Per il Sindaco Cariello: «Il senatore Cardiello tenta di ostacolare le attività sociali e sanitarie, ma non ci faremo intimidire dall’odio».
Secondo round tra il Sindaco e Senatore ebolitano sui Beni confiscati. Dopo l’interrogazione parlamentare di Cardiello ai Ministri di Giustizia ed Interni sull’utilizzo degli immobili sequestrati ai clan camorristici della zona ed è scontro tra accuse e controaccuse.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Questione Beni confiscati atto terzo! Dopo la scelta dell’Amministrazione di porre a disposizione per finalità sociali i beni confiscati sul territorio alla criminalità organizzata e le connesse delibere che concedevano suddetti cespiti alla Coop sociale Spes Unica di Don Ezio Miceli, si è avuta la piccata replica del Senatore azzurro Franco Cardiello (comm. Giustizia-Antimafia), il quale paventava palesi irregolarità negli atti amministrativi licenziati, coinvolgenti profili di trasparenza e legalità, coniugati all’obbligo del buon andamento della Pubblica Amministrazione.
Queste lagnanze istituzionali, l’esponente ebolitano della Camera Alta, le ha subito tradotte in una interrogazione parlamentare ed interministeriale ad hoc (Giustizia e Interni), trapelando anche l’eventualità di riferirne presto in commissione antimafia. https://www.massimo.delmese.net/?s=beni+confiscati.
Come di prassi il Sindaco di Eboli Massimo Cariello, pesantemente tirato in causa insieme alla sua squadra di governo, replica piccato alle affermazioni del Senatore Cardiello, sospettando un piano politico ben architettato da quest’ultimo e dal di lui figlio Damiano, battagliero oppositore e capogruppo forzista in Consiglio comunale, finalizzato a screditare l’operato dell’Amministrazione in carica con l’aggravante di voler fomentare un odio popolare verso la maggioranza amministrativa, ponendola cosi in cattiva luce agli occhi dei concittadini.
“L’attacco del senatore Franco Cardiello, – imposta sicuro di se la contro-risposta Il Sindaco della Città di san Vito, – silente politico sulle questioni dello sviluppo della città e del futuro della nostra comunità, ora è rivolto, attraverso l’ennesima, inconcludente interrogazione parlamentare, contro strutture ed attività di contrasto al disagio sociale. Il senatore nemmeno si rende conto che, nel perseguire una sua battaglia privata e familiare, mette nel mirino una struttura come Spes Unica fondata da don Ezio Miceli, che ha fatto la storia del recupero sociale e del reinserimento degli ultimi nella Piana del Sele.”
“Una struttura che aveva ottenuto quei beni dalla passata amministrazione, noi abbiamo inteso prorogare quella disponibilità, – sottolineando la buona opera sociale eseguita negli anni dalla Coop assegnataria dei beni, – conoscendo l’azione sociale che Spes Unica svolge in un campo delicato quale quello dei minori a rischio. Non voltando la testa dall’altra parte come fa Cardiello, ma toccando con mano le difficoltà quotidiane, abbiamo assicurato a quella struttura un nuovo spazio, per dare un futuro a minori a rischio di cui la politica romana non si occupa, tranne nelle occasioni in cui tenta di recuperare visibilità, non avendo altro da dire.”
“Voglio essere generoso con il senatore e fornirgli un’informazione che non ha, visto che nella sua interrogazione parla di lucro: – Evidenzia sarcastico il Sindaco in carica se il Senatore Cardiello o non conosce o fa finta di non conoscere simulando il tutto,le normative in oggetto, con il solo intento di precostituirsi una scusa per attaccare l’Amministrazione cittadina, – le cooperative sociali non hanno lucro, i guadagni vengono reinvestiti, se ne faccia una ragione. Sento parlare di bando: cosa direbbe il senatore, se dopo un bando l’assegnazione arridesse ad organizzazioni di accoglienza migranti? Magari dirà che è colpa del bando e che non si sarebbe verificato il caso se il Comune avesse affidato direttamente la disponibilità dei bei confiscati. Sarei anche curioso di capire se il senatore, oltre ad essere contrario alle attività sociali, fosse contrario anche al presidio medico nei beni Vaccaro.”
“Ma tutto questo non mi meraviglia più, il nostro concittadino, – Massimo Cariello pertanto considera strumentali gli attacchi, connotati solamente di una matrice di rivalsa personale, – senatore e deputato da oltre 20 anni, si è segnalato sempre per l’assenza e la mediocrità degli interventi, che sono diventati invece intensi solo negli ultimi due anni, dopo la sonora sconfitta del figlio, circostanza che ha fatto scattare odio ed acredine al punto da infangare chi lavora quotidianamente per la nostra amata Eboli. Mi ero già scandalizzato di una precedente interrogazione che chiedeva al ministro di non finanziare più i progetti del Servizio Civile a Eboli, al punto da mandare gli ispettori, i quali alla fine si sono complimentati con noi per la corretta gestione.”
“Oggi siamo dell’assurdo: termina amareggiato il primo cittadino, tenta di mettere i bastoni tra le ruote ad un Comune che dopo anni di assoluto silenzio della politica ha dato una svolta di legalità, assegnando beni confiscati ad una storica cooperativa sociale, individuata l’associazione Libera come avamposto della legalità.”
Polemica conclusa? Riteniamo il contrario, anzi possiamo esser certi che l’eco della polemica campeggerà rampante su tutti i media locali, cartacei e non; ebbene a dispetto di un clima meteorologico in via di patente raffreddamento, quello del civico dibattito eburino purtroppo continuerà ad indugiare, stazionando per molto tempo ancora su costanti canicolari. Per quanto motivato si preannuncia come disse una volta il leader socialista Francesco De Martino, un ennesimo Autunno Caldo.
Eboli, 2 settembre 2017
Nelmerito può avere anche ragione il sindaco ma………
sti comunicati pieni di sgrammaticature , di contraddizioni , al periodo precedente dite una cosa a quello successivo l’esatto opposto.
Ora posto che lo scritto non è farina del tuo sacco , perchè sei capace di molto peggio con la grammatica, noi dobbiamo pagare i membri del tuo staff per leggere ste atrocità?
Siete comunque rappresentanti istituzionali della Repubblica , esprimetevi almeno nella lingua istituzionale ;).
APPELLO AL SINDACO
HAI 3 COLLABORATORI ESTERNI PAGATI CON I NOSTRI SOLDI.QUANDO RISPONDI AGLI OPPOSITORI FALLI ENTRARE NEL MERITO, PERCHè TRA FANGO,ODIO E NON CI FAREMO INTIMIDIRE HAI UN Pò STANCATO.
SPIEGA PERCHè NON HAI FATTO IL BANDO E PERCHè HAI SCELTO QUELLA COOP.
AIUTACI A CAPIRE, ALMENO.
Non risponde nel merito perche’ dovrebbe ammettere che i bandi, le selezioni, il merito ecc. non sono pratiche di questa amministrazione. Per la grammatica … lasciamo stare.