La Riforma della scuola penalizza i piccoli comuni e crea molti disservizi
VIBONATI – Sa – L’Amministrazione comunale di Vibonati è intervenuta cambiando le sorti, che sembravano segnate, della scuola media del capoluogo. Il pericolo è stato scongiurato per l’anno scolastico 2010-2011. Al centro del problema la carenza di ragazzi iscritti, aggravata dal fatto che la nuova Riforma scolastica, penalizzando oltre ogni misura le scuole dei piccoli comuni, ha dettato regole ferree per la formazione delle classi.
Il Sindaco Massimo Marcheggiani e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Manuel Borrelli hanno affrontato seriamente il problema e nei giorni scorsi hanno tenuto diversi incontri nei comuni viciniori, offrendo anche il trasporto gratuito e l’attivazione di ulteriori servizi extra-curricolari, e in questo modo sono giunte le iscrizioni necessarie di alunni provenienti da scuole di altri comuni.
L’attuale fase di tagli alle istituzioni scolastiche, predisposta dal Governo Berlusconi su proposta del Ministro all’Istruzione Maria Stella Gelmini, apre la prospettiva di chiusura dei plessi scolastici più piccoli ed in questo contesto proporre delle agevolazioni, secondo le valutazioni dell’Amministrazione comunale, è forse l’unica soluzione per mantenere attiva la scuola.
La notizia positiva arriva in concomitanza con la chiusura delle pre-iscrizioni per l’inizio dell’anno scolastico 2010-2011. Fino alla data ultima del 27 febbraio c’è stato quindi un lavoro importante che ha visto impegnata l’Amministrazione comunale, la scuola e i genitori degli alunni uniti per raggiungere il risultato voluto.
Marcheggiani e Borrelli ringraziano la dirigente scolastica, i docenti, i genitori degli alunni dei comuni di Ispani e di Tortorella, la rappresentante dei genitori di Vibonati che insieme alle altre madri ha dimostrato di avere a cuore le sorti della scuola. L’amministrazione inoltre, ha richiesto all’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Campania, un finanziamento per la costruzione di un nuovo edificio scolastico che vada ad unire le scuole del capoluogo e della frazione.
“Non far partire la prima classe della scuola media – avverte il Sindaco Massimo Marcheggiani – avrebbe comportato un grande danno alla nostra comunità con il pericolo di indebolimento della scuola. In altre parole, la chiusura della scuola” .
“Abbiamo profuso notevoli sforzi – afferma l’Assessore alla Pubblica Istruzione Manuel Borrelli – per raggiungere un simile risultato. La riforma e i tagli perpetrati nei confronti della scuola pubblica non tengono minimamente conto delle peculiarità del territorio e dell’importanza che la scuola riveste nei piccoli comuni come il nostro “.