Ciclo dei rifiuti in provincia di Salerno: Dalla Sindaca la proposta di un confronto a Battipaglia. Bene per Inverso ma “occhio” alle discariche.
Più che un convegno si vada verso un tavolo tecnico-politico per realizzare un “ciclo virtuoso dei rifiuti”, ma prima si è verificato se lo STIR in questi mesi ha lavorato i rifiuti oltre le sue potenzialità giornaliere e ha osservato i protocolli, senza che gli eccessi di ecoballe siano stanziate più del dovuto nei piazzali? E chi ha verificato che i cinque impianti privati che trattano i rifiuti svolgano i cicli di lavorazione in maniera corretta?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «La questione della gestione del ciclo dei rifiuti – si legge in una nota della Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese – rimane un problema drammatico per Battipaglia e per l’intera provincia di Salerno: dai miasmi che hanno caratterizzato queste calde settimane d’estate; ai controlli che si sono svolti a tappeto su tutto il territorio comunale per rilevare incongruenze sia nelle strutture private che in quelle pubbliche; alla crisi legata alla difficoltà “improvvisa nel conferimento dell’umido che ha costretto a cercare intese istituzionali per evitare che Battipaglia non avesse dove andare a conferire, alla questione dei costi elevatissimi del conferimento stesso che dà l’idea anche del giro d’interessi che si concentrano in questo settore, alla questione dello stoccaggio del secco tritovagliato nell’impianto STIR di Battipaglia in attesa della riapertura delle linee del termovalorizzatore di Acerra che sono state temporaneamente chiuse, al progetto di realizzazione dentro allo STIR di un impianto di compostaggio, fino al mancato decollo degli ATO che rischia di vanificare la legislazione regionale in merito, danno il senso di una situazione che rischia continuamente di precipitare in una nuova drammatica crisi.
C’e’ bisogno che su queste questioni si apra una riflessione vera, – prosegue la Sindaca Francese – che non guardi in faccia nessuno, che vada oltre il facile campanilismo o la strumentalizzazione politica. L’amministrazione di Battipaglia vuole essere protagonista di questa riflessione.
Per questo motivo – aggiunge la Prima cittadina di Battipaglia – la nostra città intende organizzare per i primi giorni del prossimo mese di ottobre un convegno al quale vorremmo che portassero il proprio contributo di idee e di proposta i livelli istituzionali territoriali a partire dalla Regione Campania e dalla Provincia di Salerno; l’intero mondo dell’ambientalismo regionale e locale preziosissimo nella sua capacità di analisi, di denuncia e di proposta, il mondo sindacale, le forze politiche locali e singoli cittadini ed operatori.
Un appuntamento importante – conclude la Sindaca Cecilia Francese – che ridia alla nostra città una centralità nel dibattito politico ed istituzionale. Ci auguriamo che tutto il mondo ambientalista, sindacale e politico battipagliese voglia essere parte attiva di questo appuntamento e della riflessione che con esso vogliamo avviare».
E sull’Emergenza Ambiente/Miasmi notturni Battipaglia, interviene anche Vincenzo Inverso, coordinatore provinciale dei Centristi di Casini e animatore della campagna di ascolto #perunnuovoinizio: «Bene il tavolo con le Istituzioni i partiti politici e le associazioni del territorio sulla questione Ambientale a Battipaglia. Nell’immediato però, atteso il perseverare della puzza notturna, chiediamo alla Sindaca che, verifichi fino infondo lo stato di “mantenimento” delle Discariche “stabilizzate” alle spalle del Cimitero nell’area del Castelluccio.
Eventuali rotture nel tempo, – prosegue Inverso – dei teli isolanti di mantenimento, a causa delle intemperie e oggi con il forte caldo di questo periodo potrebbero aver aperto delle crepe da cui si potrebbe sprigionare il Puzzo Nauseabondo di cui in queste Notti Battipaglia e’ vittima.
Comunque – conclude Inverso – il problema di quelle discariche va definitivamente affrontato e risolto . Vanno definitivamente svuotate e le aree interessate bonificate a prescindere anche perché non possiamo vivere con delle bombe ecologiche ad orologeria, minaccia continua per l’integrità della Salute dei Cittadini e la salubrità dell’Area, delle acque e di tutto il Territorio Comunale di Battipaglia».
La questione del Ciclo dei rifiuti è la questione centrale verso la quale si deve indirizzare tutto il confronto politico per giungere ad una definitiva risoluzione di tutti i problemi che incessantemente si presentano, quotidianamente assillano i cittadini e ciclicamente ne avvertiamo la drammaticità per l’inquinamento, del suolo, dell’acqua, dell’aria, come è avvenuto per i miasmi dell’ultimo mese.
E allora più che affrontare il problema del “Ciclo dei rifiuti“, bisognerebbe pensare ad un “ciclo virtuoso dei rifiuti“, così come da anni il mondo ambientalista se ne è fatto promotore senza però tuttavia, esercitare dei controlli serrati, atteso che gli organismi preposti al controllo non riescono a farlo.
Ma un ciclo virtuoso dei rifiuti non può prescindere dal realizzare un’azione di coordinamento, una sinergica che accompagni quel “ciclo” attraverso tutti quei passaggi tecnici e organizzativi corretti fino a trasformarsi in una ricchezza, che si trasformerebbe poi in una diminuzione dei costi a carico dei cittadini, ma purtroppo: se quel ciclo è a carico del “pubblico”, lascia il tempo che trova la realizzazione di tutta la catena tecnologica; al contrario quel ciclo a carico dei privati non si realizza, perché questi si orientano verso quei passaggi, magari i più convenienti dal punto di vista economico ed i meno impegnativi dal punto di vista della lavorazione e dell’impiego di personale.
In entrambi i casi però vi è un difetto di origine: Quello pubblico viene spesso affidato a società private e magari a compartecipazione pubblica come nel caso dello STIR di Battipaglia e dell’Impianto di Compostaggio di Eboli; Quello privato invece si poggia completamente sul pubblico; e così i primi magari sottopongono gli impianti anche ad un eccesso di lavorazione, i secondi non hanno limiti; chi ci perde in questo è l’ambiente, i cittadini, l’economia che invece di ricavarne utili macina solo perdite e moltiplicazione dei costi.
Ma a proposito di sovraffollamenti, chi ha verificato se lo STIR gestito da Ecoabiente in questi mesi ha lavorato i rifiuti nell’ambito delle sue potenzialità giornaliere e osservando tutti i protocolli di lavorazione e senza che gli eccessi di ecoballe da lavorare siano stanziate più del dovuto nei piazzali? E chi è che verifica che i cinque impianti che trattano i rifiuti gestiti da privati svolgano i cicli di lavorazione in maniera corretta? Forse è meglio che la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese e il suo omologo ebolitano Massimo Cariello si adoperino prima, affinché si risponda a questi quesiti e poi a seconda delle risposte, pensare aprire quella discussione, ma non in un.convegno ma in un tavolo tecnico-politico. Nello stesso tempo scelgano gli interlocutori giusti, facendo cura a non indirizzarsi verso il Presidente della Provincia Giuseppe Canfora, ricordandosi che la sua piazza Istituzionale non ha nessuna autorevolezza ed autonomia se non quando ascolta i “richiami” della “voce del padrone“.
Battipaglia, 18 agosto 2017