“Non saranno previsti nuovi centri di accoglienza ad Eboli”: l’Amministrazione smentisce Cardiello”…. ma spunta una delibera di Giunta.
Con la delibera del 20/10/2016 l’Amministrazone chiede volontariamente i finanziamenti per l’accoglienza dei Migranti per il Progetto SPRAR. E case, ex Alberghi e Aziende Agricole proliferano e diventano Centri di Accoglienza. Proliferano anche le Associazione, e i migranti diventano “Moneta umana”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’ennesimo attacco di un consigliere comunale di opposizione – si legge in una nota dell’Ufficio stampa del Sindaco di Eboli all’indomani delle accuse del Consigliere di opposizione Damiano Cardiello, capogruppo di Forza Italia – è l’occasione per far emergere la verità sulle dinamiche di accoglienza sul territorio ebolitano, circoscrivendo responsabilità precise e stigmatizzando le accuse poco credibili di una parte dell’opposizione. «Il consigliere Cardiello dice che le bugie hanno le gambe corte? Dovrebbe imparare che le falsità più pericolose sono le verità distorte e che le sue bugie fanno male sempre e solo alla città -, sentenzia il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -. Da quando siamo alla guida della città abbiamo impedito l’apertura di nuovi centri, evitando arrivi incontrollati sul territorio ebolitano».
Durante la passata amministrazione sono passati sotto il naso di Cardiello progetti, come questo sull’accoglienza, senza che l’allora consigliere, sempre di opposizione, spendesse una sola parola contro. La precedente amministrazione aderì al progetto Sprar, nel 2012, inserendo in una prima fase 25 richiedenti asilo in tre appartamenti al centro di Santa Cecilia. Peraltro, gli Sprar rappresentano l’unico sevizio in grado di garantire certezze sugli ospiti, in quanto ufficialmente in condizione di asilo politico. «Questa soluzione creò diversi problemi di convivenza fino a quando l’amministrazione Cariello delocalizzò la struttura in una sede più idonea, rispettosa delle esigenze dei residenti di Santa Cecilia e degli ospiti stessi – spiega l’assessore alle politiche sociali, Lazzaro Lenza -. Negli anni della gestione commissariale il progetto è stato ampliato a 50 richiedenti asilo. L’amministrazione Cariello ha invece voluto che quegli ospiti, già presenti da oltre 3 anni sul nostro territorio, trovassero accoglienza più diffusa ed a minore impatto. La struttura di Epitaffio già era disponibile come centro di accoglienza ed abbiamo ritenuto fosse più opportuno ospitare un piccolo gruppo di ospiti inseriti in un progetto come lo Spar, di cui il Comune detiene il controllo completo e demanda a terzi la gestione, piuttosto che altri migranti provenienti dagli sbarchi ed accolti in emergenza, per i quali la Prefettura detiene la gestione completa e può agire anche senza il coinvolgimento delle amministrazioni locali. L’arrivo nel 2012 dei 50 richiedenti asilo del progetto Sprar non lo ha richiesto questa Amministrazione, ma abbiamo il dovere di gestirli meglio possibile, nel rispetto delle regole, dei diritti dei vari attori coinvolti e soprattutto della dignità umana di tutti, anche dei richiedenti asilo che erano già ospiti a Eboli, prima delle scorse elezioni. Il consigliere Cardiello ha tutto il diritto di fare opposizione, ma non può continuare a stravolgere i fatti e a far finta di ignorare che chi amministra ha il dovere di risolvere i problemi creati da scelte compiute negli anni passati e gestire le criticità, al di là delle singole appartenenze politiche, operando con obiettività e buon senso».
Ci risiamo con le “verità contrapposte”: Da una parte Cardiello che cita strutture e società che gestiscono l’accoglienza dei Migranti richiedenti “asilo politico” o semplicemente di migranti; dall’altra il Sindaco Cariello e l’Assessore Lenza che rimandano la “palla” e quindi ogni responsabilità alla gestione Commissariale e all’Amministrazione precedente, confinando le attuali presenze diffuse sul territorio come atti dovuti in prosieguo di decisioni, che appunto, sono solo in capo a altri; Sebbene è comprensibile che quando si ha la responsabilità amministrativa si deve comunque fare delle scelte e spesso quelle scelte sono “impattanti” o “scomode” per tutti, ma sono scelte che muovono interessi, soldi, e purtroppo, come in questo e tanti altri casi passano attraverso persone, le quali indipendentemente dal colore della loro pelle rappresentano “moneta umana“, e dietro quella “moneta umana” si organizzano Associazioni umanitarie o paraumanitarie, fino a quando poi ci accorgiamo che fanno tutt’altro e li arrestano.
La colpa è sempre degli altri. E anche in questo caso sarebbe degli altri nel momento in cui Sindaco e Assessore la attribuiscono alla Commissaria Prefettizia Filippi e all’Amministrazione Melchionda, dimenticando che all’indomani dell’insediamento dell’Amministrazione Cariello, proseguendo con quegli atti se ne è condiviso l’indirizzo e dimenticando che l’ex Sindaco Martino Melchionda ha concorso all’affermazione della sue liste, tant’è che tra gli Assessori vi è anche una rappresentanza riconducibile a Melchionda. Sulla base di queste considerazioni, chi vietava al Sindaco Cariello di non condividere le scelte fatte e chi lo ha costretto ad accettare “l’aiuto” politico ed elettorale del suo predecessore fino a condividerne anche le sue scelte in merito a quella delibera del 2012, di aderire al progetto SPRAR che egli ha richiamato nel suo comunicato?
