Accuse dall’ex coordinatore Di Cunzolo alla maggioranza. Interviene la Sindaca di Battipaglia: solidarietà a Bovi.
La Francese a muso duro: “Siamo impegnati in una battaglia per ripristinare legalità e trasparenza in questo Comune. Di Cunzolo dovrebbe fin troppo bene, che questa logica è quanto di più distante possa esserci dal modo di pensare e di operare mio, dell’Amministrazione e della maggioranza.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «Leggo con stupore e con dolore le dichiarazioni dell’ex coordinatore della maggioranza architetto Bruno Di Cunzolo – afferma la sindaca Cecilia Francese -. Attacchi pesanti al Capogruppo della lista “Con Cecilia” Pino Bovi coinvolgendo tutta la maggioranza facendo riferimento a non meglio chiariti aiuti a chi organizza manfrine.
Non mi è chiaro – insiste la Sindaca Francese – a cosa si riferisca l’architetto Di Cunzolo che dovrebbe sapere bene, fin troppo bene, che questa logica è quanto di più distante possa esserci dal modo di pensare e di operare mio, della Amministrazione Comunale e della maggioranza che la sostiene.
Noi siamo impegnati in una battaglia tesa a ripristinare legalità e trasparenza in questo Comune, – ribadisce con fermezza Cecilia Francese – ed il terreno della formazione del PUC è uno di quelli più delicati su cui intendiamo misurarci, sapendo che su questi temi si sono consumati i disastri della politica battipagliese e si sono misurati gli interessi veri che hanno tenuto in scacco la città bloccandola nella sua aspirazione a crescere.
Noi siamo totalmente, completamente fuori da quelle logiche e da quegli interessi, – ammonisce la Prima cittadina rivolgendosi direttamente a Di Cunzolo – per cui vogliamo tranquillizzare l’architetto Di Cunzolo che il PUC lo faremo, seguendo procedure e metodi di trasparenza e di condivisione e lo porteremo fino all’approvazione. Per questo – conclude Cecilia Francese – riteniamo ingiusti le parole ed i sospetti riferiti al Consigliere Bovi al quale va la solidarietà della Amministrazione Comunale».
Allo “stupore e dolore” di Cecilia Francese segue lo “STUPORE E DOLORE” dell’ex coordinatore della maggioranza, Brunello Di Cunzolo, tra l’altro sempre contestato per quell’incarico, da diversi settori di quella maggioranza, ritenendo fosse stata più “subita”, che voluta. E la Prima cittadina all’indomani della pubblicazione su un quotidiano locale un intervento di Di Cunzolo, che qui appresso si pubblica integralmente, tenuto conto del tenore della stessa, ha ritenuto opportuno manifestare il suo di “stupore e dolore” ma aggiungendovi la solidarietà per il consigliere Bovi e soprattutto ribadendo la connotazione della sua maggioranza volta al ripristino della legalità in Città, al quale segue lo “Stupore e dolore” di Di Cunzolo. POLITICAdeMENTE in questi casi aggiunge sempre delle considerazioni, quest’oggi non le fa rimandandole ad un altro articolo ritenendo, che in questa fase vista la tensione e la violenza dello scontro in atto, debbano essere i lettori a dare le loro prime interpretazioni.
«Credo che sia già accaduto una volta. – si legge in una lunga nota che ci è pervenuta il giorno dopo la sua pubblicazione avvenuta su un quotidiano locale, dall’architetto Bruno Di Cunzolo, il quale chiamato in causa da esponenti autorevoli della opposizione ha ritenuto di intervenire aggiungendo acqua al fuoco in un dibattito politico violento che ormai ha occupato “incendiando” il proscenio politico locale, rispetto ad alcuni temi riconducibili alla Pianificazione urbanistica e a veri o presunti rapporti tra i vari personaggi coinvolti, nota tra l’altro, che ha determinato una risposta della Sindaca Francese, anch’essa pubblicata integralmente ad inizio pagina e che sicuro riapre ad altre discussioni – Forse in merito a un comunicato di Forza Italia: la sindaca impropriamente smentisce Valerio Longo che, poverino, rinforzava a modo suo proprio la posizione sindacale dichiarando un secco no all’ipotesi di un impianto di compostaggio a Battipaglia.
