Ancora roghi: La Campania continua a bruciare. Chi ci guadagna?

La Campania continua a bruciare. Accusa Michele Cammarano del M5S: “Tutto brucia come da programma, insomma“.

……e brucia. È un bollettino di guerra quello che evidenzia Cammarano, e con le fiamme si bruciano milioni di euro di risorse finanziare e un patrimonio ambientale inestimabile. Una croce che passa attraverso una “cieca” spending rewiev e un fottio di soldi in emergenze. Una rinuncia con business o un business con rinuncia?

Incendi-Campania
Incendi-Campania

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – “Tutto brucia come da programma, insomma“. Scrive Cammarano del M5S. ……e brucia. E in.effetti sembrerebbe che tutto bruci con una scientifica precisione, che solo attraverso un programma si può realizzare, specie quando si ha a che fare con le Regioni, ed in questo caso la Campania. È un bollettino di guerra quello che scandisce Cammarano, e con le fiamme si bruciano anche milioni di euro di risorse finanziare e un patrimonio ambientale inestimabile.

Una croce che passa attraverso una “cieca” spending rewiev e un fottio di soldi in emergenze. Danari che se vi fossero delle accurate politiche di salvaguardia dell’ambiente si potrebbero risparmiare. Interventi che se ben programmati e portati avanti sistematicamente, impiegherebbero ben altre cifre, si farebbe lavorare un bel po’ di persone, opportunamente formate, più che i carrozzoni di personale arruolato non si sa da chi, spesso utilizzati e non stabilizzati, e soprattutto metteremmo a riparo l’ambiente e al sicuro da frane, smottamenti, alluvioni, incendi.

Insomma senza andare troppo a divagare, ricordiamo che a seguito di un bell’appaltone nazionale della Protezione civile degli anni scorsi, vinto dalla Babcock Italia (ex Inaer), corporation quotata al London Stock Exchange che utilizza 19 Canadair e per ogni aereo offre due piloti suoi, come ha evidenziato la Repubblica in una sua indagine giornalistica, si spende qualche cosa come 15mila euro all’ora e se si considera che ad oggi le ore impiegate sarebbero oltre le 2500, lasciamo fare ai lettori il calcolo.

Canadair in azione a pochi metri dalla riva sul litorale di Eboli
Canadair in azione a pochi metri dalla riva sul litorale di Eboli

E rispetto a questa vicenda, anziché indagare perché mai non si acquistano questi aerei, sempre che si programmi nel corso dell’anno gli interventi preventivi per mettere in sicurezza il territorio, e perché al contrario si spendono queste cifre e chi ci guadagna, l’Antitras ha aperto una procedura sul sistema di partecipazione e di aggiudicazione, individuandovi un probabile “cartello” per controllare appalti e prezzi. Si comprende come si guarda il dito e non la luna, lasciandoci immaginare non vi sia nessuna intenzione di cambiar marcia.

E la Campania, per quel che ci riguarda brucia, mentre alcune società si arricchiscono, il patrimonio boschivo se ne va a far fottere, il suolo è pronto per altri impegni, e i forestali sperano in un po di lavoro, e tutti insieme appassionatamente “come evidenzia l’indagine di Repubblica”, a distruggere il Bel Paese.

Michele Cammarano
Michele Cammarano

Continua l’emergenza incendi in Campania. – si legge in una nota stampa del Consigliere Regionale Michele Cammarano del MoVimento 5 Stelle – Il fronte del fuoco continua a flagellare nuovi roghi nell’Oasi degli Astroni, già pesantemente colpita dagli incendi innescati a più riprese a fine luglio, a Cigliano e sulla dorsale Pianura Chiaiano. All’interno dell’oasi del WWF si sono riavviati due incendi, che sembravano ormai domati, in zona Rotondella e sul versante di località Sperone. A denunciare tutto questo è – Michele Cammarano Consigliere Regionale del MoVimento 5 Stelle – resta pesante la situazione anche nel Salernitano, ad Amalfi e a Cava dè Tirreni, dove stanno operando elicotteri della Protezione civile regionale.

Oramai non riusciamo neanche più a stare dietro all’infinità di roghi che nelle ultime settimane si stanno sviluppando sulle colline della Costa d’Amalfi” – scrive Cammarano – Nuove colonne di fumo si levano dai Monti Lattari, in località Passo, nel territorio di Ravello, poco distante dalla Strada Provinciale 1.A bruciare la vegetazione secca oramai a causa della siccità che perdura da tre mesi. A Tramonti, a preoccupare maggiormente, è il vasto incendio di Monte Sant’Angelo che si è esteso anche al versante di Cava de’ Tirreni, minacciando finanche alcune abitazioni della città metelliana.

Ribadiamo – continua Cammarano – che alle Regioni, per legge, prioritariamente spetta la tutela del patrimonio boschivo e la lotta attiva contro gli incendi boschivi, nei mesi scorsi, abbiamo denunciato invano e ripetutamente che i fondi destinati alla convenzione antincendi boschivi che la Regione Campania stava stipulando con i Vigili del fuoco fossero del tutto insufficienti ed inadeguati. Indipendentemente dal fatto che, poi, ci si è ritrovati a fare i conti con una stagione estiva particolarmente torrida e avara di precipitazioni.

E’ semplicemente assurdo pensare che una sola squadra di Vigili del Fuoco per provincia potesse essere sufficiente a raggiungere lo scopo.  – conclude Cammarano – “Tutto brucia come da programma, insomma“.

Napoli, 11 agosto 2017

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