Attacco frontale di Conte e Art1 a De Luca su rifiuti e impianto di compost a Battipaglia: “Una bomba ecologica“.
Una storia di rifiuti e di scempi ambientali lunga tutto l’arco costituzionale: Destra e Sinistra uniti nella mennezza, e se Rastelli, Bassolino e Caldoro la distribuivano dappertutto e laddove c’erano affini politici silenti che accettavano anche la “cacca”, De Luca lontano quanto più possibile da Salerno.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «Le scelte di intervento della Regione nel ciclo di smaltimento dei rifiuti urbani, se realizzate, – dice il Coordinatore provinciale di Articolo1 Movimento Democratico e Progressista Federico Conte – oltre a dare nuova linfa al mercato degli affari e dei trasporti che imperversa nel settore, determineranno un aggravamento della già drammatica condizione ambientale e sanitaria in cui versa la provincia di Salerno e in particolare i comuni di Battipaglia e Eboli; e produrranno un danno gravissimo e irrimediabile al Comune di Fisciano e all’intera Valle dell’Irno.
Lo stato delle cose – per il leader di Art1-MDP Conte – è fotografato da tre dati indiscutibili:
- l’ARPAC ha ordinato la sospensione dei lavori dell’impianto STIR di Battipaglia perché stracolmo di rifiuti maleodoranti, molti dei quali stipati da molti anni, e rilevato la inadeguatezza dell’impianto, che presenta visibili falle nei condotti che aspirano l’aria dalle stanze di combustione, con l’inevitabile dispersione degli stessi nell’ambiente circostante;
- l’impianto di compostaggio di Eboli è assolutamente vetusto, obsoleto e fuori norma, basti pensare che le balle prodotte sono avvolte solo da teloni di plastica.
- l’impianto di compostaggio di Salerno è fermo da tempo.
Ebbene, – prosegue Conte – la Regione, dopo due anni di costosi interventi tamponi e di omissioni, intende far fronte e a questa emergenza e allo smaltimento delle 150mila tonnellate di frazione umida che l’intera provincia produce all’anno, con tre misure:
- Trasformare lo STIR di Battipaglia, ove sinora si è trattata la frazione indifferenziata, per destinarlo anche a sito di compostaggio della frazione umida per una capienza di oltre 30mila tonnellate all’anno, che si andrebbero ad aggiungere alle oltre 20mila tonnellate all’anno già trattate dall’impianto di compostaggio di Eboli;
- Realizzare un altro impianto di compostaggio per la capienza di oltre 30mila tonnellate all’anno a Fisciano, nel cuore della Valle dell’Irno.
Appare, perciò, legittimo dedurre – secondo Federico Conte – che si voglia individuare queste località come siti di raccolta principali. E’ un progetto irresponsabile perché creerebbe le condizioni per una bomba ecologica devastante per la salute dei cittadini e l’ambiente, e arrecherebbe danni incalcolabili in due realtà territoriali da proteggere:
- La Valle del Sele, dove colpirebbe inevitabilmente le attività turistiche della fascia costiera fino a Paestum, già gravate per il passato da diverse discariche e dall’inquinamento del mare, e le colture agricole intensive (quarta gamma) che, nonostante il deficit logistico, rappresentano una eccellenza internazionale.
- La Valle dell’Irno, dove creerebbe danni incalcolabili a un’altra eccellenza: l’Università e il suo prestigioso Campus. che da anni rappresenta l’elemento caratterizzante e trainante della vita e dell’economia di una intera comunità.
Invero, – lancia un preoccupante allarme Conte per l’intera provincia – Un mega impianto di trattamento dei rifiuti che, dopo, verosimilmente farà la fine di quello di Battipaglia e Eboli, raggiunto tutti i giorni da centinaia di camion che faranno la fila all’uscita dell’autostrada insieme agli studenti. Per non tacere della ricaduta ecologica che l’operatività dell’impianto avrà sull’intera Valle dell’Irno
Bisogna invertire questa rotta – ammonisce il coordinatore Provinciale di Art1-MDP – improvvisata, pasticciata e grave per l’intera comunità e programmare, anche nel settore sensibile dello smaltimento dei rifiuti, interventi ispirati da una visione urbanistica omogenea e coerente, che tenga conto delle vocazioni naturalistiche e produttive che esistono nella nostra provincia, che guardi ai prossimi trent’anni e non ai prossimi tre mesi.
