Immigrazione e terrorismo, sono collegati? Una domanda, tante risposte, con un’Italia travolta dagli sbarchi minacciata dallo Stato Islamico.
Proteste da Nord a Sud della Penisola sull’apertura di nuovi centri di accoglienza, tra sospetti di affari illeciti e poca trasparenza, infuriano quotidianamente le polemiche. Intanto nella Piana del Sele e ad Eboli si rischia il collasso, con ripercussioni potenziali sull’Ordine Pubblico.
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’ondata migratoria di proporzioni bibliche che sta coinvolgendo le coste del sud Europa ed in modo particolare del nostro Paese oramai imperversa da circa tre anni, cui Frontex, la famigerata agenzia europea per l’immigrazione, essa ha nel luglio ammesso finalmente ma a denti stretti che: “sui migranti Roma è sottoposta a una “pressione straordinaria!” e che le missioni Mare Nostrum e Triton hanno fatto sbarcare centinaia di migliaia (180.000 nel solo 2016), di rifugiati o presunti tali, una pressione antropica pesante che sta avendo caratteristiche di allarme e disordine sociale nella nostra Nazione.
Senza dilungarci su episodi di recentissima cronaca che hanno visto come protagonisti in negativo richiedenti asilo o comunque extracomunitari (lo sgombero di uno stabile abusivo a Roma, diversi stupri di gruppo in tutto lo Stivale, solo nelle ultime ore), di cui le tv news ed i social ci rendono edotti quotidianamente. Nel mentre è da segnalare la positiva presa di posizione netta e reiterata dell’augusta Cancelliera germanica Angela Merkel, la quale ha pubblicamente fatto un endorsement all’Italia: “Tutti in Europa devono accettare che il vecchio sistema-Dublino ( ossia chi accoglie i profughi se ne fa carico) non è sostenibile. Non è possibile che la Grecia o l’Italia da sole debbano sopportare tutti gli oneri dell’emergenza migranti solo perché la loro posizione geografica è quella che è!“, allentando un nocivo luogo comune , tra l’altro abbastanza fondato nell’opinione pubblica, che il nostro Governo presieduto adesso dal grigio “supplente” Paolo Gentiloni, fosse sostanzialmente rimasto (come i suoi predecessori) sostanzialmente solo in tutto il triennio a fronteggiare l’emergenza, e della decantata cooperazione europea rimanesse soltanto una vaga chimera, un Consorzio di Paesi uniti nel nome della Finanza, ma poi nei fatti divisi su tutte le tematiche sociali.
E il terrorismo? Inutile negare che il timore che tra i migranti di passaggio o stanziali sul nostro territorio possono annidarsi dei foreign fighters è elevato, del resto alcuni osservatori fanno notare come il profugo siano tendenzialmente: vecchi, donne e bambini! E queste categorie invero risultano abbastanza rade agli occhi dei connazionali, al contrario i giovani in età d’arme sono molto numerosi nei centri di accoglienza, contraddicendo la figura classica del profugo stesso e attizzando sospetti di turpi mercimoni di carne umana, tra Ong, trafficanti e coop senza scrupoli.
Di contro diversi economisti eterodossi paventano che si voglia costituire un esercito di lavoratori riservisti, per abbassare le tutele giuslavoristiche ed i costi dei salari (deflazione salariale), un’altra mossa astuta del grande capitale globalizzato secondo le teorie cospirazioniste, in danno delle conquiste di dignità plurigenerazionali in tale ambito fatte nel Vecchio Continente, con annesso rischio dicevamo poco più sopra, di esporre la nostra Nazione oltre ad altri delinquenti comuni, viepiù a potenziali attentatori. L’Europa sta vivendo difatti un periodo di “israelizzazione”, nel senso che, come lo stato ebraico, ogni giorno si devono fare i conti con attacchi di qualche decerebrato, magari cresciuto in Europa ma occidentalizzatosi solo ai costumi e non ai valori etici delle secolarizzate Democrazie Costituzionali, o peggio ancora di infiltrati, finti richiedenti asilo, i quali pensando follemente di conquistare un Paradiso improbabile tramite la cieca uccisione di civili innocenti, si propongono al cospetto dei loro simili come martiri della Jhad, umiliando ingiustamente i tanti correligionari onesti, ed in aggiunta infangando il proprio Credo.
