Cecilia Francese risponde alle “fibrillazioni” e sull’azzeramento della giunta: “Non è nell’agenda politica”.
E tra realtà e desideri, “Malpancismo” o “brigatismo” politico delle opposizioni e di vari settori della maggioranza, vecchi metodi e speranze nuove di rinnovamento la Francese va avanti, precisa, chiarisce e rilancia l’azione dell’Amministrazione e della maggioranza.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Sono giorni di fibrillazioni politiche, quelle che attraversano: la maggioranza cittadina che sorregge l’Amministrazione Comunale; la Sindaca Cecilia Francese; la Politica in generale. Fibrillazioni politiche che tra realtà e desideri raccontano di confusioni ma confermano, anche, come quelle confusioni si sono immediatamente presentate all’indomani dell’insediamento della Giunta Francese.
“Malpancismo” o “brigatismo” politico? Entrami tutti e due, diceva un mio professore, che non stimavamo molto. Malpancismo da parte dei vari gruppi e sottogruppi politici che si sono costituiti e trasformati in Liste elettorali di sostegno alla Candidatura Francese; e brigatismo da parte di quella parte di gruppi e partitini, che si sono costituiti per l’occorrenza e hanno poi completato la coalizione politica, che si costruì intorno alla Francese. Malpancismo e brigatismo che quei gruppi e sottogruppi indirizzavano all’alleato di ritorno: Ugo Tozzi; quello che al ballottaggio si aggiunse alla Francese per battere Gerardo Motta, il quale a sua volta pur aveva “svuotato” il PD locale che ripiegato su se stesso e condotto al “rompete le righe” dal suo Segretario Provinciale Nicola Landolfi, non era riuscito a convincere il resto dell’elettorato che il vero candidato del PD fosse lui.
E così se la coalizione politica che sorreggeva la Francese commetteva l’errore di allearsi con una parte della destra locale, corresponsabile insieme agli altri partiti dei disastri dell’ultimo venticinquennio, compromettendo quel vento di rinnovamento che in ogni caso e a piè sospinto voleva rappresentare; Quella che si era costruita intorno a Motta a sua volta commetteva l’errore di voler rappresentare in uno, sia un civismo politico, che un collegamento politico “parallelo” con il PD provinciale nello stile e nella scia di De Luca, senza però coinvolgere il PD locale, che al contrario si imprigionó in “primarie” capestro, affidandosi poi al buon Lanaro che in ogni caso era ancora più lontano dal PD di Motta, e il resto….. sappiamo come è andato a finire.
E così tira e molla fino a perdere per strada Savarese, poi Cappelli e di seguito Cappuccio, e fino all’apertura “subliminale” ma non tanto di quest’ultimo ai democratici, senza dimenticare le continue bordate dei “Rivoluzionari Cristiani” dei Zara e di quella parte di FI con Valerio Longo in testa, che sembra non abbia mai reciso quel filo continuo riconducibile a quella Destra “antica” e locale che assurse a Palazzo di Città negli anni novanta.
Tutti problemi amplificati dalla stampa locale che a sua volta raccogliendo sia le proteste dell’opposizione che quelli dei vari settori della maggioranza che tra realtà e desiderio hanno indotto la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese che chiarisce in una lunga nota sia la sua posizione che quella della maggioranza, ma nello stesso tempo elenca i vari problemi: Quelli risolti; In itinere; In programma; rilanciando la sua azione politica con ulteriori proposte a conferma che la giunta “non si azzera” pur non escludendo evidentemente ua redistribuzione dei carichi politici dei vari Assessori.
«L’azzeramento della Giunta Comunale – scrive nella sua lunga nota la Sindaca Francese – non è all’ordine del giorno delle questioni politiche e all’attenzione di questa amministrazione e non è fra le questioni che io ho sulla mia scrivania. L’ultima riunione di maggioranza ha avuto altri punti all’ordine del giorno ed è stata una riunione ampia, ricca di elaborazione e di proposte politiche. Al centro dell’azione amministrativa alcune questioni, quelle si, di enorme portata con le quali tutta l’amministrazione deve confrontarsi.
Dall’uscita dal Piano di Zona la cui azione rimane insoddisfacente e a nostro avviso poco trasparente, all’accelerazione dei tempi per la costituzione di un Piano di zona nuovo; la costituzione di un ufficio ambiente con figure dell’UTC e della polizia municipale come passaggio indispensabile per il recupero di un controllo del territorio; oltre alla necessità al tempo stesso di sollecitare continuamente l’ARPAC ed anche altre strutture per un controllo continuo anche attraverso appositi protocolli d’intesa; si è discussa la necessità di rilanciare i rapporti istituzionali dalla Provincia alla Regione per concordare forme di controllo anche da parte del Comune sulle strutture pubbliche già esistenti e che operano sui rifiuti, dove, dopo decenni finalmente si è attivato davvero un discorso di manutenzione.
Incoraggiare e studiare forme organizzative per far sì che l’ottimo lavoro svolto in queste settimane possa proseguire; chiudere in tempi rapidissimi la riorganizzazione della macchina amministrativa con la nomina anche dell’ultimo dirigente ex articolo 110 per il quale sono in corso le procedure; definire una grande e dirompente proposta di costituzione di un polo scolastico sovracomunale concordandolo con gli operatori del settore e con altri comuni andando oltre le “questioni di gelosia campanilistica” e sfidando davvero tutti a ragionare davvero in grande.
Si sta definendo in queste settimane un piano complessivo sulla fascia costiera, anche alla luce degli incontri che ho avuto in queste settimane con gli operatori del settore, in una logica di area vasta e accelerando il confronto con “Sele Coast“.
Accelerare i tempi per il riaffidamento dell’incarico per la redazione del PUC dopo la rinuncia della dottoressa De Notaris, per riprendere il confronto fino ad ora molto positivo con la città e con l’opposizione consiliare che in Consiglio ha comunicato di condividere l’impostazione delle linee generali impostate dalla citata dottoressa; definire anche col contributo del nuovo dirigente UTC in arrivo, ed in modo rapido l’annosa questione ASI; portare in Consiglio Comunale entro il mese di settembre le modifiche allo Statuto Comunale e poi dei tanti regolamenti, le cui proposte sono già pronte, per consentire al Comune di Battipaglia di dotarsi di strumenti operativi aggiornati alla vigente normativa e non in contrasto fra di loro come oggi accade, ed istituire figure come il garante della legalità o i Consigli di quartiere o il Senato cittadino che fanno parte della nostra proposta di Aprire un forte confronto , in sede politica ed istituzionale, ma anche nella città con il mondo della cultura cittadino, sulle politiche culturali che non possono e non devono esaurirsi in singole iniziative; definire rapidamente una risposta definita per le fasce deboli della città (a partire dagli spazi per i bambini) e per i quartieri.
Abbiamo problemi molto più seri, quindi da affrontare. – conclude Cecilia Francese – Questa è la linea mia, dell’amministrazione e della maggioranza. Concordo con chi dice che non è più possibile perdere tempo! Per cui, lasciando da parte questioni che non mi interessano, e che penso non interessino la città, invito tutti: assessori, consiglieri comunali, forza politiche di maggioranza a concentrarsi, su un programma di una vastità enorme e di lavorare con convinzione sulla sua attuazione. Pensiamo a dare risposte alla città».
Battipaglia, 8 settembre 2017