Liceo classico a Battipaglia? La sindaca Cecilia Francese lancia la proposta di una Cittadella studentesca: un Campus della Piana del Sele.
Una proposta che va oltre la istituzione di una classe di Liceo Classico a Battipaglia, e costringe i Partiti e la classe politica di Eboli e Battipaglia, più che le singole Scuole e i singoli Dirigenti a misurarsi con un futuro prossimo che va nella direzione del concetto di Area Vasta, evitando gli errori che ci hanno consegnato due Ospedali, due Stadi, due palazzetti dello Sport, due aree industriali e da oggi due Licei classici.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «Un Campus della Piana del Sele, per ampliare l’offerta formativa del territorio» – questa la proposta che la prima cittadina di Battipaglia Cecilia Francese mette sul tavolo politico commentando l’inizio del corso di studi classici presso il liceo Enrico Medi di Battipaglia, ma anche e soprattutto per affrontare la vicenda della “Guerra dei Licei” non con una frammentazione di offerte e di risorse, ma in termini politici di prospettive che nel contempo, oltre a risolvere il problema a medio e lungo termine, conferire dignità a corsi di studio e realizzando un notevole risparmio di risorse finanziarie.
«La vicenda dell’apertura di una classe del liceo ad indirizzo classico a Battipaglia, fra l’altro con un ottimo riscontro in termini di iscrizioni va inquadrata al di fuori di qualsiasi logica campanilistica, cui pure qualcuno ha cercato di ricondurla – dice la sindaca Cecilia Francese -. In termini di offerta formativa è certamente un momento di crescita e di opportunità per i giovani del territorio vedere la nascita di un corso di studi classici nella nostra città. Rivolgo alla preside del liceo Medi Silvana Rocco i miei più sinceri auguri di buon inizio. È un bel risultato per l’intera città di Battipaglia.
Questa vicenda, in realtà apre una questione di straordinaria importanza per Eboli e Battipaglia, in particolare, -aggiunge la Sindaca Francese pensando ad una proposta di prospettiva – ossia quella di ragionare anche sul terreno scolastico, come sarebbe necessario fare sul terreno dello sviluppo economico, dell’agricoltura, della gestione delle aree industriali, della fascia costiera e quindi del turismo, della sanità in particolare quella ospedaliera, con una concezione di area vasta.
In altri termini – prosegue Cecilia Francese passando sia pure senza approfondirla ad una proposta che ba ben oltre i campanili e alle possibili “competizioni” che oggettivamente non forniscono soluzioni di prospettiva ma appagano solo ad una richiesta del momento anziché offrire ai nostri giovani modalità e soluzioni più moderne, complete e rispondenti alla società che cambia e che vuole tutto ma deve imparare ad ottenerle compiendo sforzi minimi per risultati massimi – io credo che per l’Istruzione superiore delle due città sia arrivato il momento di incominciare a ragionare in termini di “Polo Scolastico” di area, una sorta di “Campus” che coinvolga tutte le scuole esistenti nelle due città completate con i corsi di studio oggi non presenti. Mi rendo conto che può apparire come un progetto futuristico, sicuramente forte e dirompente, perché obbliga a ragionare al di fuori delle logiche di campanile, eppure se ben si guarda, fra tagli di spesa, cali demografici ed altro, questa è la proposta su cui aprire la discussione, su cui chiedere di concentrare risorse economiche e professionali.
Ovviamente la mia è ancora una idea allo stato embrionale. – precisa la Sindaca di Battipaglia cercando di inquadrare i vari soggetti territoriali e le varie agenzie private e Istituzionali perché una proposta possa diventare un progetto ed un progetto una realizzazione – Per farla crescere occorre innanzitutto aprire una grande discussione che coinvolga gli Enti locali interessati, coinvolga e si arricchisca e si perfezioni il mondo della scuola dai dirigenti ai docenti agli studenti. Io credo che sul campo scolastico, come su altri terreni, nella nostra area sia necessario guardare con coraggio avanti, rompendo tutti gli schemi tradizionali, uscendo dagli stanchi ed asfittici dibattiti sulla classe in più o in meno, sull’iscritto in più o in meno.
Noi – conclude la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese dopo aver offerto e messo su di un “tavolo” politico una proposta, che se ben studiata e organizzata può veramente proiettare la Scuola nel futuro – dobbiamo guardare con coraggio ed ambizione alla creazione di un momento scolastico complessivo, all’avanguardia sotto l’aspetto strutturale e delle attività e della reale possibilità di scelta del corso di studi da parte degli studenti».