Per onestà intellettuale va specificato come tutto ciò sia anche figlio della geopolitica statunitense e dell’Occidente intero: le cosiddette, reiterate (dalle Amministrazioni stelle & strisce quasi con pervicacia demoniaca), guerre per esportare al democrazia, hanno si abbattuto dei Satrapi mediorientali e nordafricani, ma di converso col caro prezzo di lasciare un vuoti di potere in nome dei petrodollari, in cui i fanatici dello Stato Islamico forse sovvenzionati dalle doppiogiochiste Monarchie del Golfo arabo, si sono abilmente insediati. Tutto ciò ha creato in poco tempo un disordine appunto voluto, alimentando orrore e sfruttamento nei Paesi di partenza (anche se ci si chiede, come molti di questi richiedenti asilo possano permettersi delle traversate di 2-3.000 dollari americani), e minando cosi anche le basi di una UE già barcollante di per sé per la crisi economica, oramai divenuta uno Status Quo, e facendo delle coste meridionali della Sicilia un facile approdo di disperati. Ebbene in effetti le migliaia di miglia marine rendono le coste della Florida, franche ed al sicuro da sbarchi di indesiderati, perché assai lontane per i natanti di fortuna degli scafisti, dei novelli Caronte 3.0, e lo Zio Sam, con Donald Trump in particolar modo se ne lavano le mani, e agli europei sudditi loro malgrado, tocca raccogliere i cocci di altri!
Possiamo quindi essere certi che i due temi trattati nell’articolo in oggetto, saranno protagonisti assoluti della lotta politica italiana, in avvicinamento alla scadenza naturale della XVII legislatura la prossima primavera infatti si consumeranno le tanto attese elezioni del 2018, le quali saranno un banco di prova per i Partiti di Governo, PD in testa, ma di riverbero su tutta la coalizione sempre più indebolita e divisa. Quest’ultima insiste con il mantra di una accorta accoglienza adiuvati dal Pontefice Francesco I e dalla “Presidenta” della camera, Laura Boldrini, mentre sul fronte avverso, un ringalluzzito centrodestra dello strano duo Salvini – Berlusconi più soci minoritari, tenteranno con tematiche sentite (stop migranti, blocco navale, niente apertura di centri Sprar) di prendersi di nuovo le redini della nazione a distanza di dieci anni; facendo sempre i conti con l’oste, ossia terzo incomodo, il M5Stelle, forte di consensi stabili e vicini al 30%, il quale avrà un banco di prova ad esso tendenzialmente favorevole già sul declinare di quest’anno solare. Infatti a novembre si terranno le elezioni regionali siciliane, e proprio in terra di Trinacria si potrà palesare un avviso di sfratto anticipato per il centro-sinistra governativo, colpevole di non aver saputo dare risposte concrete in ambito economico e della sicurezza.
Fortunatamente il nostro Paese ad horas è rimasto immune da attentati, merito essenziale dei servizi di intelligence sicuramente ma anche a cagione del fatto che l’Italia è un utile corridoio verso l’Europa. Questo però non deve farci abbassare la guardia, l’allerta è da tempo stazionaria su scala 2 su 3, indice di una pericolosità insita reale. Noi italiani tralatiziamente non siamo moderati nelle reazioni, tendiamo storicamente ad oscillare tra una irritante apatia e una odiosa isteria, per esempio: i fatti successivi all’ 8 settembre del 1943 dimostrarono un repentino cambio di umore della popolazione, che all’atto della firma dell’armistizio del gen. Pietro Badoglio con gli alleati anglo-americani, si riscoprirono ex abrupto quasi tutti anti fascisti dopo ventuno anni; quello che seguì, ossia una sanguinaria e vile guerra fratricida è letteratura storiografica consolidata,ed una delle pagine meno nobili, ed oscure oggetto ancora oggi di aspre polemiche, il gioco al massacro tra buoni e cattivi divisi su due fronti non regge, un manicheismo in salsa italiana che andrebbe corretto alla luce di una seria ricerca scientifica.
Dunque consoliamoci che nel Bel Paese non sia esploso neanche un trick track, ma Dio ne scampi dovesse succedere! All’atto non possiamo prevedere come reagirebbe la popolazione, si spera in maniera pacifica e civile, con severa e dignitosa compostezza, ma se cosi non fosse non escluderemmo a priori affatto degli atti di sciacallaggio generalizzato come: una caccia all’uomo verso stranieri di fede islamica ed anche i casi estreme esecuzioni sommarie a scopo dimostrativo, le quali coagulerebbero un onta di sangue davvero orribile sulla coscienza patria, troppe volte per le colpe di pochi pagano soltanto dei poveri innocenti.
