Raccolte in due giorni circa 1500 firme: La Città di Battipaglia si mobilita contro l’Impianto di Compostaggio.
Tra i firmatari al gazebo oltre a tanti cittadini: POLITICAdeMENTE e il Consigliere regionale Cammarano. Avanzano le proposte della Sindaca Francese: Un impianto di comunità di 5000 tonnellate o potenziare l’Impianto di compostaggio di Eboli, e con gli 8 milioni di euro di economia bonificare l’intero territori. Restano però insolute molte domande.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Mentre la Battipaglia politica discute, si addossa le colpe, e si differenzia su come procedere per evitare la realizzazione dell’Impianto di Compostaggio affiancato allo STIR, il Comitato spontaneo, il gruppo facebook “Non vogliamo l’Impianto di compostaggio a Battipaglia“, che ha in Stefania Battista il suo portavoce, macina firme, e presso il gazebo installato nell’ambito della manifestazione “Battipaglia Beach Village” sono state raccolte circa mille e cinquecento firme in due giorni, settecento solo il primo giorno.
Il problema della realizzazione dell’Impianto di compostaggio però, indipendentemente dalle reprimende che si devono necessariamente indirizzare agli uffici comunali che hanno trattato la vicenda burocraticamente, ignorando l’aspetto politico che ne doveva assumere l’indirizzo, atteso che una normativa europea e nazionale, recepita anche dalla Regione Campania, impone il compostaggio incluso agli Stir, è pressappoco inevitabile a meno che non vi sia una soluzione alternativa che potrebbe essere, come già la Sindaca Cecilia Francese ipotizza, o la realizzazione di un impianto di comunità che lavori non più di 5000 tonnellate, o quella che sarebbe di immediata fruizione, che andrebbe nella direzione di utilizzare l’Impianto di Compostaggio di Eboli, semmai potenziandolo, investendo anche una cifra abbordabile, intorno al milione e mezzo di euro, realizzando tra l’altro una economia di ben 8milioni di euro, che al contrario la Regione potrebbe utilizzare per la bonifica di tutti i territori, anche in osservanza ad una normativa che consente l’allocazione degli impianti ma a condizione di insistere in un territorio bonificato.
Queste due condizioni, potrebbero, a giudizio della Sindaca Francese, essere la chiave della risoluzione del problema ma anche quella di un percorso giudiziario. Altro problema sarebbe anche la difficoltà delle gestioni essendo i due impianti gestiti da due società diverse, e pure qui si potrebbe superare il problema con la realizzazione di un consorzio misto che potrebbe avere come attori: La Regione, la provincia, i Comuni. Una soluzione che potrebbe essere veramente praticabile se si sburocratizza e riprende la strada politica e se veramente il Governatore Vincenzo De Luca, sappia una volta tanto guardare oltre il Fiume Picentino.
Ma soluzioni a parte, quelli del Comitato Spontaneo sono veramente incazzati, e ovviamente, dopo anni di puzzo e di mennezza credono poco ai progetti, anche perché vivono una realtà diversa da quella che i burocrati disegnano, e quella realtà ha tante zone d’ombra che passano attraverso tante domande: Perché non è dato sapere quante tonnellate al giorno lavora lo STIR? Quali ecoballe, se sono veramente ecoballe e da dove provengono quelle che lavora lo Stir? Perché il Sito ufficiale dello STIR non è aggiornato? La Regione ha verificato la potenzialità di lavorazione dello Stir prima di decidere di inviare altre 3500 tonnellate di ecoballe? Allo stesso modo si possono fare le stesse domande per l’Impianto di Compostaggio di Eboli, aggiungendovi un’altra domanda: Perché di quell’Impianto non ne può usufruire il Comune di Battipaglia?
È veramente assurdo, così come è assurdo, tanto assurdo che i componenti del comitato che si oppone alla realizzazione dell’Impianto facevano rilevare al Consigliere Regionale del M5S Michele Cammarano, sull’attendibilità dei controlli rispetto a tutti gli Impianti pubblici e privati che trattano i rifiuti e che operano, dove capita nel territorio, puntando il dito sull’ARPAC, l’Ente della Regione che dovrebbe (sic) controllare anche gli impianti della Regione, sembrerebbe come raccomandare le pecore al lupo.
Intanto anche POLITICAdeMENTE ha firmato e mentre Cammarano promette di chiedere un’audizione per fare alcune domande, sperando abbia delle risposte almeno, e la Sindaca Francese proceda e in fretta a verificare le possibilità delle due proposte, coinvolgendo soprattutto le opposizioni che attraverso Gerardo Motta, pur avendole fatto le pulci si è dimostrata d’accordo nell’appoggiare l’Amministrazione in questa battaglia noi ci continueremo a sorbire la puzza.
Battipaglia, 30 agosto 2017
Tutti a preoccuparsi dell’impianto di compostaggio e nessuno cita la discarica del Castelluccio, autentica bomba ecologica….probabilmente anche radioattiva….che sta ammazzando, anno per anno, centinaia di battipagliesi con cancri e tumori. Ma bravi……