E con la proposta di Cecilia Francese, di una Cittadella Studentesca che sia un Polo formativo Umanistico, delle scienze e delle tecniche della Piana del Sele, qualsiasi altra rivendicazione, appare veramente riduttiva e ci fa comprendere, come una classe in più o in meno al Liceo di Eboli o a quello di Battipaglia, sia superata ed anacronistica rispetto ad una prospettiva e anticipa un progetto inclusivo e di prospettiva, che mira a realizzare un forte risparmio, ma concentrando gli sforzi economici, tende a migliorare le offerte formative che possono essere supportate dal coinvolgimento dei vari attori e le varie agenzie preposte alla formazione dei nostri giovani, anticipando anche gli sforzi che le due Città della Piana del Sele, Eboli e Battipaglia devono compiere per sviluppare, servizi comuni, evitando doppioni e sprechi certi che ogni economia può essere impiegata a migliorare ed arricchire con altre dotazioni l’impalcatura economica e sociale di tutto il comprensorio.
Altro che offrire un’aula e non una scuola sotto casa, con tutto quello che comporta, ivi compreso escludere ogni possibilità ai giovani studenti di confrontarsi con la ricchezza degli scambi di conoscenze che solo con una offerta plurale si può avere, quella che per decenni ha mosso migliaia di giovani che hanno studiato fuori casa, fuori Città, fuori Regione e all’estero, confrontandosi e misurandosi con altre realtà arricchendosi ed arricchendo.
Una proposta che più che aprire un contenzioso ed allontanare le due Città le avvicina e attraverso le scuole iniziare quei percorsi comuni che devono necessariamente includere la Sanità, i Poli Industriali, i Trasporti, i servizi, le infrastrutture in generale, evitando quello che è accaduto nel passato che ha visto realizzarsi due Stadi, due Ospedali, due Campi Sportivi, due Musei, due aree Industriali e ora due Licei e così via, nella miopia di una classe politica e dirigente e nella cecità più assoluta rispetto a sprechi di danaro pubblico per la realizzazione di opere imponenti e per contro non avere una piscina pubblica, una palestra di quartiere, campetti di calcetto, di tennis, e spazi dedicati ad aree ludico ricreative per i nostri giovani senza contare una biblioteca, ma con la soddisfazione di avere un Liceo e offrendo ai giovani una scuola sotto casa e magari finito il corso di studi alcuni non si muoveranno mai dalla loro Città, altri non prenderanno nemmeno in considerazione l’Università di Salerno o la nascente Università privata “Formare Futuro” con sede neanche a farlo apposta a Battipaglia, scegliendo facoltà lontane, quanto più lontane possibili, in barba a tutte le scelte per le quali magari oggi ci si scanna per fare tutto sotto casa.
Battipaglia, 12 settembre 2017
Ma il Sindaco Cariello l’anno scorso non annunciava con toni trionfalistici che grazie al suo intervento a Battipaglia non sarebbe mai stata attivata la sezione del Liceo Classico ? Oggi che cosa fa? Tace.
meglio 😉
Eboli continua a perdere pezzi e credibilità. La sua cultura ,storia e tradizione ed infine economia giorno per giorno viene distrutta sotto gli sguardi indifferenti di noi ebolitani. La francese spara ca…e a raffica nega il campanilismo ma lo pratica, come medico va bene forse anche come politico ma di scuola ed istruzione nonostante è una professionista non capisce niente ,ha solo l’arroganza di acchiappare cose facendo l’interesse del proprio ruolo e territorio. Il campus studentesco in quale sito cadrebbe?Conosce l’effetto dell’ultime riforme scolastiche ….gli istituti di istruzione superiore ,hanno portato alla perdita dell’identità della stessa istruzione superiore , portando allo sbando le scelte dell’utenza e non credo in termini economici sia vantaggioso…Un Comune , una città e un territorio hanno la loro cultura, politica e vita , tutto questo non deve limitare la crescita della conoscenza ne ostacolare l’economia ,quindi andrebbe organizzata l’armonia e la rete tra le scuole ,cosa che già esiste.
le istituzione scolASTICHE DEVONO LAVORARE IN RETE E NEL RISPETTO DELLE REGOLE RISPETTANDO LA RRICHIESTA DELL’UTENZA SENZA PUBLICITà INGANNEVOLE. NEL CASO SPECIFICO INSERIRE ANCHE LA SCELTA DELL’OSPEDALE UNICO DELLA VALLE DEL SELE POI RIVELATOSI UNA FOLLIA ED UNA DISTRAZIONE PER PORTARE ALCUNI REPARTI A BATTIPAGLIA è UNA STRATEGIA COSI INGANNEVOLE CHE NON CI CREDE PIU NESSUNO,LO STESSO DESTINO SEGUIREBBE RO LESCUOLE EBOLITANE TRA CUI IL CLASSICO E L’ISTITUTO AGRARIO. sE cARIELLO SINDACO NON RIESCE A DIFENDERE TUTTO QUESTO PERCHE ANNEGATO DA GIOCHI POLITICI PIU GRANDI DI LUI IL POPOLO EBOLITANO DEVE FARSI SENTIRE COME FECE GIA QUALCHE ANNO FA I CANMPAGNESI DI cAMPAGNA QUANDO VOLEVANO TRASFERIRE ALTROVE L’EX ISTITUTO MAGISTRALE OGGI ISTITUTO PEDAGOGICO CONFALONIERI ,SI RIBELLARONO UNANIME.