Dicevamo poc’anzi che le preoccupazioni ineriscono parimenti le periferie italiane e la Piana del Sele (situazione difficile, ma meno grave anche nella viciniore Battipaglia) ed Eboli non fanno di certo eccezione https://www.massimo.delmese.net/?s=migranti. Eboli insieme a Villa Literno nel casertano detiene il primato di immigrati per in Campania, (13,4%) essa si conferma primatista nella Provincia di Salerno, almeno stando ai numeri ufficiali. Quelli ufficiosi vorrebbero che su di una popolazione di poco superiore ai 40.000 abitanti tra regolari e non, comunitari o meno, ci siano quasi 10.000 stranieri, 5.000 nelle sole zone dell’agro eburino dove la proporzione starebbe, (condizionale d’obbligo), uno ad uno tra stranieri e residenti italiani, ovverossia nelle zone di: Santa Cecilia, Cioffi, Corno d’Oro e Campolongo.
Qui i cittadini minacciano come si dice in gergo le barricate, supportati da qualche consigliere bipartisan del posto per la paventata apertura di un nuovo centro Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), oggetto di una recente interrogazione senatoriale da parte di Enzo Fasano F.I. al Ministro degli Interni Marco Minniti, ed all’Anac (autorità nazionale Anticorruzione) chiedendo chiarezza sui bandi per l’accoglienza, per il timore che questi diventino una comoda greppia per alcune coop-sociali, in effetti il giro di milioni è elevato ed il rischi che si tramutino in un business per pochi, rectius la certezza, è sempre dietro l’angolo.
Fanno eco alla presa di posizione del componente di Palazzo Madama, le parole del capogruppo sempre forzista del consiglio comunale di Eboli, Damiano Cardiello il quale per nulla rassicurato dal Sindaco di Eboli, Massimo Cariello (che smentisce categoricamente nuove aperture e sempre al fianco della popolazione eburina in passato), tuona: «Bando migranti: fare chiarezza subito. Legalità sia la bussola. Si smentisca l’apertura di centri Spar a S. Cecilia».In effetti ci sono state voci insistenti sull’apertura di centri di accoglienza nel nostro territorio, in aggiunta a quelli presenti: Contrada Storta-Papaleone, Epitaffio, san Cataldo, si vocifera pure nell’ex Hotel Koenig senta Cruz, oggetto di una precedente procedura concorsuale, voci appunto che non fanno dormire sonni tranquilli agli ebolitani e agli abitanti della comprensorio del Sele.
Va detto che la manodopera estera è un pilastro dell’agricoltura locale, fiore all’occhiello di quella nazionale (vedi 4° gamma e comparto florovivaistico) egualmente nella filiera bufalina, l’apporto di lavoratori stranieri è una benedizione per laboriosità e convenienze padronali, molte volte sfruttati e costretti a vivere in veri e propri lager-ghetto, oggetto in passato anche di report della stampa nazionale come l’opificio ex Apof, San Nicola varco, un inferno in terra indegno di una che affermasi in qualche maniera una nazione civile https://www.massimo.delmese.net/92492/report-agricoltura-2015-strage-infinita-di-braccianti-annus-horribilis/, a cui questa testata non ha mai lesinato articoli, osservazioni ed interventi anche piccati verso gli organi istituzionalmente competenti, per monitorare attentamente la situazione in essere, al fine di porre un freno allo sfruttamento e alle sofferenze umane, in questa landa di nessuno, dove le regole in alcuni casi si sono dimostrate delle enunciazioni astratte, divenendo terreno di gratuiti quanto strumentali scontri politici e di facili guadagni per gli sfruttatori di anime in pena.
Una soluzione al problema purtroppo non è di facile portata: la migrazione di masse di disperati, continuerà sicuramente per diversi anni fomentata da burattinai, allora sarebbe cosa provvida apporre alcuni strumenti per una migrazione di profilo legale, rimpatriando subito coloro che non sono in regola o che delinquono sul territorio europeo, ma è chiaro che una grana simile è di portata mondiale. Dunque ONU e UE insieme ad altri attori sovranazionali se ne dovranno fare necessariamente carico, con una completa rinegoziazione dei corridoi umanitari per i richiedenti asilo, la sfida è grande e dobbiamo affrontarla senza remore, con regole certe e trasparenti ed una solidarietà diffusa tra i Governi; perdere tempo farebbe soltanto aggravare le tensioni.
Salerno, 28 agosto 2017