Decisioni assunte dal Governo regionale – Conte attacca a testa bassa la Regione – non possono calare dall’alto e condizionare la vita delle famiglie per molti decenni, giocando una partita del dare e avere con le singole amministrazioni e gli interessi del settore.
La Regione istruisca e predisponga, sulla base di dati oggettivi e consultazioni interdisciplinari, – conclude con un ammonimento e delle proposte il coordinatore Provinciale di Art1-MDP Federico Conte – un piano organico di smaltimento dei rifiuti che scelga luoghi e infrastrutture sulla base di criteri urbanistici rispettosi delle specifiche vocazioni e che selezioni gli operatori secondo criteri di qualità e affidabilità; lo pubblichi e lo faccia approvare in una o più sedute di Consiglio Regionale aperto, da tenere a Salerno, magari nell’aula magna dell’ università di Fisciano».
E con Federico Conte e Art1-MDP, arriva una ulteriore bocciatura sia per la realizzazione di un nuovo impianto di Compostaggio a solo un Km da quello di Eboli da realizzarsi nel Sito dello STIR di Battipaglia e per la Giunta Regionale di Vincenzo De Luca.
E come si potrebbe essere mai favorevoli a decisioni politiche che irrompono in una realtà già fortemente compromesse da politiche scellerate lunghe decine di anni e che coinvolgono tutto, ma proprio tutto l’arco politico, cosiddetto costituzionale, che a fasi alterne ha governato la Regione Campania partendo dal: Governatore Rastelli, passando per Bassolino, per poi ripassare a Caldoro per giungere fino ad oggi a De Luca; un ventennio di mennezza e scempi ambientali che non hanno risparmiato nessuno regalando qua e la immondizia e merda, specie laddove loro affini politici silenti governavano, deturpando fiumi, corsi d’acqua, vallate e luoghi incontaminati con rifiuti di ogni specie e cogliendo senza risparmiare nessuno anche aree come quelle della nostra Piana del Sele che al contrario con le proprie potenzialità agricolo-produttive avrebbe bisogno proprio di altro.
Ma ovviamente ogni protesta in questa fase è inutile, perché i giochi sono stati già fatti e questi che se ne fottono. Oggi quando fa comodo ci dicono che lo vuole l’Europa. L’Europa però vuole anche che i territori siano messi completamente in sicurezza e bonificati da ogni traccia di quella emergenza rifiuti che ha disseminato dappertutto rifiuti su rifiuti. Eppure in questa vicenda dei rifiuti di Battipaglia e Eboli sembra che le associazioni ambientaliste siano “distratte” come lo sono per il Grande progetto del ripascimento del litorale che va da Salerno a Paestum, completamente insabbiato, oppure degli scempi ambientali delle discariche di Castelluccia a Battipaglia o di Grataglie a Eboli, oppure dello scempio del costone collinare che costeggia l’Autostrada che va da Eboli a Battipaglia, eppure POLITICAdeMENTE in un incontro pubblico sugli “Orti urbani” (sic), aveva affidato il problema, nella più totale distrazione dei presenti e del principale interventore, il Presidente regionale di Legambiente Buonomo.
Intanto noi speriamo che De Luca si ravveda e usi il suo “autoritarismo” per un fine buono e speriamo che Legambiente si impossessi del suo ruolo non manicheo affrontando i problemi che gli sottolineano i cittadini e non solo quelli che ritiene utile, intanto parafrasando D’Orta: “Noi speriamo che ce la caviamo“, specie dai tumori.
Battipaglia, 10 settembre 2017