Che voglio dire? Mi spiego: anche in merito alla mia risposta a Motta che mi tira per la giacca in vicende che non mi riguardano affatto la sindaca interviene e rimarca a me quanto onesta e bella ella pare! – aggiunge Di Cunzolo – E lo viene a dire a me?! A me che mi sono battuto per la rotazione (prevista dalla LEGGE) dei dipendenti comunali che avevano assunto posizioni di vantaggio? Lo viene a dire a me che avrei voluto le giunte aperte, la partecipazione attiva, le deleghe a tema e gratuite a chiunque avesse avuto voglia e competenze da mettere a disposizione di questa città? Bah! Io non so chi legge alla sindaca i comunicati stampa o chi le traduca l’italiano dall’italiano, o chi, peggio, essendo marcio di suo, deve trovare il modo di rivedere e correggere le mie parole. Chiunque sia, avrei piacere a capire il perché vuole continuare a utilizzarmi come il capro espiatorio dei propri interessi.
Lo ricordo alla sindaca, a mister x, e a qualcun altro che telefona a gente del Partito Democratico volendo per forza mettermi in mezzo proprio riguardo all’ampliamento del sito di compostaggio. – prosegue Di Cunzolo – Lo ricordo a chi si stima vicendevolmente e per condizionare la sindaca accosta il mio nome a un esimio professore lasciando intendere che io abbia interessi a proporlo per la elaborazione del PUC. Lo ricordo a quanti, in privato, mi hanno raccontato scandalizzati della storia di un “Cerchio magico” come di un gruppo di potere che regge le sorti di questa amministrazione, ma che poi in pubblico partecipano del gioco al massacro che così continuano a tenersi la poltrona. Lo ricordo a chi, tanti mesi fa, scontrandosi con me, mi spiegava perché tizio e caio doveva continuare a rimanere esattamente dove aveva sempre fatto le sue cosucce. Lo ricordo a chi, contro ogni procedura amministrativa che si rispetti, andava promettendo soldi per l’organizzazione di un evento. Allo stesso che pensa che se un nome lo fai tu, e tu, e pure un altro, il reato di suggerire i nominativi di chi bisogna assumere è meno grave. Lo ricordo a chi ha voluto mantenerne un altro in quel posto perché altrimenti il pover’uomo perdeva il massimo della pensione. Lo ricordo a quanti da pubblici dipendenti loro e da tecnico io, mi hanno seraficamente sbattuto in faccia che a crearmi tutti i problemi del mondo, loro si mettono al sicuro dalle intimidazioni e dalle ritorsioni: “Perché a far così architetto non corriamo il rischio di finire maciullati da chissà lei!”.
Lo ricordo a quanti oggi fanno i padroni del treno a vapore che quel movimento, che ho fondato e che ho voluto si chiamasse “Etica”, aveva un senso quando chiunque poteva aderirvi e dire la sua a costo di fare mille correnti interne e offrire a chi avesse maggiori capacità di convincimento e persuasione tutto il sostegno per portare avanti proposte e ragioni. – prosegue ancora Di Cunzolo – A loro, quelli di adesso, ricordo che prima di fare il tifo per qualcuno, farebbero bene ad approfondire gli argomenti, atteso che poi vi sono circostanze, più private che pubbliche, che non prevedono alcuna tifoseria. Ricordo a quanti mi hanno accreditato come l’ideatore della strategia della vittoria di Cecilia Francese, e a quanti mi hanno fatto sapere che ho contribuito come chiunque altro alla vittoria di questa sindaca che quel che ho fatto, poco o molto che sia, l’ho incarnato in quel programma elettorale che in molti si sono messi sotto i piedi. A tutta questa gente, voglio ricordare, che io ricordo ancora tante cose e tante vicende di cui non voglio parlare.
