale e politica al tempo stesso? Quale sarebbe lo scandalo e quale la commistione? Chiediamo a Cardiello e ai moralisti di turno pronti sempre a trovare gli altri in fallo, per voi solo le associazioni vicino alle maggioranze di governo dovrebbero ottenere dei contributi? Un problema politico invece è capire perché una soffiata cattiva interviene in questa storia politica cercando di sparigliare le carte. Il problema politico, e fino ad un certo punto, sarebbe quello di capire perché non si svolge il congresso locale del PD e perché solo dopo che si è raggiunto un accordo, si arriva a convocare fittiziamente un’assemblea da Bar e poi semmai “simulando” un Congresso vero, stilare un verbale frutto di un accordo a tavolino che certifica fittiziamente la distribuzione del “bottino”, in tante parti quanto ognuno immeritatamente ritiene di attribuirsi. Ecco che arriva la ciliegina avvelenata sulla torta, e attraverso un finto scandalo si mette fuori gioco la giovane segretaria uscente Massarelli, un’azione “sostitutiva” ad una presa di posizione politica che non si ha il coraggio di prendere, che ha il chiaro intento di metterla da parte, vieppiù azzoppandola.
Oggettivamente un anno di segreteria quello della giovane Paola Massarelli senza particolari emozioni, ma non poteva essere altrimenti, tenuto conto della inesistenza del Partito Democratico locale, che in passato riusciva ad organizzarsi solo in occasioni elettorali interne ed esterne e in quelle circostanze tutti quei gruppi e gruppetti che rappresentano nulla e per niente gli elettori, che al contrario ci sono, riuscivano a mettersi insieme solo ed esclusivamente per contrastare il gruppo che fa capo ai Riformisti dell’ex Ministro Conte, poi transitato in Art1-MDP.
Altro che scandalo la liquidazione di una fattura e altro che “amore a tinte fosche” come dice Cardiello. Non c’è nessun amore e nessuna foschia tra Cariello e il PD, c’è solo un rapporto para-politico che segue appunto quella “filiera politico-istituzionale” che si va preferendo, e l’Amministrazione Cariello è l’ultimo anello di quella catena che appunto tiene insieme un bel po’ di consiglieri senza identità, altri che cercano di averla attraverso le continue migrazioni, scegliendo di volta in volta sigle e Partiti diversi e in questo bailamme, si dice, c’è rappresentato anche (maligni) il PD della “corrente” di Alfieri attraverso l’Assessore Maria Sueva Manzione, la quale sarebbe legata a sua volta, anche per motivi di lavoro, al direttore dell’Azienda Improsta Luca Sgroia, ex Assessore della giunta Melchionda e nonostante la sua giovane età, “capitano” di lungo corso del PD erede del PCI-PDS-DS, perché egli faceva politica che aveva i calzoncini corti, anzi aveva il pannolino.
Altro che inchiesta giornalistica di una “miserabile” fattura che richiedeva un finanziamento per una “azione meritoria” di un bando della Presidenza del Consiglio, come è stato riportato dall’articolo, e che involontariamente Damiano Cardiello ha traghettato, questa sembrerebbe una resa di conti di quel PD peggiore che altro non sa come fare per farsi schifare dall’elettorato.
Eboli, 14 ottobre 2017
Da chi mi fido mi guardi Iddio, da chi non mi fido mi guarderò io. Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io. Di chi mal fai, non ti fidare mai. Di chi non si fida, non ti fidare.
Eh si, sembra una polpetta avvelenata preparata da uno chef interno!
Cardiello fa il suo mestiere di oppositore, non lo fa chi invece dovrebbe remare nella stessa direzione e fa giochi sotterranei stupidi, per dividersi il nulla incartato!
Admin, nel tuo resoconto hai dimenticato di citare la “responsabile comunicazione”(testualmente si riporta)della Società liquidata dall’Amministrazione, la dott.ssa Mercurio, sempre molto vicina alle vicende “progettistiche” e culturali di questa Amministrazione.
Nulla contro di lei o la sua posizione, solo una precisazione a completezza del quadro da te descritto.
Arrivederci.