Pertanto lasciando stare le precedenti responsabilità, sta di fatto che questa amministrazione è in carica da circa 29 mesi e quindi quelle responsabilità sembrerebbero essere molto lontane specie se si il Comune e quindi la Giunta Cariello, con una propria Delibera del 20 ottobre del 2016, che di seguito si pubblica integralmente, ha rinnovato la propria volontà di aderire volontariamente ad un Bando per accedere a specifici finanziamenti da erogare rispetto a progetti di accoglienza. Il Sindaco e l’Assessore ahi voglia di smentire che: “Non saranno previsti nuovi centri di accoglienza ad Eboli“; la delibera dice proprio il contrario, evidentemente quella di Cariello e Lenza è una mezza verità, nel senso che dopo quelli che ha lamentato Cardiello non ce ne saranno più sul nostro territtorio.
Intanto questi centri di accoglienza o queste case che vengono utilizzate da Associazioni che precipuamente si dedicano all’accoglienza dei migranti, proliferano, e proliferano anche le Associazioni che si dedicano all’accoglienza, e indipendentemente da quei famosi 50 migranti di cui ne avevamo maledettamente bisogno per presidiare “accattonando” tutti i supermercati cittadini, ci piacerebbe sapere:
- quanti “Centri” o “Strutture”, o “Abitazioni“, o “Strutture Alberghiere o ex Alberghi” sono presenti sul nostro territorio?
- Quanti Migranti con lo status di profugo o richiedenti Asilo, o in condizioni disagiate vi sono sul nostro territorio, in aggiunta ad altre strutture abusive disseminate sul nostro territorio cittadino ci sono?
- A quanto ammontano i finanziamenti riconducibili al Programma SPRAR?
- Quali sono le Associazioni o le società che si occupano di accoglienza?
- Chi sono i componenti delle Associazioni e chi sono i proprietari delle strutture che si usano per l’accoglienza?
- E immaginando siano tutte Associazioni di persone fortemente motivate da nobili principi è il caso di sapere se tra questi vi siano persone legate ad organizzazioni malavitose o siano esse stesse malavitose, o che abbiano o hanno avuto problemi con la giustizia?
Tutte domande legittime e che non riconducono affatto alla gestione Commissariale e ne talpoco all’Amministrazione Melchionda, ma per mezzo di questo atto di Giunta ci riportiamo a sottolineare la volontà che la Giunta Cariello a Completo ha espresso rispetto al Progetto SPRAR. E non ci si venga a dire che dell’accoglienza si è fatto il vessillo dei valori eterni. Quando è troppo è troppo e l’accoglienza non c’entra proprio nulla, siamo alla distorsione di un valore e alla “Monetizzazione delle persone“, ma siamo anche alla diseducazione della convivenza e assistere purtroppo come milioni di euro vengono spesi male e vengono sottratti alle vere emergenze che non escludono le povertà emergenti e quelle consolidate, le drammatiche condizione dell’assistenza agli anziani e alle persone diversamente abili o veramente bisognose e che non stanziano davanti ai supermarket o ai bordi delle strade ma che vengono abbandonate senza nessuna preoccupazione di sorta. Ci rendiamo conto perchè i nostri giovani devono accettare di essere inoccupati e magari lasciare le proprie città e recarsi al Nord o all’estero perchè da noi si sono bruciati in tre anni circa 10 miliardi di euro e si prevede che per il 2017 andremo verso una cifra di oltre 7 miliardi di euro, ben oltre i 4.7 miliardi previsti. Tutti euro andati a puttane, e nelle scuole non c’è nemmeno il gesso e a settembre di ogni anno l’a regione Campania e le ASL sospendono i tiket e tutte le prestazioni, anche quelle compatibili con la vita sono a pagamento.
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Eboli, 10 ottobre 2017
Admin,come si dice in italiano “figura di merda”??perché vorrei scriverlo in italiano,ma non mi viene!
Ma ogni politico quante bugie ha a disposizione per il mandato?perché l’attuale sindaco le ha già consumate tutte in due anni!
Cardiello sarà anche petulante,ma questi veramente si meritano di essere presi a schiau.
Salve, io sono un residente della zona Epitaffio e volevo fare una domanda .
Mi sono informato presso fonti ufficiali e mi risulta per certo che anche a San Cataldo doveva sorgere una struttura Sprar.
Perchè lì fu impedita e qui viene addirittura come dire caldeggiata?
Qual’è la differenza tra Epitaffio e San Cataldo?
Ebolitani ribellatevi , siamo ospiti in patria nostra ….camorra legalizzata i centri di accoglienza di rifugiati politici sono centri solo per far soldi a spese dei contribuenti italiani…mio figlio laureato disoccupato e non idoneo nemmeno a lavare i piatti non ha diritto a nulla , pga il ticket se si ammala, non usufruisce di bonus di mantenimento , tutto a crico della famiglia che paga dovutamente le tasse … ma che cavolo di nazione è questa… ed eboli è il fiore all’occhiello siamo mafiosi e perseveriamo….
continua l’incessanten demolizione nel centro antico …scempio di pseudo imprese improvvisate e senza i paletti di sicurezza… autorizzate dall’ufficio tecnico del comune
fanno tutto questo alla luce del sole e nessuno interviene.. questo significa che la legalità e le regole ad Eboli non esistono .