Ricordo, a tutta questa gente che faceva le imboscate, quella che quando si metteva ai voti una proposta andava sempre sotto, quella che non avendo gli attributi, né le capacità per confrontarsi, ha necessità di tramare, di complottare, di biascicare accuse prive di fondamento, a loro, e a tutti, ricordo che ho preso le distanze da questa amministrazione tanti mesi fa, che non me ne frega proprio niente di quello vanno facendo o, di quello, come si dice in giro, che non vanno facendo. Cercatevene un altro a cui addebitare responsabilità o porcherie. – e rivolgendosi direttamente alla Sindaca di Battipaglia – Anche a te, sindaca Francese, consiglierei di evitare di utilizzare il mio nome per scrollarti di dosso responsabilità che non sono certo mie. Che fai ti rinselli solo perché ho detto che un consigliere di maggioranza e uno di opposizione si stimano?! O perché quando si gioca a carte scoperte non tutti sanno stare al gioco? Lo so, sarebbe imbarazzante rispondermi, non lo fare. Perché io, al contrario di te, bugie non ne so dire.
Adesso, leggiti il testo integrale che ho inviato al sig. Carmine Landi, che da giornalista ne ha fatto quel che ha voluto. – prosegue Di Cunzolo riproponendo la nota che ha inviato e che è stata riportata sul quotidiano locale di ieri – “Da troppo tempo in questa città gruppi più o meno organizzati condizionano scelte e azioni utilizzando sempre la stessa strategia: insinuano dubbi, diffondono maldicenze, screditano persone ed eminenti professionalità e come rulli compressori passano sul buon nome di chiunque farneticando di interessi e malaffare. E nel mentre interrogativi e perplessità prendono piede, nel mentre il pettegolezzo distrae e ottunde, fuori e dentro le stanze comunali, la voce grossa, le intimidazioni, lo spauracchio della Procura che dovrebbe intervenire a comando, per certe cose si e per certe cose no, regge ancora il sistema del branco che compie manfrine e alimenta il giro delle tangenti.
Fanno così: a seconda dell’argomento e del soggetto, canzonano o denigrano, irridono o massacrano, offendono e diffamano con l’unico scopo di suggestionare la platea ed eliminare il personaggio che ritengono scomodo. Per intanto, vedrò Motta giovedì in tribunale, rinviato a giudizio per varie ipotesi di reato.
Santa Lucia invece è un processo che probabilmente non s’intende concludere, tant’è che ad oggi non abbiamo avuto il piacere di ascoltare la consulente e solo Motta vuole ancora speculare sul nulla nonostante abbia avuto già le sue risposte in udienza dal carabiniere che ha dichiarato che lui non dice la verità. Io aspetto ancora giustizia e a giorni presenterò un dossier circa il malaffare in città.
Per quanto mi riguarda non sono proprietario di terreni, né sono tutore di interessi imprenditoriali e speculativi. Stimo il professore Francesco Forte come tutto il mondo accademico e della cultura in generale. Che l’autotrasportatore Gerardo Motta stimi invece di più Pino Bovi è noto a tutti.
Se volessi utilizzare la stessa logica perversa di taluni potrei affermare che il consigliere Pino Bovi e i suoi aitanti fans dovrebbero esimersi da ingerenze circa l’incarico per la redazione del PUC atteso che la moglie dello stesso è proprietaria di un’area potenzialmente edificabile il cui valore potrebbe essere facilmente implementato.
E così si potrebbe ragionare dello stesso Motta il quale in zona ASI utilizza una proprietà diversamente da quanto oggetto di nulla osta. Io sono un semplice cittadino che non ha bisogno di fare il consigliere comunale per curare i propri interessi intellettuali e politici.
Sono oramai da mesi distante mille miglia da questa amministrazione della quale non condivido più nulla, sono andato via volontariamente e non permetterò a nessuno di tirarmi in ballo in vicende che non mi riguardano. Motta, se ci riesce, spiegasse al popolo delle compiacenze e delle alleanze trasversali che di fatto mantiene e che mirano a condizionare oltre ogni limite la macchina amministrativa e la democrazia in questa città. Già anni fa denunciai le modalità della cultura della camorra e oggi ho dovuto prendere atto, mio malgrado, che le cose sono pesantemente peggiorate“».
Battipaglia, 21 settembre 2017 (Articolo aggiornato alle ore 10.57 del 21 settembre 2017, avendo per errore posposto le due differenti comunicazioni pervenuteci: la prima della Sindaca Cecilia Francese; la seconda dall’architetto Bruno Di Cunzolo).